TECNOLOGIA SOLIDALE

Innovazione in pandemia: 3 iniziative per una tecnologia sempre più solida(le)

Una campagna di equity crowdfunding, un acceleratore per startup cleantech, la necessità di “aziende aumentate” grazie all’open innovation: sono tre spunti per un cambiamento in positivo in un periodo non facile della nostra storia

Pubblicato il 16 Apr 2021

open innovation innovazione territorio Liguria

I tempi impongono di saper cambiare. In meglio, naturalmente…ecco alcuni esempi di iniziative di cambiamento che mi sembrano positive. A te il giudizio finale.

1. È cosa nota che sono da anni un fan di Sardex. Lo trovo un modo di fare impresa innovativo dal punto di vista tecnologico e, soprattutto, dal punto di vista concettuale, perché usa il mercato per unire e non per dividere, per alimentare condivisione e non solo competizione, tra le piccole e medie imprese. Per questo trovo utile far sapere che da pochi giorni è partita la campagna di finanziamento collettivo di Sardex. Si tratta di un’operazione di Equity crowdfunding con obiettivo di raccolta di 2,5 milioni di euro. Come ha detto Gianluca Dettori di Primomiglio: “È un primo passo per far partecipare alla vita aziendale tutti quelli che come noi credono in una nuova economia basata sulla forza di una comunità.”. “Abbiamo coinvolto migliaia di imprese in ben 15 regioni – conclude Franco Contu tra i fondatori e manager di SardexPay – e il nostro lavoro è dedicato a diffondere i nostri valori e garantire una community partecipata che porti maggiori occasioni di business. È per questo motivo che abbiamo scelto di aprire le porte dell’azionariato non solo ai nostri iscritti ma anche al pubblico.”. In tre parole: coinvolgere per crescere.

2. Se si vuole bisogna agire, le chiacchiere stanno a zero! Ma in questo caso Zero è anche il nome del nuovo acceleratore fisico di startup in ambito Cleantech appena lanciato da CDP Venture. ZERO selezionerà le migliori startup e PMI innovative che sviluppano progetti e soluzioni tecnologiche per minimizzare l’impatto carbonico, agevolare la riduzione delle emissioni, ottimizzare il ciclo dei rifiuti, velocizzare i processi di transizione energetica e favorire l’economia circolare. La dotazione iniziale è di 4,6 milioni di euro (altri 1,8 a seguire) e l’obiettivo è supportare in tre anni la crescita di 30 startup e PMI innovative italiane e di realtà internazionali che desiderino aprire una sede operativa in Italia. La call per la selezione delle startup e delle PMI innovative è qui: https://www.zeroacceleratorcleantech.com/. Zero ha come partner principale ENI, attraverso la sua Scuola d’Impresa Joule, Acea, Maire Tecnimont e Microsoft Italia. Il programma di accelerazione sarà gestito da LVenture Group e da Elis, che investiranno assieme a CDP Venture Capital.

3. Serve una “azienda aumentata” cioè una impresa capace di aprirsi e di cercare di intercettare e fare propria l’innovazione prodotta dalle startup più brillanti. Questo è il concetto che ho espresso, dialogando con Marco Zatterin, nel mio intervento di apertura dell’incontro https://www.zeroacceleratorcleantech.com organizzato da La Stampa, Italgas e Politecnico di Torino. Perché l’innovazione la aiutano le buone regole (quindi uno Stato amico di chi intraprende) ma la fanno le persone: imprenditori e manager aperti al nuovo e alle idee giovani (non solo di età) capaci di pensare e di avviare progetti e startup che rispondono ai bisogni delle imprese e, dunque, delle persone.

Sardex, Zero, Open innovation. Tre notizie del 14 aprile, tre modi diversi per fare della tecnologia solida(le), che opera per realizzare il cambiamento necessario. Avanti così!

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Antonio Palmieri
Antonio Palmieri

Antonio Palmieri, fondatore e presidente di Fondazione Pensiero Solido. Sposato, due figli, milanese, interista. Dal 1988 si occupa di comunicazione, comunicazione politica, formazione, innovazione digitale e sociale. Già deputato di Forza Italia

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