Coinstar, la società americana che converte i centesimi in buoni acquisto (anche in Italia)

In italia circolano 9 miliardi di monetine, per una valore di 200 milioni. Coinstar, nata nel 1991 per ottimizzare la circolazione del contante, installa nelle aree della GDO chioschi che contano e convertono i ramini e fanno crescere gli acquisti nei punti vendita. In Italia saranno oltre 200 entro la fine del 2019

Pubblicato il 13 Nov 2019

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Raccogliere le monetine scomode e dar loro nuova vita: è l’obiettivo di Coinstar, società americana la cui attività è di grande attualità in un momento in cui in Italia si parla tanto del contante e del suo uso.

Nonostante la Zecca, dal 1°gennaio 2018, non conii più le monete più piccole da 1 e 2 centesimi e, la nuova legge di bilancio “anti-contante” varata dal Governo, in Italia si contano (secondo stime di Banca d’Italia) circa 7 miliardi di monetine in circolazione, il cui valore complessivo è stimato in 98 milioni di euro. Se includiamo anche i tagli da 5 centesimi, la quantità arriva a circa 9 miliardi di ramini, con un valore complessivo stimato di oltre 200 milioni di euro (circa €213 milioni).

L’Italia inoltre, risulta tra i paesi dove la giacenza in casa di monetine è tra le più elevate, un tesoretto inutilizzabile che la famiglia ha difficoltà a convertire in banca e nei punti di vendita. Secondo l’indagine realizzata per Facile.it da mUp Research, in collaborazione con Norstat, 1 italiano su 2 (ovvero 22,4 milioni di cittadini), non è ancora pronto a dire addio ai contanti.

La prima ragione risiede nel fatto che il denaro contante è considerato più comodo e facile da usare rispetto agli strumenti di pagamento elettronici, mentre la seconda riguarda semplicemente l’abitudine all’utilizzo del contante rispetto ad altri metodi.

 Coinstar, chioschi raccogli-cent nei supermarket

In questo contesto si inserisce Coinstar, società statunitense con presenza globale che si occupa del conteggio automatico e conversione delle monete ed attiva nel settore retail.

I chioschi gestiti da Coinstar e presenti nelle grandi aree commerciali (in prossimità dei supermercati), offrono facilità di conversione, rappresentando quindi da un lato una soluzione a un problema e dall’altro un’opportunità per individui e famiglie di realizzare un’entrata spendibile sotto forma di buoni convertibili in denaro o acquisti nel punto vendita.

Altro elemento da segnalare è l’aspetto tecnologico. I chioschi conta monete sono stati realizzati grazie a oltre 200 brevetti tecnologici e sono controllati direttamente dall’HQ negli Stati Uniti attraverso una rete 3G, per cui esiste una banca dati centrale internazionale.

Coinstar, la storia dell’azienda

Coinstar nasce nel 1991 negli Stati Uniti con l’obiettivo di fornire un modo semplice, rapido e sicuro per trasformare le monetine in valore superiore spendibile.

Attraverso i suoi chioschi dedicati posizionati nei maggiori punti retail di tutto il mondo, il consumatore ha la possibilità di cambiare i propri spiccioli in denaro contante o buoni acquisto senza la necessità di passare dalle banche dove lo scambio è spesso disincentivato dalle banche stesse.

Il servizio è senza costi per i retailer, mentre ai consumatori viene applicata una commissione del 9,9% che copre tutti i costi di filiera.

La società è presente con più di 20.000 chioschi, oltre che negli Stati Uniti, anche in Canada, Regno Unito, Irlanda, e recentemente ha avviato le attività anche in Italia, Germania, Francia, Spagna e Giappone.

Coinstar, le collaborazioni in Italia

Coinstar fa il suo ingresso in Italia nel 2017 con 4 programmi pilota in collaborazione con Bennet e Iper la grande i. Successivamente altre insegne e marchi della Gdo italiana (tra cui Unicomm, Carrefour, IperConad, il Gigante) decidono di offrire i servizi della società nell’ambito di un piano di espansione che prevede di passare dagli attuali 119 chioschi a 200 entro la fine del 2019.

Coinstar si inserisce in un contesto italiano nel quale, secondo le stime di Banca d’Italia, sono in circolazione circa 7 miliardi di ramini da 1 e 2 centesimi il cui valore complessivo è stimato in 98 milioni di euro.

Solo nel nostro Paese, nel giro di un anno (ottobre 2018 – ottobre 2019), Coinstar ha raccolto circa 81 milioni di monete delle quali l’87% è costituito da monetine da 1, 2 e 5 centesimi. Il valore medio della moneta raccolta è di 5,7centesimi.

Nello stesso periodo, il volume di raccolta è stato pari a 4,6 milioni di euro. Le transazioni sono state pari a 183.000 euro con un valore di transazione medio di 25€, un volume di raccolta medio al giorno per punto vendita di 184€, un numero medio di 7,4 transazioni al giorno per punto vendita e un volume medio mensile di 5.500 euro.

Consumatori e retailer hanno dimostrato apprezzare il servizio cogliendone i benefici in termini economici e sociali e negli anni Coinstar si è affermato come un brand di grande popolarità. Negli Stati Uniti in particolare, la Federal Reserve si coordina con Coinstar per definire la quantità di nuova moneta da emettere.

L’impatto ambientale del recupero dei cent

L’obiettivo di Coinstar è anche ottimizzare la circolazione del denaro contante. Infatti, reimmettendo piccole monete in gran parte inutilizzate nel ciclo monetario, si riduce la necessità di produrne delle nuove. Pertanto, diminuisce l’utilizzo di materie prime, come ad esempio il rame. Con questo effetto collaterale positivo, Coinstar contribuisce alla protezione dell’ambiente nella direzione di un’economia green.

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