TECNOLOGIA SOLIDALE
Intelligenza artificiale (e non solo): la responsabilità è tutta nostra
Il 20 luglio le maggiori società impegnate a creare software di intelligenza artificiale generativa e conversazionale hanno preso importanti impegni con il presidente Biden. Il 26 luglio alcune di queste hanno creato il Frontier Model Forum. Non ci sono tecnologie, ma persone che le usano con responsabilità
di Antonio Palmieri
Pubblicato il 28 Lug 2023
Alla responsabilità dei grandi, si unisce quella di ciascuno di noi. Perché, come diciamo raccontando della Fondazione Pensiero Solido, non esiste la tecnologia, esistono “solamente” le persone che la inventano e che l’adoperano.
Come confermano i dialoghi dei post di Tecnologia Solidale di questa prima parte dell’anno, all’origine di tutto vi è una persona che è colpita da un aspetto della realtà e si chiede: perché non provare a cambiarla in meglio? Che sia Emanuele Santi con Riding the rainbow in Lussemburgo oppure Serena Bonetti con la sua startup Takelocal a Milano, Cristina Angelillo a Bari con Marshmallow Games o Marco Camisani Calzolari e la divulgazione del digitale oppure Andrea Censoni con Startup Africa Roadtrip o Andrea Rangone con la sua formazione digitale per neet, i ragazzi che non studiano né lavorano, il risultato non cambia: la tecnologia è solidale perché vi sono donne e uomini che la usano per cambiare in meglio il presente.