Ecosistema
E adesso Digital Magics prova a fare lobby sulle startup digitali
In un intervento su MF il presidente del venture incubator Enrico Gasperini ribadisce le ragioni del Libro Bianco preparato con avvocati, investitori e lobbisti: più agevolazioni fiscali, più incentivi agli investimenti e anche un istituto pubblico per promuovere il Digital Made in Italy…
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 14 Ott 2015

Gasperini, quindi, si è avvalso delle competenze del suo network per proporre una road map per la fase 2 della policy startup in Italia dopo
In sintesi “si ipotizza una revisione del credito di imposta Irpef dal 19 fino al 40% per investimenti in startup innovative, seguendo il modello anglosassone. Si parla di agevolazioni fiscali per i soggetti dell’imposta sul reddito delle società (Ires). Si chiede di introdurre facilitazioni fiscali per le aziende che svolgono attività di Open Innovation e la rimozione delle spese amministrative”. Vengono poi il potenziamento del crowdfunding, le semplificazioni per le società di investimento (sia Oicr sia Sgr), la creazione di fondi aperti e fondi matching con la Cassa Depositi e prestiti. Per finire con la creazione di un nuovo soggetto pubblico: Italian Founders Institute che dovrebbe promuovere il Digital Made in Italy e lavorare per il rientro dei cervelli fuggiti.
Ce n’è abbastanza per riaprire il dibatitto sul ruolo dello Stato nello sviluppo delle imprese e dei mercati privati. E per verificare la reattività della politica e dei politici…