STARTUP INTELLIGENCE

Talent Management, ecco le startup che lavorano per la ricerca e gestione dei talenti

La pandemia ha evidenziato l’importanza di sviluppare, valorizzare e trattenere nelle organizzazioni le persone e i loro “talenti”. L’Osservatorio Startup Intelligence, con l’Osservatorio HR Innovation Practice del Polimi, ha analizzato le startup internazionali attive in questo ambito. E presentato alcuni casi nazionali

Pubblicato il 14 Gen 2022

Stefano D'Angelo

Analista, Osservatorio Startup Intelligence

distribuzione startup_talent management

Nei contesti di business attuali il talent management rappresenta un’attività sempre più strategica per le organizzazioni. I cambiamenti in atto imposti anche dalla pandemia Covid hanno messo in evidenza l’importanza di sviluppare, valorizzare e trattenere all’interno delle organizzazioni le persone e i loro “talenti”, intesi come i punti di forza distintivi di ogni individuo. Le startup che offrono soluzioni a supporto delle attività di gestione del talento rappresentano attori innovativi sui mercati di riferimento, pronti ad intercettare i nuovi bisogni di organizzazioni e collaboratori e dar loro una risposta adeguata.

L’Osservatorio Startup Intelligence, in collaborazione con l’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, ha analizzato le startup internazionali operanti nell’ambito del Talent Management, concentrandosi su quelle fondate a partire dal 2016 che hanno ricevuto il loro ultimo finanziamento dal 2019.

Oggetto dell’analisi sono 430 startup internazionali, per 300 delle quali è stato possibile analizzare il dato sui finanziamenti. L’ammontare complessivo dei finanziamenti percepiti negli ultimi due anni da parte di queste startup è pari a 2,13 miliardi di dollari, con una media per startup di 7,10 milioni.

I risultati della Ricerca sono stati presentati da Martina Mauri e da Chiara Tamma, rispettivamente Direttrice e Ricercatrice dell’Osservatorio HR Innovation Practice, in occasione del Workshop di Startup Intelligence dedicato a questa tematica. L’incontro ha ospitato il pitch di 7 startup di fronte alla platea della community degli Innovation Manager e di HR italiani. Tra le aziende erano presenti anche Amadori, Angelini, Ariaspa, Banca Mediolanum, BPER Banca, Bticino, Credem Banca, Ferrovie dello Stato Italiane, Gruppo Cimbali, Gruppo Enercom, Gruppo Hera, Gruppo Iren, Gruppo Tea, Haier Europe, Leonardo, Mooney, Movyon, Parmalat, Pelliconi, Prysmian Group, Q8, Rai Way, Roche, Saipem, Snam, Smartpaper, Sogei, Terna, TIM, Unicoop Firenze, UnipolSai.

Le startup sono state classificate in base ai tre principali processi HR che possono essere ridefiniti e orientati alla valorizzazione dei talenti:

  • Learning&Development: l’offerta e l’erogazione di percorsi formativi e di apprendimento per i collaboratori, attraverso cui le organizzazioni riescono ad assicurare lo sviluppo continuo del portafoglio di competenze, in maniera coerente rispetto alle richieste del business;
  • Performance Management: la gestione di tutte le attività finalizzate a stabilire gli obiettivi dei collaboratori, verificarne periodicamente il raggiungimento, definire le relative politiche premianti e gli sviluppi di carriera;
  • Wellbeing: l’offerta di attività mirate al raggiungimento del benessere, ovvero tutti quei servizi volti a creare engagement, instaurare relazioni personali, supportare senso di appartenenza all’organizzazione e garantire benessere fisico e mentale dei collaboratori.

Le startup censite in ambito Talent management sono state analizzate secondo diverse dimensioni di analisi, partendo dalla loro suddivisione nei tre processi HR di riferimento, attraverso la loro sotto classificazione in categorie di soluzioni offerte, rispetto alla tecnologia abilitante utilizzata, all’utilizzatore finale del prodotto/servizio e con riferimento ad alcuni trend emergenti.

Per la categoria Learning&Development hanno tenuto il pitch le startup OfCourseMe, Edulai, Improovo, Game2Value.

OfCourseMe aiuta le grandi aziende a cambiare il modo in cui formare le persone tramite un servizio che consente ai responsabili formazione di dare in outsourcing tutte le attività relative allo scouting, all’organizzazione e alla curation di percorsi formativi di ogni tipo, in ogni lingua, in ogni formato. La startup, mappata nella sottocategoria Learning Experience Platform, è stata presentata dal Co-founder & CEO, Davide Conforti.

Sempre in questa categoria, ma mappate nella sottocategoria Assessment&Certification, troviamo Smarthink e Game2Value. La prima ha creato la piattaforma Edulai per aiutare le aziende e i lavoratori nel loro processo di upskilling e reskilling delle competenze richieste oggi dal mercato in continuo cambiamento. La piattaforma, raccontata dalla CEO Lucilla Crosta, permette di misurare e sviluppare in tempo reale le competenze soft per il lavoro da remoto. Game2Value, presentata al Workshop da Gianmarco Pinto, Founder & Scientific Director, è invece un’innovativa piattaforma che usa i videogiochi per scoprire e valorizzare skill e attitudini delle persone. La piattaforma può essere usata come strumento nei processi di selezione, formazione, change management e permette di avere uno strumento scientifico, semplice e veloce per scegliere e far crescere le persone in azienda.

Nella categoria Learning&Development rientra anche Improovo, mappata nella sottocategoria Demand-Offer Learning Matching Platform. Improovo è una piattaforma dove si incontrano domanda e offerta di formazione secondo il modello del crowdsourcing: le aziende inseriscono in piattaforma le loro richieste/ fabbisogni e ricevono le proposte dai formatori che desiderano candidarsi. La startup, raccontata da Germano Verì, CEO, permette di semplificare il lavoro della funzione HR e di chi si occupa di formazione del personale e deve scegliere i fornitori per i piani formativi aziendali.

Per la categoria Performance Management hanno presentato HIGH5TEST e Yumi. La prima, fondata in Lettonia nel 2019, è basata sull’approccio dei punti di forza. La startup, presentata al Workshop dal Founder & CEO Dmitry Golubnichy, offre ad organizzazioni, team e individui una valutazione dei punti di forza al fine di scoprirli, svilupparli e massimizzare il loro contributo, trasformando l’organizzazione in un luogo in cui le persone sono messe nelle condizioni di esprimersi al meglio. Yumi, presentata al Workshop da Emanuele Scotti, Co-Founder & CEO, si basa invece su un innovativo modello di nudging e data analytics per misurare, sviluppare e ingaggiare i team. La piattaforma di Yumi permette di aumentare il coinvolgimento della popolazione aziendale, ridurre i costi di formazione e aumentare qualità e quantità dei dati raccolti in azienda.

Nella categoria Wellbeing troviamo infine Relief, mappata nella sottocategoria Mental Wellbeing. La startup, presentata al workshop dal Co-founder e Amministratore Unico Alessandro Calderoni, è un pronto soccorso psicologico dedicato alle emergenze emotive e al benessere quotidiano che offre psicotecniche e tecnologie validate scientificamente.

Infine, dalla Ricerca emergono alcuni trend innovativi di cui sarà interessante osservare gli sviluppi futuri. Si tratta della personalizzazione, ossia la possibilità per l’utilizzatore finale di personalizzare alcuni contenuti e/o format proposti con obiettivi e preferenze personali; delle tecniche di nudging, dei piccoli suggerimenti automatici somministrati all’utilizzatore per migliorare la propria esperienza di fruizione; dell’integrazione con altri sistemi, ossia la creazione di un collegamento tra i diversi sistemi a supporto, per facilitare la raccolta, l’integrazione e l’elaborazione di tutte le informazioni e dati relativi; delle logiche di gamification applicate ai processi HR, e per imparare nuove abilità e competenze o verificarne l’acquisizione in maniera più ingaggiante.

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