Tecnologia solidale

Vodafone accelera le startup hi-tech che aiutano le donne

Dal 6 febbraio cinque realtà di vari Paesi selezionate dal Vodafone Institute for Society and Communications iniziano il programma di accelerazione F-LANE a Berlino. Sono soluzioni tecnologiche pensate per l’universo femminile, dall’app anti-aggressione a quella per conciliare tempo lavorativo e familiare. Prevista una seconda call in data da definirsi

Pubblicato il 01 Feb 2017

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Vodafone chiama a raccolta le startup impegnate a migliorare la vita delle donne attraverso la tecnologia. In particolare il Vodafone Institute for Society and Communications, in collaborazione con Impact Hub Berlin e Social Entrepreneurship Akademie, è il promotore di F-LANE, un programma di accelerazione dedicato appunto a tutte quelle startup che hanno come obiettivo il miglioramento della vita delle donne grazie all’hi-tech.

Il Vodafone Institute for Society and Communications è un “think-and-do tank” che promuove il dialogo tra il mondo accademico, imprenditoriale e politico. La sua missione è indagare le potenzialità delle tecnologie mobili e digitali per migliorare la partecipazione politica, sociale ed economica e per facilitare l’accesso all’istruzione.

Per il primo round di accelerazione di F-LANE sono state selezionate 5 startup e altre cinque saranno selezionate per il secondo round. Le richieste di iscrizione al primo corso sono già chiuse, ma presto dovrebbero aprire le candidature per il prossimo round. Per tenersi aggiornati occorre consultare il sito del progetto.

Il primo round avrà inizio il 6 febbraio 2017 e i partecipanti saranno invitati a Berlino per 6 settimane. Verrà loro offerto un percorso su 4 aree:
Funding – Ogni startup riceverà fino a 12mila euro di finanziamento (incluse le spese di vitto, alloggio e trasporto), usufruirà di spazi di lavoro gratuiti e sarà messa in contatto con investitori, venture capital provider e business angel
Advice & Coaching da parte di esperti – Ogni startup avrà a disposizione mentori e roadmap individuali
Training, a seconda dei bisogni della singola startup
Networking con il mondo Vodafone, Impact Hub Network e Social Entrepreneurship Akademie, partecipazione a eventi e conferenze.

Ecco le prime 5 start-up selezionate:

Ask Without Shame, Uganda: Fornisce informazioni di emergenza sull’educazione sessuale attraverso app, WhatsApp, telefonate e sms a giovani dai 12 ai 35 anni “senza pregiudizi né vergogna”.

DigiSitter, Germania – È un’applicazione che funziona come un “frigorifero” di casa dove si appendono post colorati per ricordarsi tutti gli impegni. Ricavando informazioni dai diversi calendari dei familiari, la piattaforma è in grado di suggerire l’agenda lavorativa e aiutare a organizzarsi con la cura dei figli in collegamento con il partner, la rete dei conoscenti o con la babysitter. Lo scopo è favorire la conciliazione tra impegni lavorativi e familiari. Per DigiSitter prendono parte a F-LANE Katharina Schiederig e Ashish Pratap.

Securella, Marocco – È un wearable dedicato alle donne potenziali vittime di aggressioni, con un bottone che, se premuto, consente di identificare la loro posizione e notificarla alla rete di conoscenti e alla polizia. Serve a proteggere quelle che girano da sole per strada. È anche in grado di indicare negozi o tassisti che in quell’area possono offrire protezione a una donna assalita. Per Securella prendono parte a F-LANE Samia e Anas Zaki dal Marocco.

Lensational, Hong Kong – Questa startup offre a donne e ragazze emarginate nei Paesi in via di sviluppo macchine fotografiche di seconda mano e formazione alla fotografia attraverso organizzazioni non governative locali. In questo modo acquisiscono competenze creative e digitali, che rappresentano anche una forma di terapia, e attraverso l’appoggio e la piattaforma di e-commerce di Lensational possono condividere le loro storie a livello internazionale. Per Lensational prende parte a F-LANE Bonnie da Hong Kong.

Wazi Vision, Uganda – Wazi Vision fornisce cure mediche oculistiche a prezzi contenuti per bambini dai 6 ai 15 anni in Uganda. La Wazi Vision App, costituita da un’applicazione per lo screening dell’occhio da mobile più strumenti di realtà virtuale, è in grado di diagnosticare difetti visivi. La startup offre poi occhiali fatti con plastica riciclata. Questi occhiali sono prodotti a mano da artigiane ugandesi, formate anche per utilizzare l’app per l’esame oculare. Per Wazi Vision prende parte a F-LANE Brenda Katwesigye dall’Uganda.

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