Pagamenti in mobilità, arriva in Italia Samsung Pay. Ecco come funziona (e con quali banche)

Il colosso sudcoreano ha lanciato nel nostro Paese il servizio che digitalizza le carte di credito. Semplicità d’uso e sicurezza le caratteristiche principali del sistema. «Con Samsung Pay vogliamo dare la spinta necessaria verso la creazione di una cashless society anche in Italia» dice il presidente Carlo Barlocco

Pubblicato il 22 Mar 2018

Samsung Pay

Samsung Pay è arrivato in Italia. È stato presentato giovedì 22 marzo, negli spazi del Samsung District a Milano,  il servizio di Mobile Payment del colosso dell’elettronica di consumo sudcoreano. A presiedere la conferenza di presentazione del servizio anche il Viceministro dell’Economia e delle Finanze Luigi Casero, oltre al network di banche partner dell’iniziativa. L’innovativa formula di pagamento permette ai clienti Samsung di pagare dal proprio smartphone e fare acquisti in qualsiasi esercizio commerciale che accetta carte di credito, di debito o prepagate. Samsung Pay funziona con quasi tutti i terminali di pagamento e con i circuiti aderenti e supporta sia la tecnologia NFC (Near Field Communication) che quella MST (Magnetic Secure Transaction).

«Dallo smartphone passano la maggior parte delle nostre attività quotidiane – ha commentato Carlo Barlocco, Presidente di Samsung Electronics Italia – dalla necessità di informarsi a quella di comunicare. Ora è arrivato il momento dei pagamenti. Siamo convinti che il lancio in Italia di Samsung Pay contribuirà alla trasformazione del rapporto degli italiani con il denaro in direzione di quella “cashless society” di cui si parla ormai da tempo e che in alcuni paesi è già una realtà capace di apportare benefici concreti al sistema paese nel suo complesso grazie anche al fatto di rendere la gestione del denaro totalmente trasparente».

L’Italia è il sedicesimo Paese al mondo in cui è stato attivato Samsung Pay. «La disponibilità di un nuovo strumento di pagamento elettronico, fornita da Samsung Pay, permetterà di semplificare e migliorare le operazioni di pagamento dei singoli consumatori e determinerà uno sviluppo della economia digitale utile al nostro paese per competere con le nazioni più sviluppate. La necessità di far crescere l’industria dei pagamenti digitali in Italia è un obiettivo che dovrebbe caratterizzare l’azione di governo», ha aggiunto Luigi Casero, vice Ministro dell’Economia e delle Finanze. «I dati dimostrano che il settore dei pagamenti digitali sta crescendo in Italia, ma c’è bisogno di un salto di qualità» ha continuato Casero. «Dobbiamo tenere conto che il pagamento digitale porta benefici sia per i consumatori – in termini di sicurezza e trasparenza – che per i commercianti, ai quali viene meno la gestione del contante. Oltre che favorire i processi di lotta all’evasione fiscale».

Come funziona Samsung Pay

Ma come funziona Samsung Pay? Non si tratta innanzitutto di un sistema di pagamento alternativo alle carte di credito. Anzi, è di fatto la digitalizzazione dei pagamenti con carta. Per utilizzare il servizio basta accedere all’applicazione Samsung Pay registrandosi con le credenziali del proprio account Samsung, ed aggiungere la propria carta di credito. Il pagamento avviene in pochi secondi: si seleziona la carta di credito che si vuole utilizzare, nel caso se ne abbia più di una, si utilizza la modalità di identificazione preferita, e si avvicina il proprio smartphone al POS.

La forza di Samsung Pay sta anche nella garanzia di sicurezza dei dati delle proprie carte di pagamento grazie a tre livelli di sicurezza. Innanzitutto, per autorizzare ogni transazione è necessario autenticarsi con PIN, impronta digitale, o scansione dell’iride; effettua la “tokenizzazione” dei dati della carta di pagamento che, in questo modo, non compaiono mai nelle transazioni, né vengono memorizzati sul dispositivo; infine la protezione dei dati avviene tramite la piattaforma Samsung Knox integrata nello smartphone.

Chi sono gli istituti di credito che hanno aderito all’iniziativa

Ad aderire al servizio di Samsung anche buona parte degli istituti di credito e circuito di pagamento che operano in Italia. tra cui: Bnl, Che Banca!, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Mastercard, Banca Mediolanum, Visa, Nexi, SIA.

«L’adesione di BNL a Samsung Pay, fin dalla sua fase di test e anteprima a febbraio, conferma l’attenzione e l’impegno della Banca e del Gruppo all’innovazione e alla digitalizzazione, imprescindibili fattori di modernità per un sempre più efficace ed utile servizio alla clientela”, ha dichiarato Marco Tarantola, Vice Direttore Generale di BNL e Responsabile della Divisione Commercial e Private Banking. “Una strategia che prevede, fino al 2020, 3 miliardi di investimenti a livello di Gruppo e che sviluppiamo sia grazie alle competenze e alle specializzazioni presenti al nostro interno, sia attraverso partnership con importanti e qualificati player anche di altre industry, esaltando reciproche expertise e lavorando in un’ottica “sistemica” di collaborazione ed inclusione tra operatori di diversi settori. Puntiamo così a mettere a disposizione dei clienti il meglio del mercato italiano ed internazionale». 

«I pagamenti via app e la tecnologia contactless, stanno rivoluzionando le esperienze di acquisto tradizionali dei consumatori, e li guidano verso un futuro sempre più digitale e innovativo. La collaborazione di Mastercard con Samsung è un esempio concreto di come insieme possiamo ulteriormente contribuire all’inclusione digitale e alla modernizzazione dell’Italia e degli italiani», ha aggiunto Michele Centemero, Country Manager Italia di Mastercard.

«L’innovazione tecnologica è tra i tratti fondanti di Banca Mediolanum, per questo anche oggi intendiamo essere in prima linea nella trasformazione dei sistemi di pagamento, suggerendo un nuovo modo di fare banca, più consono con i cambiamenti sociali in corso», ha spiegato Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum.«Innovare significa riprodurre gli stessi gesti in un modo nuovo. E il progresso è tutto ciò che ci rende la vita più facile. I tempi corrono».

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