Rosy, quando ho letto le parole del cardinal Pizzaballa nella sua intervista al Corriere “Si tratta di vedere l’altro, vedere che c’è… Il linguaggio di odio disumanizza ľaltro”, mi sei subito venuta in mente: tu e, ovviamente, Parole O_Stili…
“Il cardinale naturalmente parlava della situazione a Gaza, ma ho sentito risuonare fortemente le sue parole dentro di me…”
In effetti questo è uno dei problemi (il principale?) della comunicazione odierna: non si riconosce l’altro, vale a dire il diritto e la possibilità che l’altra persona abbia in buona fede un pensiero diverso dal tuo. È la comunicazione che vediamo nei talk show, nel teatrino della politica, nei quotidiani, in alcuni social…e sembra sia il solo modello possibile. Tu con Parole O_Stili e il suo manifesto dal 2017 stai operando per una cultura della comunicazione non ostile, in tutti gli ambienti…
“È stata un’intuizione nata da un bisogno: dire basta alle parole d’odio (dentro e fuori la rete). E così 8 anni fa il manifesto ha iniziato un viaggio di bacheca in bacheca (pensa oggi è tradotto in 37 lingue) che mai avremmo immaginato. Purtroppo c’è ancora tanta strada da fare…”
…soprattutto in questo mese di ottobre, nel quale state lanciando quattro nuove importanti iniziative. Da dove cominciamo? Da quella più vicina cronologicamente?
“Giovedì 9, Giornata Mondiale della Salute Mentale, abbiamo lanciato un Vademecum per la body neutrality” in collaborazione con TikTok Italia e con la Polizia Postale. La campagna nasce da un’idea semplice ma potente: il corpo non è un’immagine da giudicare, è la nostra prima casa, il nostro primo linguaggio. Il Vademecum è composto da 5 parole/linee guida, ispirate ai principi della comunicazione non ostile e riscritte in modo chiaro e coinvolgente per il pubblico più giovane. Ogni punto è illustrato da un contenuto video realizzato da cinque creator, (forse la più conosciuta è BigMama) per amplificarne diffusione e impatto.”
E uno. Avanti con la seconda iniziativa: sabato 18 ottobre, ci aspetta la terza edizione di “Parole a scuola”, in Università Cattolica a Milano…
“In partnership con l’Università Cattolica e l’Istituto Toniolo vivremo una giornata con 40 panel, resa possibile dalla generosità di più di 100 professionisti che si metteranno a disposizione della scuola e dei genitori – e di chi educa a vario titolo – per comprendere l’universo dei ragazzi e della ragazze…”
…e capire come le tecnologie, a partire dall’intelligenza artificiale generativa e conversazionale, incidono sui ragazzi, sulla scuola e sulla famiglia.
“È inevitabile e ragionevole al tempo stesso. Siamo all’inizio dell’era dell’intelligenza artificiale generativa ed è doveroso capire come usarla al meglio a scuola.”
Non so come la pensi tu, ma da genitore (non sono un giovane padre, sono un padre giovane!) di due maschi adolescenti direi che molti dei problemi dei giovani dipendono da noi adulti…
“…in effetti, dobbiamo capire e conoscere il loro mondo, che è molto differente dal nostro. Questa è una bella occasione per iniziare a farlo. Tra gli altri avremo con noi oltre a Matteo Lancini, anche Andrea Moccia di Geopop, Bianca Arrighini di Factanza, Norma’s teaching, Enrico Galliano, Elia Bombardelli, Webboh…” e se noi genitori non ne conosciamo nemmeno uno, beh abbiamo un problema.
Qui mi stai involontariamente lanciando una sfida. Riguarda “Comunicare giovane”, edizione 2025 del Premio Nazionale Comunicazione Costruttiva della nostra Fondazione Pensiero Solido…anche noi avremo giovani che usano bene i social, praticando la comunicazione costruttiva…
“Bene! Siamo complementari. Abbiamo bisogno di moltiplicare le iniziative che riguardano la buona comunicazione”
Ho visto che il programma di Parole a scuola è ricchissimo. Digitale, IA, emozioni, orientamento…Tra i 40 panel di “Parole a Scuola” a quale tieni di più? Vietato dire che non si può chiedere a una mamma quale figlio preferisce…
“È davvero difficile. Ammetto. Sarei tentata di dirti quelli legati a parole come ansia, errore o cura, ma “questa mamma” ti stupirà con un effetto speciale. Ti indico due panel apparentemente “minori” ma per me significativi.”
Quali?
“Il primo è il panel “Chiesa e digitale” sulla Chiesa che entra in rete. Ha molto a che vedere con l’ascoltare i giovani, e parla della loro domanda di senso con una profondità che stupisce… il secondo invece è quello legato al tema dell’orientamento.”
La parola orientamento mi porta alla terza novità, che riguarda MIASSUMO, la piattaforma digitale che hai lanciato quattro anni fa per l’orientamento in classe. Uno strumento che supporta i docenti della secondaria di I e II grado nello svolgimento delle 30 ore di orientamento obbligatorie, ma non solo. Anche educazione civica …
“MIASSUMO è figlio di Parole O_Stili, perché è il frutto dei nostri incontri con migliaia di ragazzi e centinaia di insegnanti da un lato e aziende dall’altro . Da settembre abbiamo introdotto tre importanti novità…”
La principale?
“Abbiamo raddoppiato l’offerta formativa in piattaforma (ora le Attività sono 128!) e tutto questo fa sì che si generi un curriculum per ogni studente e studentessa, mettendo in luce le competenze sviluppate.”
Le altre due quali sono?
“Un po’ più tecniche: l’area docenti è più funzionale e accogliente e la nuova sezione Eventi consente di seguire corsi di formazione e approfondimento. Tra queste ti segnalo la serie di webinar gratuiti “Scuola dalla A alla Z”, in partenza il 29 ottobre, le Iscrizioni sono già aperte ad ora abbiamo 1. 400 iscritti.”
La quarta novità? Qualche giorno fa al telefono mi hai detto di una iniziativa che riguarda noi genitori…
“Sì! Dal 15 ottobre sarà attivo il primo prodotto dedicato a noi genitori: un vero e proprio percorso di orientamento genitori-figli per favorire il dialogo su queste tematiche. Sono felicissima di questa collaborazione con la Fondazione Minotauro.”
Come sarò esattamente?
“Ti dico solo che dopo alcuni test e l’ascolto di videopillole, viene generato un messaggio rivolto ai propri figli, pronta da essere condiviso. Il prodotto sarà presto disponibile anche su alcune piattaforme di welfare aziendale.”
Insomma, da fare non ti manca, Rosy. Di questo passo, ti toccherà lanciare un nuovo portale: miriposo.
“In effetti, mi hai dato una buona idea. Tra una ventina d’anni mi ci metto.”







