STARTUP INTELLIGENCE

Innovazione nelle imprese: il 30% dei progetti fallisce soprattutto per ragioni organizzative

Non più del 70% delle iniziative di innovazione digitale raggiungono gli obiettivi: le motivazioni sono in prevalenza di natura organizzativa interna. Dalla Survey Innovation degli Osservatori Startup Intelligence e Digital Transformation Academy del Polimi sono emersi 3 modi di migliorare l’organizzazione. Ecco quali

Pubblicato il 12 Apr 2019

Smart working e professionisti

I budget delle Direzioni ICT cresceranno nel 2019 del 2,6% e il 47% delle imprese italiane ha predisposto un budget per l’innovazione digitale anche in altre Direzioni. È quanto emerge dalla recente Survey Innovation degli Osservatori Startup Intelligence e Digital Transformation Academy del Politecnico di Milano.

Tutto questo però non basta! Sebbene quasi tutte le imprese siano consapevoli dell’importanza dell’innovazione, in primis digitale, e stiano investendo risorse, gran parte dei progetti falliscono. Secondo Assochange non più del 70% dei progetti raggiungono gli obiettivi attesi e nella maggior parte dei casi le motivazioni sono di natura organizzativa interna.

Tuttavia favorire il cambiamento organizzativo necessario per gestire l’Innovazione digitale rappresenta per le imprese un percorso ancora complesso perché richiede un cambiamento culturale e di processi che coinvolga l’intera organizzazione.

Sono tre le principali sfide organizzative, identificate dai 250 rispondenti alla Survey Innovation.

La principale sfida organizzativa per un’efficace gestione dell’innovazione digitale è, per più della metà delle imprese, lo sviluppo di strutture, ruoli e meccanismi di coordinamento per la gestione dei processi di innovazione digitale trasversalmente alle Direzioni aziendali. Il processo di strutturazione dell’organizzazione richiede infatti di perseguire modelli sempre più collaborativi e pervasivi, allocando risorse dedicate e creando dei role-modelling di riferimento. L’innovazione digitale, d’altra parte, richiede l’apporto di competenze sempre più ampie e interdisciplinari, sia per la genesi dell’innovazione sia per il suo successivo sviluppo e la messa in produzione.

Al secondo posto, infatti, le imprese evidenziano la necessità di sviluppare competenze digitali all’interno dell’organizzazione e, secondo le ricerche dell’Osservatorio HR Innovation Practice, il 35% delle Direzioni HR ha predisposto una strategia che indirizza competenze, modelli organizzativi e stili di leadership per cogliere le sfide della trasformazione digitale.

Al terzo posto tra le sfide organizzative vi è la necessità di rivedere e innovare i meccanismi di collaborazione con i fornitori tradizionali, ma anche con nuovi partner quali startup, Università e Centri di Ricerca, creando nuovi modelli di sourcing e nuove fonti di innovazione, in un’ottica open.

Lavorando quindi sui modelli organizzativi, sulle competenze e sull’ecosistema, è possibile spingere la trasformazione culturale verso un modello che favorisca l’innovazione, più trasversale, più aperto e più collaborativo.

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Alessandra Luksch
Alessandra Luksch

Direttore dell'Osservatorio Startup Thinking degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

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