Innovazione
Smartphone sempre più sottili, c’è il brevetto italiano
Zeno Gaburro, docente di fisica all’Università di Trento, è tra gli inventori di un sistema che permetterà di ridurre lo spessore dei dispositivi grazie a un diverso sistema di diffusione della luce. Samsung ha comprato la licenza. “Con le risorse voglio avviare progetti con le università africane” dice il professore
di Concetta Desando
29 Lug 2015

La novità alla base del brevetto sta nel principio di funzionamento dei dispositivi ottici: la classica lente viene infatti prodotta a partire dal vetro, sagomato in modo da ottenere superfici concave o convesse che siano in grado di concentrare la luce; la nuova tecnologia, invece, sfrutta la diffusione della luce da parte di migliaia di microantenne di dimensioni microscopiche che vengono disposte non su superfici curve ma in piano. Ciò, spiega Gaburro, consente di ottenere dispositivi spessi solo pochi miliardesimi di metro: l’ideale, ad esempio, per le lenti delle telecamere degli smartphone, dove l’ingombro di ogni dispositivo dev’essere minimo.
E se da un lato la nuova tecnologia potrà essere usata per realizzare dispositivi sempre più avanzati, dall’altra favorirà anche nuova conoscenza: Gaburro ha infatti spiegato che, con le risorse provenienti dal brevetto, ha intenzione di “promuovere nuovi progetti didattici avanzati con alcune università africane”.