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Perché le aziende fanno fondi di Corporate Venture Capital indipendenti (e in incognito)?

Perché molte aziende creano fondi di corporate venture capital indipendenti e spesso con brand diversi? Ci sono almeno cinque ragioni. Ma fare spin off degli investimenti in startup per superare i problemi interni comporta un rischio: perdere opportunità di business

Pubblicato il 25 Mag 2021

Photo by Matt Ridley on Unsplash

Oggi parliamo di Corporate Venture Capital indipendenti, aziendali ma non troppo. Che cosa hanno in comune fondi come Next 47, AV8, Propel, Mouro, Sapphire Ventures e Future Energy Ventures? Sono tutti dei veicoli di Corporate Venture Capital (CVC) in incognito (o quasi). I loro (unici) investitori (in gergo LPs) sono rispettivamente Siemens, Allianz, BBVA, Santander, SAP ed E.ON.

Ma perché questi fondi di CVC nascondono (o rendono meno palese) l’affiliazione con l’azienda di gemmazione?

In realtà il fenomeno è più ampio in quanto, accanto al rebranding, si accompagna ad un’altra tendenza rappresentata dall’esternalizzazione dei fondi di CVC attraverso la creazione di veicoli totalmente indipendenti dall’azienda di riferimento. Un caso molto recente è Orange che a gennaio ha annunciato lo spin-off di Orange Ventures.

Fondi di Corporate Venture Capital indipendenti, perché?

Ci sono diverse ragioni per cui molte aziende creano fondi di corporate venture capital indipendenti e spesso con brand diversi. Provo a riassumere di seguito le principali.

1. Snellezza di azione

I CVC hanno in genere un processo decisionale abbastanza pesante e strutturato che può richiedere diversi passaggi interni (“tiered process”). In altri casi ci possono essere limiti di mandato. Avere una realtà indipendente può permettere loro di muoversi più rapidamente ed essere più competitivi sul mercato del venture capital (che è comunque l’arena competitiva dove si confrontano). Non è un caso che molti di questi fondi indipendenti siano anche localizzati non presso l’headquarter dell’azienda ma in tech hot spot. Dove? Guess what. Silicon Valley (vedi Propel Ventures già BBVA, National Grid Partners).

2. Selezione avversa

Nonostante l’open innovation sia ormai di moda, la realtà è che le startup migliori sono sempre refrattarie a “mettersi a letto” (ops nella cap table) con le aziende. Una corporate tra gli investitori può limitare le opzioni strategiche (leggasi possibilità di exit). L’assenza di un legame esplicito e soprattutto una situazione di reale autonomia può ridurre la percezione del potenziale conflitto di interessi.

3. Autonomia nel definire la strategia di investimento

Un fondo di CVC indipendente può investire in aree anche lontane dal core business dell’impresa e in aziende anche potenzialmente competitor. Rimando all’articolo in cui spiegavo come Shell Ventures stia investendo sull’autonomous driving nonostante l’impatto disruptive sul proprio retail business. Con un fondo autonomo si attenuano i vincoli strategici al mandato di investimento.

4. Fundraising

Il requisito di indipendenza è cruciale se si vuole ambire a raccogliere fondi da investitori (LPs) diversi dalla casa madre. Questo è il motivo principale della scelta di spin-off di Orange Ventures. A questa opzione è aperta anche E.ON. come mi ha detto Jan Lozek, Managing Partner di E.ON Future Energy Ventures nella nostra ultima Mind the Chat.

Mind the Chat with Jan Lozek (Future Energy Ventures)

Mind the Chat with Jan Lozek (Future Energy Ventures)

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5. Competitività

Alla fine un buon fondo di venture capital deve avere dei partner di valore. Reclutare persone dentro all’azienda può portare a situazioni sub-ottimali per mancanza di competenze e esperienze specifiche. Ma portarsi a casa top player da fuori può essere complicato soprattutto se ci sono limiti sull’autonomia del mandato e soprattutto rigidità sui compensi. La quasi totalità dei CVC non può applicare il modello del “carried interest” per remunerare le persone (in quanto incompatibile con politiche interne). Ciò crea barriere nel portare a bordo talento ed esperienza. Cosa che alla fine si paga sulle performance del fondo. Avere un CVC indipendente può permettere di rimuovere questo ostacolo.

Le caratteristiche dei fondi di Corporate Venture Capital indipendenti

Graphical user interface, application Description automatically generated

Indipedent CVC, il rischio di perdere opportunità di business

Gli Independent CVC sono un modello in crescita da valutare, particolarmente per investire in early stage: nell’analisi di Mind the Bridge, i principali elementi di differenziazione del modello (nota, sono tendenze, non trend consolidati).

Tuttavia la mia sensazione è che le aziende, per ovviare a problemi interni (di complessa ma non impossibile soluzione), stiano abbandonando il loro discriminator: l’opportunità di aprire le porte (gigantesche) del business alle aziende in portafoglio.

A pancia, mi concentrerei sul risolvere i problemi piuttosto che rinunciare ai propri punti di forza (sarebbe un po’ come se Superman coprisse la S dalla sua tuta perché a qualcuno può non piacere).

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Alberto Onetti
Alberto Onetti

Chairman (di Mind the Bridge), Professore (di Entrepreneurship all’Università dell’Insubria) e imprenditore seriale (Funambol la mia ultima avventura). Geneticamente curioso e affascinato dalle cose complicate.

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