In un mondo dove l’innovazione corre ormai molto veloce, ancor di più alimentata dagli straordinari progressi dell’intelligenza artificiale, i manager si trovano a dover bilanciare visioni ambiziose e pragmatismo reale. Lo abbiamo ripetuto più volte in questa rubrica delle attività dell’Osservatorio Startup Thinking: l’introduzione di nuovi paradigmi di innovazione, in primis l’Open Innovation, l’emergere e la diffusione di tecnologie convergenti accompagnate dall’intelligenza artificiale, i contesti esterni sempre più variabili e minacciosi, stanno spingendo alla trasformazione dei modelli di business, dei processi organizzativi e persino dei ruoli professionali.
Come si affrontano queste sfide? E, soprattutto, quali sono le strategie più efficaci per generare un impatto concreto e misurabile?
La chiave risiede in una chiara definizione della strategia di innovazione. Non si tratta solo di parlare di cambiamento, di cultura e di modelli, ma è necessario agire affinché l’innovazione sia incorporata come elemento centrale delle attività aziendali.
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Innovation Manager: 4 consigli estivi
Dal lavoro di questi anni dell’Osservatorio Startup Thinking, con oltre 130 imprese innovative, sono emerse quattro principali pratiche e riflessioni che questo articolo propone. Speriamo che siano proficue per gli Innovation Manager e utili da considerare durante l’estate per prepararsi al meglio al ritorno in autunno.
1. Definire una strategia di innovazione chiara e allineata con il business
Un viaggio di successo nell’innovazione deve sempre partire da una strategia chiara, ambiziosa e strettamente integrata con gli obiettivi aziendali. Spesso manager e aziende si lanciano in attività innovative, all’apparenza, come hackathon o proof of concept, senza un obiettivo strategico definito. Questo approccio frammentario, sebbene stimolante e a volte utile per avviare il cambiamento, se prolungato, rischia di produrre risultati poco duraturi o addirittura controproducenti.
Un elemento fondamentale è quindi garantire che la strategia di innovazione non sia separata dalla visione di business, ma che, al contrario, la supporti e alimenti. L’innovazione deve essere trattata come uno strumento centrale per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, non come un’attività accessoria. Creare questa connessione non solo facilita l’individuazione di priorità operative, ma rende anche più semplice il coinvolgimento di tutti i livelli aziendali e l’execution.
2. Comunicare la strategia all’interno dell’organizzazione
Una grande strategia rischia di fallire se non viene compresa e abbracciata da chi lavora in un’organizzazione. “Culture eats strategy at breakfast” recitava con lungimiranza l’economista Peter Drucker. Ecco perché è essenziale sviluppare meccanismi di comunicazione che rendano chiari gli obiettivi e le modalità operative a tutta l’organizzazione. In un momento storico in cui le persone possono percepire l’innovazione come una minaccia al proprio lavoro (è il caso della già citata Intelligenza Artificiale), comunicare efficacemente diventa ancora più critico.
Un approccio trasparente e inclusivo può rassicurare i team e creare un terreno fertile per un cambiamento virtuoso. Ad esempio, spiegare che le soluzioni IA non mirano a “sostituire” le persone, ma piuttosto a migliorarne la produttività e il benessere, coinvolgendo e formando le persone, può ridurre ansie e resistenze interne.
3. Essere ingaggianti, sfruttando metodologie innovative e l’IA
Oltre alla trasparenza, è utile adottare approcci innovativi per catturare l’attenzione e l’interesse dei propri team. Qui entrano in gioco nuove metodologie e strumenti, tra cui quelli abilitati dall’intelligenza artificiale. Ad esempio, l’uso di algoritmi di linguaggio ampio (LLM) può aiutare a semplificare e amplificare i messaggi, rendendoli più immediati e comprensibili.
Presentare piani di innovazione sfruttando workshop interattivi, storytelling digitale o simulazioni basate su AI può trasformare idee astratte in esperienze concrete e coinvolgenti. È importante che gli Innovation Manager assumano un ruolo da “facilitatori”, in grado non solo di raccogliere nuove idee, ma anche di coinvolgere attivamente i dipendenti attraverso strumenti e linguaggi familiari. Solo così si può creare un clima collaborativo dove ogni persona sente di poter contribuire.
4. Misurare l’innovazione per valutarne l’impatto
“Non si può migliorare ciò che non si misura” ammoniva Lord William Thomson Kelvin nel lontano ‘800. Mai come nel contesto dell’innovazione questa verità risulta applicabile. Stabilire meccanismi chiari di misurazione consente di valutare obiettivamente se la strategia adottata stia effettivamente generando risultati coerenti con gli obiettivi prefissati garantendo allineamento tra i progetti di innovazioni e il piano strategico aziendale. Misurare l’impatto dell’innovazione presidia di essere nella giusta direzione, guida il processo di allocazione delle risorse e tiene traccia delle attività responsabilizzando le persone. In questo senso, l’approccio di Innovation Accounting rappresenta un passo avanti nella maturità del modello di innovazione: si tratta di misurare l’impatto dell’innovazione non solo in termini finanziari, ma anche di indicatori più nel lungo periodo. Tra questi, ad esempio, il miglioramento dell’efficienza dei processi, l’ampliamento delle competenze interne o il consolidamento di partnership esterne strategiche. La maturità in questo tipo di analisi, come evidenziato dall’Osservatorio Startup Thinking, può fare una differenza decisiva sulle performance complessive.

Una bussola per navigare nella complessità dell’innovazione
Definire una strategia chiara, comunicarla efficacemente, saper coinvolgere le persone e misurare i risultati: questi sono i quattro pilastri del modello di innovazione su cui gli Innovation Manager devono riflettere. Questi asset non solo offrono una bussola per navigare la complessità dell’innovazione, ma rappresentano anche leve concrete per generare valore e impatto reale.

Su questi ambiti continuerà il proprio lavoro l’Osservatorio Startup Thinking (nella foto sopra il team), che da oltre un decennio studia e promuove nuove pratiche di innovazione accompagnando gli innovation Manager nel costruire la strategia di innovazione della propria azienda. L’Osservatorio, che tornerà ad ottobre con la dodicesima edizione, sarà il teatro ideale per approfondire questi temi e acquisire strumenti pratici per il percorso di innovazione. Come dimostrano le iniziative già realizzate, il futuro dell’innovazione non è solo tecnologico, ma umano e strategico.






