STARTUP INTELLIGENCE

Industria 4.0 e Smart Mobility: due casi di open innovation possibile

I casi di Prysmian Group, con il suo “Manufacturing Digital Journey, e Gruppo Pirelli, con una proposta di mobilità sostenibile per i dipendenti, confermano i vantaggi dell’open innovation. Nonostante siano due ambiti in cui è necessaria prestare molta attenzione alla compliance e alla sicurezza

Pubblicato il 22 Ott 2021

Premiati a Smau i partner dell'Osservatorio Startup Intelligence: Prysmian Group e Pirelli

L’innovazione aperta si sta significativamente diffondendo nel nostro Paese, come emerge dai dati della ricerca dell’Osservatorio Startup Intelligence che da otto anni si pone il compito di avvicinare le imprese a questo paradigma e all’ecosistema startup. Anche Smau, per il secondo anno consecutivo, riconosce la qualità dei progetti di innovazione dei partner dell’Osservatorio.

Per l’ambito Industria4.0 è stato premiato quest’anno il caso Prysmian Group raccontato da Carlotta Dainese, Digital Strategy & Innovation Lab Director. Il Gruppo Prysmian sta attuando una serie di azioni per sostenere l’innovazione a livello globale, con l’obiettivo di mantenere un ruolo da protagonista nella catena del valore a sostegno dei processi di transizione energetica, di digitalizzazione e di sostenibilità al servizio dei propri clienti e delle comunità. Afferma Dainese: “La sperimentazione è alla base del nostro modo di fare innovazione. Non ci limitiamo a pianificare un’unica soluzione, ma definiamo diverse strategie che ci permettono di essere sempre pronti ad innovare”. Grazie alla collaborazione di un gruppo multifunzionale, che comprende i dipartimenti di Operations, Quality e Digital Innovation, è stato lanciato il “Manufacturing Digital Journey”. Questo progetto coinvolge tutto il Gruppo con i suoi 106 stabilimenti localizzati in ogni parte del mondo, ed ha come obiettivo la definizione della strategia globale di digitalizzazione applicata al sistema produttivo. Questa strategia che verrà formalizzata in un “journey” è finalizzata a ottenere maggiore efficienza, migliore qualità della produzione, incrementare la soddisfazione dei clienti, massimizzare la sicurezza, sempre in una logica generale di sostenibilità.

Per l’ambito Mobilità il premio 2021 è stato ritirato da Francesco Bruno, Head of Micromobility solutions del Gruppo Pirelli. Con l’obiettivo di presidiare il segmento emergente della micromobilità con una proposta innovativa e di qualità e promuovere uno stile di mobilità sostenibile e attivo che favorisce l’utilizzo comodo e sicuro dei nuovi mezzi, Pirelli, a gennaio 2021, ha lanciato Cycl-e Around per le aziende. Si tratta di un servizio “chiavi-in-mano” a disposizione dei dipendenti che include una flotta di e-bike di alta gamma, una piattaforma digitale per la gestione delle prenotazioni, un servizio di manutenzione ordinaria e supporto marketing e comunicazione. Il servizio è proposto anche ad aziende terze e già alcune importanti realtà hanno aderito. “Lavorare in un ambiente multidisciplinare permette di far conoscere il proprio know how ai potenziali partner e parallelamente impone l’ascolto, fondamentale per l’apprendimento di nuove competenze da altri settori”, è questa la chiave dell’innovazione in Pirelli secondo Francesco Bruno.

Gli ambiti Industria4.0 e Mobilità non fanno quindi eccezione per l’Open Innovation, nonostante siano aree in cui è necessario prestare particolare attenzione per adottare soluzioni che garantiscano la compliance, la sicurezza e la scalabilità, come dimostrano i tanti casi dei partner dell’Osservatorio Startup Intelligence: nel gennaio 2020 Saipem ha acquisito una tecnologia proprietaria per la cattura di  della startup canadese CO2 Solutions Inc; Tim lavora da alcuni anni con la startup Askdata per data analytics in tempo reale per interventi in field sugli impianti; ENI ha rivisto il proprio modello di sourcing e la creazione di un vero e proprio programma di Open Innovation che parte dal ruolo innovativo della Funzione Acquisti e creato le piattaforme EniSpace e Open Es; Poste ha definito accordi con Milkman e Sennder. E proprio in queste aree il Politecnico di Milano è molto attivo: oltre all’Osservatorio Startup Intelligence e all’incubatore Polihub, il “Polimi” mette a disposizione più di 200 laboratori tra cui il Made, il competence center Industria 4.0 incaricato dal Mise, e il Last, il laboratorio per la sicurezza nella mobilità, l’unico laboratorio straniero tra i 5 autorizzati dal Ministero dei trasporti americano.

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Alessandra Luksch
Alessandra Luksch

Direttore dell'Osservatorio Startup Thinking degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

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