ECOSISTEMA

Italia Startup, un’assemblea all’insegna dell’innovazione

I soci dell’associazione presieduta da Riccardo Donadon convocati il 29 maggio per decidere una nuova strategia e un nuovo posizionamento. Sarà una vera e propria “rifondazione” dopo la prima fase concentrata sulla creazione di norme a favore delle imprese innovative

Pubblicato il 23 Mag 2014

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Riccardo Donadon

Italia Startup, fase due. L’associazione, nata per sostenere il lavoro della task force voluta dal ministro Corrado Passera durante il governo Monti per “rendere l’Italia un paese ospitale per le start up” e diventata il punto di riferimento per l’ecosistema nazionale dell’innovazione, si interroga sul suo futuro. E cercherà di trovare le risposte giuste durante l’Assemblea annuale convocata per giovedi 29 maggio.

L’appuntamento di prassi quest’anno ha un’importanza particolare. Arriva in un momento in cui l’Associazione presieduta da Riccardo Donadon sente al suo interno la necessità di rivedere la missione e le modalità per realizzarla. Era solo il 2012 quando fu fondata ma sembra un momento lontanissimo: il quadro generale è profondamento cambiato, grazie al lavoro svolto l’Italia ha adesso numerose norme a favore delle startup (dagli incentivi fiscali per chi investe al regolamento sul crowdfunding unico in Europa), startup che sono diventate ormai quasi un argomento di moda. C’è quindi la necessità di cambiare, rapidamente, seguendo del resto le logiche abituali del sistema che si intende rappresentare.

All’assemblea il Consiglio Direttivo proporrà un nuovo posizionamento e una nuova strategia. È molto probabile che si andrà verso l’open innovation: adesso che ci sono le regole, è possibile portare la capacità innovativa delle startup all’interno del sistema economico. Insomma, il focus potrebbe essere l’incontro con il Made in Italy, la promozione delle best practice per arrivare alla creazione di veri campioni nazionali in grado di rappresentare la concreta possibilità di cambiare modelli di produzione. Magari con un occhio rivolto alla scena internazionale. Per far questo non sono esclusi interventi sull’organizzazione dell’Associazione e sulla governance.

Se giovedi l’Assemblea approverà questa nuova linea, dovrebbe essere necessaria un’Assemblea straordinaria, da tenersi prima della pausa estiva, per intervenire sullo Statuto e “battezzare” la nuova fase (ri)costituente, quella della crescita e dello sviluppo.

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