banking award

CheckSig, la fintech di un docente universitario che fa da sostituto d’imposta sulle cripto



Indirizzo copiato

CheckSig è un operatore italiano di servizi cripto (custodia, trading e fiscalità) nato per offrire standard di sicurezza e trasparenza da banca a investitori privati e istituzionali. È il primo ad applicare il regime del risparmio amministrato anche alle cripto, con il provider che agisce da sostituto d’imposta. Perché ha vinto il Banking Award

Pubblicato il 28 ott 2025



CheckSig
CheckSig

Tra i vincitori della seconda edizione del Banking Award, l’evento organizzato da Forum Banca 2025 che celebra l’innovazione e l’eccellenza nel settore bancario, c’è anche CheckSig, operatore di servizi cripto. Vediamo cosa propone.


Che cos’è CheckSig

CheckSig è un operatore italiano di servizi cripto (custodia, trading e fiscalità) nato per offrire standard di sicurezza e trasparenza da banca a investitori privati e istituzionali. Tra i suoi tratti distintivi: Proof-of-Reserves pubblica mensile su blockchain, attestazioni SOC1/SOC2 Type II rilasciate da Deloitte e un protocollo di custodia cold a più livelli con firme multiple e finestre temporizzate.

Come è nata e chi c’è dietro

La società è stata fondata nel 2019 da Ferdinando M. Ametrano (fisico di formazione, lunga esperienza in investment banking e docente universitario di “Bitcoin and Blockchain Technology”), figura di riferimento nell’ecosistema italiano (nella foto): già Head of Blockchain & Virtual Currencies in Intesa Sanpaolo, fondatore del Digital Gold Institute e del Crypto Asset Lab. La sua missione è sempre stata rendere l’accesso ai crypto-asset affidabile e compatibile con i requisiti di banche e regolatori.

La tecnologia di CheckSig: custodia “trasparente” e controllabile

Come funziona la tecnologia di CheckSig? Ecco gli elementi salienti.

  • Protocollo pubblico di custodia. Niente “segreti operativi”: due livelli di cold storage, tre stadi autorizzativi a firma multipla, aperture temporizzate e terze parti indipendenti nel processo. L’obiettivo è rendere verificabile il controllo dei fondi, non solo dichiararlo.
  • Proof-of-Reserves mensile. Almeno una volta al mese CheckSig pubblica una transazione che dimostra su blockchain che i bitcoin in custodia sono disponibili e sotto controllo (pratica ancora poco diffusa nel settore, ma cruciale dopo i casi di insolvency).
  • Controlli indipendenti. Attestazioni SOC1/SOC2 Type II (Deloitte) su processi e controlli operativi, un requisito tipico della finanza tradizionale e raro in ambito cripto italiano.

Il vero “game changer”: il regime amministrato sulle cripto

L’Italia, con la Legge di Bilancio 2023 e i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, ha definito un perimetro fiscale per le cripto-attività (plusvalenze tassate al 26%, imposta di bollo allo 0,2% su attività finanziarie, obblighi dichiarativi). In questo quadro è possibile applicare il regime del risparmio amministrato anche alle cripto, con il provider che agisce da sostituto d’imposta.

CheckSig è il primo operatore italiano a offrire in modo strutturato questo servizio: se il cliente sceglie l’opzione “regime amministrato”, la piattaforma calcola automaticamente plus/minusvalenze (anche da staking), trattiene e versa le imposte dovute, solleva l’investitore dagli adempimenti in dichiarazione e liquida i fondi con bonifici crypto-friendly sul conto corrente. In pratica, porta sulle cripto la stessa esperienza fiscale “senza pensieri” tipica dei dossier titoli bancari.

Perché CheckSig ha vinto il premio “Miglior Fintech”

Rivolti agli istituti, alle fintech e a tutti i protagonisti dell’ecosistema che stanno rivoluzionando il panorama finanziario, i Banking Awards riconoscono e premiano i progetti più innovativi che si distinguono per la loro capacità di generare impatti strategici significativi.

La motivazione del riconoscimento assegnato a CheckSig sottolinea tre elementi chiave:

  1. Problema reale risolto: la fiscalità cripto è stata per anni un percorso a ostacoli. Il regime amministrato di CheckSig elimina errori e incertezze, automatizzando calcoli e versamenti.
  2. Adozione e retention: un tasso di adozione del 92% e una retention del 93% indicano product-market fit su scala.
  3. Standard e tutela del cliente: l’unione di efficienza (automazione fiscale), trasparenza (Proof-of-Reserves) e scalabilità (processi certificati) alza l’asticella per l’intero mercato.

In altre parole, CheckSig normalizza l’esperienza d’investimento in cripto per un pubblico mainstream e istituzionale, parlando il linguaggio del compliance-first.

Il contesto normativo: perché il timing conta

Il lancio del regime amministrato arriva mentre la normativa italiana ed europea evolve:

  • in Italia, la L. 197/2022 ha introdotto una disciplina organica per le cripto-attività (definizioni, tassazione delle plusvalenze, regolarizzazione del passato), poi spiegata dall’Agenzia delle Entrate con circolari/risposte ad interpello;
  • a livello UE, MiCA stabilisce requisiti prudenziali e di trasparenza per gli emittenti e i fornitori di servizi cripto.

Dentro questo scenario, un operatore che sostituisce l’investitore negli adempimenti fiscali e adotta controlli standardizzati rende più semplice per banche, wealth manager e imprese integrare le cripto nelle proprie offerte senza caricare i clienti di burocrazia.

Articoli correlati