Battaglia legale

Startup e firma digitale, i notai ricorrono al Tar

Il Consiglio Nazionale presenterà ricorso contro il decreto del 17 febbraio 2016 che stabilisce le modalità di redazione degli atti costitutivi di srl startup innovative, consentendo loro di evitare il ricorso alla categoria usando invece un modulo standard tipizzato. La norma è in vigore dal 20 luglio

Pubblicato il 23 Lug 2016

notai-notaio-notariato-150415163138

I notai ricorrono al Tar contro la norma che consente alle startup innovative di registrarsi come tali senza ricorrere alla loro prestazione professionale ma utilizzando invece la firma digitale.

Il Consiglio nazionale del Notoriato ha infatti deliberato di presentare ricorso al Tar Lazio contro il decreto ministeriale (dm) 17 febbraio 2016, quello che stabilisce le modalità di redazione degli atti costitutivi di società a responsabilità limitata startup innovative e, di conseguenza, contro il decreto direttoriale del primo luglio 2016 e la circolare 3691/C 2016, che sono strettamente connessi al dm di febbraio. Lo scrive Italia Oggi.

Già da tempo circolavano nell’ambiente voci di un possibile ricorso dei notai contro la norma che, dal 20 luglio, consente agli startupper di costituire la loro società utilizzando la firma digitale nell’ambito di un formulario messo a disposizione dalle Camere di Commercio, risparmiando così tempo e denaro.

Sembra dunque non avere ancora fine la battaglia che in questi anni ha visto contrapposti startup e notai.

Il cammino della normativa sulla firma digitale è iniziato quasi un anno e mezzo fa, a marzo 2015. Una disposizione contenuta nell’Investment Compact, legge approvata il 24 marzo 2015, prevedeva la possibilità di costituire startup ricorrendo alla sola compilazione di un modulo standard “rinforzato” con firma digitale.

Qui tutte le novità introdotte dall’Investment Compact

L’approvazione della norma è stata però immediatamente contestata dai notai, che hanno paventato furti di identità e persino casi di infiltrazione mafiosa se fosse venuto meno il loro controllo ex ante. Ne è nata un’accesa battaglia – con i notai, capitanati dal Consiglio Nazionale del Notariato, da una parte, e startupper e innovatori dell’altra – che alla fine è stata vinta dalle startup. Per ora.

Qui i dettagli dello scontro tra startup e notai

Lo scorso 4 luglio è stato pubblicato sulla sezione Normativa del sito del Ministero dello Sviluppo economico il decreto direttoriale 1 luglio 2016 riguardante l’“Approvazione delle specifiche tecniche per la struttura di modello informatico e di statuto delle società a responsabilità limitata startup innovative”, a norma del decreto ministeriale 17 febbraio 2016.Il decreto ha approvao le specifiche tecniche per la redazione del modello standard di atto costitutivo e statuto delle startup innovative in forma di società a responsabilità limitata. Contemporaneamente è stata pubblicata la Circolare 3691/C del 1 luglio 2016, con le disposizioni applicative del decreto ministeriale 17 febbraio 2016 e del decreto direttoriale 1 luglio 2016 già citato.Per consentire alle software house di adeguare i propri programmi, è stato deciso che le disposizioni avrebbero acquisito efficacia a partire dal 20 luglio 2016.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4