La Bce combatte la criminalità o cerca solo di farci spendere di più?

Tra le intenzioni del governatore della Banca centrale europea Mario Draghi c’è quella di eliminare la banconota da 500 euro. Ecco perché l’ipotesi che sia una mossa contro le mafie è poco probabile: si tratta piuttosto di un modo per ridurre il circolante, aumentare i tassi di interesse negativi e spingere a una maggiore spesa

Pubblicato il 24 Feb 2016

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Leggo da Bloomberg e da Reuters che a margine di un suo intervento in Parlamento europeo il presidente della Bce ha dichiarato, tra tante altre cose intelligenti, che la banconota da 500 euro va ritirata per il fatto che essa viene usata solo, o prevalentemente, dai criminali. Proposizione interessante e indubbiamente intelligente, la quale mi fa sorgere un quesito: dunque, dalla costituzione dell’istituto bancario europeo nel 1994, dalla entrata in servizio della Banca centrale europea nel 1999, dall’immissione in circolazione dell’euro nel 2002, nessuno aveva mai pensato a questa cosa?

Non un bancario, non un funzionario, non un carabiniere, nessuno? Ma per piacere! Io non ricordo che il numero di idioti in circolazione in quegli anni fosse tanto maggiore di quello degli equipollenti in circolazione oggi. (Per apprezzare veramente il punto, faccio notare che Lawrence Summers ha detto sostanzialmente la stessa cosa a proposito del biglietto da 100 dollari in “It’s time to kill the $100 bill”)

Cerchiamo di capire come mai sia avvenuta questa conversione sulla via di Damasco. Offro la mia interpretazione:

  1. I governi europei più di qualunque altro, ma all’interno di una tendenza diffusa, hanno rinunciato al proprio ruolo di stabilizzatore della spesa e stimolatore della domanda aggregata per uscire da questa stagnazione;
  2. La Bce si trova dunque, più di qualunque altra banca centrale, a dover prendere sulle proprie spalle politiche di stimolo monetario per la reflazione dell’economia (lo chiede il suo statuto);
  3. Ma, evidentemente, si tratta di una politica fallimentare: la Bce ha cominciato il 21 dicembre 2011 a immettere grandi quantità di liquidità nel sistema bancario, e tutto ciò che abbiamo visto è deflazione, cioè esattamente il contrario del loro obiettivo annunciato;
  4. La nuova arma, l’arma nucleare, si chiama tassi di interesse negativi sulle riserve libere delle banche commerciali presso la Bce;
  5. Tassi di interesse negativi sulle riserve libere si tradurranno, e anzi questo sta già succedendo in alcuni Paesi al di fuori dell’Eurozona, in tassi di interesse negativi pagati dalle banche sui depositi dei privati;
  6. I quali a ora hanno un solo modo di prevenire questo prelievo forzoso: detenere circolante;
  7. Il circolante è la somma di moneta metallica e moneta cartacea in circolazione nell’economia;
  8. Insieme ai depositi a vista (ovvero, i conti correnti) presso le banche commerciali e gli uffici postali, il circolante costituisce un aggregato monetario che chiamiamo M1 (“1” perché è l’aggregato più liquido, nel senso che le sue componenti sono accettate senza intoppi come strumenti che soddisfano tutte le funzioni della moneta, ad esempio come mezzi di pagamento e d estinzione di debiti, pubblici e privati);
  9. A dicembre 2015 il circolante rappresentava in area Euro il 16% di tutta M1;
  10. Per quel che so, i biglietti da 500 euro possono rappresentare grosso modo il 50% di quel 16%, dunque un 8% di M1;
  11. Se, facendo finta di crederci, pensiamo che l’obiettivo della Bce-enforcer sia la criminalità, presumo che tutto il circolante denominato in biglietti da 500 euro verrebbe dichiarato illegale a partire da qualche momento nel futuro ma che sarà convertito a costo zero, presso le banche commerciali e dopo un tot di tempo presso la banca centrale, o in tagli di denominazione inferiore o, e questa sì sarebbe una bomba, soltanto dietro deposito su conto corrente bancario!!!
  12. Immaginiamo il caso in cui i detentori di biglietti da 500 euro si rechino in banca per chiedere la conversione in biglietti di un taglio che la criminalità disdegna: bene, nessun problema, un biglietto da 500 diventa dieci biglietti da 50, o 25 da 20, o non lo so. Allora, cosa abbiamo risolto? Che i criminali effettueranno i loro pagamenti con valigie grandi di circolante invece che con valigie piccole? Stiamo scherzando, vero?¹
  13. Immaginiamo ora il caso in cui detentori di biglietti da 500 euro si rechino in banca per chiedere la conversione in biglietti di un taglio che la criminalità disdegna, ma stavolta la banca commerciale dice loro: spiacente caro, lei è probabilmente un criminale, ergo il suo 500 deve essere depositato su di un conto corrente². A questo punto delle due l’una: il criminale in oggetto fa dietrofront, va a casa, e si consulta con il suo diretto superiore; oppure si è già consultato con il suo diretto superiore e, essendo la norma stata resa pubblica, sa già che dovrà depositare il 500. Ah, grande problema per la criminalità organizzata!

No, mi spiace, non è per colpire la criminalità che verrebbero ritirate le note da 500 euro, no. Se questa fosse la ragione, posso assicurare che già un quarto di secolo fa il problema era molto chiaro a molti, e il problema sarebbe stato risolto alla radice: non stampando il biglietto, punto e finita lì. La mia tesi è che un’operazione simile servirebbe a togliere ai detentori di circolante la possibilità di convertire i propri depositi bancari in circolante una volta che le banche commerciali dovessero cominciare a pagare interessi negativi sui depositi e, ovviamente, il titolare del conto trovasse la cosa poco piacevole.

Sembra di poter dire che eliminare il circolante equivale a togliere al pubblico questa possibilità: scandaloso? Certamente non dal punto di vista del funzionamento del sistema dei pagamenti tra privati, privati e banche, privati e istituzioni. In fondo, come si è visto, ben poca cosa è l’ammontare del circolante rispetto a M1³. E allora, per quale ragione farlo se l’impatto sul sistema dei pagamenti sarò tutto sommato gestibile, e non è ancora nato il criminale che disdegnerà di usare valige grandi o pagamenti digitali? Scandaloso sì, però, se si tiene conto del fatto che l’eliminazione del circolante consentirebbe alla Bce di ‘spingere’ tassi di interesse negativi in tutti i capillari del sistema, giù giù fino ai conti correnti dei privati, i quali avrebbero di fronte a sé soltanto l’alternativa tra il subire il tasso negativo sul saldo dei propri depositi o, ed ecco il miracolo nella testa di Draghi, spendere! Spendere, finalmente. Forse spendere per beni di consumo, durevoli o non; forse spendere per abitazioni migliori o multiple; ma forse spendere, soprattutto, in attività finanziarie, azioni, obbligazioni pubbliche e private, fondi comuni di investimento, alla ricerca di quel rendimento positivo che, forse sarà piccolo e forse talvolta negativo, ma non certamente negativo come quello certo sui conti correnti!

Ultimo, in ordine di tempo, servizio delle banche centrali alla finanza.

¹ Mica tanto, stiamo scherzando. Questa è argomentazione che perfino il Financial Times discute!

² A me personalmente questa ‘presunzione di criminalità’ nei confronti di chi possiede banconote da 500 qualche preoccupazione la crea. Nessun altro?

³ Sorgono, ovviamente, problemi non da poco in Paesi in cui il circolante rappresenta ancora il solo strumento di pagamento noto, o accessibile, a parti rilevanti della popolazione, ma questo mi preoccupa relativamente poco. Vi sono esempi in abbondanza di reti telefoniche senza fili messe a disposizione di residenti in aree disagiate di un paese, come vi sono esempi di diffusione sopra la media di sistemi di pagamento digitali in aree rurali degli Usa.

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