L’INTERVISTA

Save the Children e le startup:così il no profit cerca innovazione per l’education (e non solo)



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Save the Children Italia ha lanciato una Challenge per startup per cercare progetti innovativi nel campo dell’educazione di qualità, della protezione dei minori e dell’inclusione sociale. Ne parla a Economyup Lorenzo Catapano, Head of Innovation, Digital Technology & Data

Pubblicato il 23 dic 2024

Luciana Maci

Giornalista



Save the Children
Save the Children

Anche un’organizzazione nata nel secolo scorso per aiutare i minori in difficoltà ha bisogno di innovazione. Ne è un esempio Save the Children Italia, una delle poche realtà nel settore no profit con una divisione dedicata proprio all’innovazione. Da qualche tempo l’organizzazione fondata nel 1919 a Londra da Eglantyne Jebb, e oggi attiva in 116 Paesi con una rete di 30 organizzazioni nazionali, ha capito che, per crescere, è indispensabile innovare. Lo hanno compreso i vertici che guidano la federazione a livello internazionale, lo ha capito la struttura italiana, che, tra le altre cose, quest’anno ha lanciato una challenge per startup. “Vogliamo stringere alleanze per trovare soluzioni innovative e scalabili alle sfide che affrontiamo ogni giorno” spiega a EconomyUp Lorenzo Catapano, Head of Innovation, Digital Technology & Data.

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