EconomyUp in tv, dagli Hippy alla trasformazione digitale in azienda

Non solo tecnologia. Stiamo vivendo una rivoluzione culturale che affonda le sue radici nella controculturale degli anni 60. È il tema della puntata del magazine di martedì 7 ottobre. Ne parliamo con Eugenio Aringhieri (Dompé) e Andrea Calcagno (Cloud4Wi). FintechSpace su Amazon che fa la banca. Ecco come rivederla

Pubblicato il 03 Nov 2017

Eugenio Aringhieri, amministratore delegato di Dompé Farmaceutici, con Giovanni Iozzia

La trasformazione digitale non è solo una questione tecnologica. Per guardare al futuro, bisogna partire da un cambiamento nel modo di vivere, di pensare e di lavorare. Quella che sta cambiando la nostra vita è una vera rivoluzione culturale, che affonda le sue radici nella ricerca dell’utopia tipica della controcultura californiana degli anni Sessanta e arriva fino agli imprenditori e agli startupper della Silicon Valley. Parte da questa premessa la nuova puntata di EconomyUp, il magazine condotto da Giovanni Iozzia e andato in onda martedì 7 novembre alle ore 22 su Reteconomy Sky512.

La punata si può rivedere on demand sul sito di Reteconomy, cliccando qui.

L’idea arriva dallo spettacolo teatrale del giornalista-storyteller Roberto Bonzio, “Dobbiamo tutto agli Hippie. Alle radici della New Economy”, per la regia di Alessio Mazzolotti, presentato in anteprima al Teatro comunale di Vicenza, di cui vengono proposti alcuni momenti.

Un immagine del raduno di Woodstock
Questa rivoluzione ha un impatto dirompente sulle imprese, a tutti i livelli professionali, dagli sviluppatori ai manager. Ne parliamo in studio con Eugenio Aringhieri, amministratore delegato di Dompé Farmaceutici, una delle principali aziende biofarmaceutiche in Italia. “Sono per la dematerializzazione delle gerarchie – dice Aringhieri – concentriamoci sull’imparare ad imparare. Focalizzazione e connessione sono due parole fondamentali per la competitività di oggi”.

Le radici di questa rivoluzione sono negli Stati Uniti. Dalla Silicon Valley, Andrea Calcagno, ceo di Cloud4Wi, una startup nata a Pisa e trasferita in California, spiega l’importanza di trovarsi in un ecosistema che favorisce la crescita delle startup e soprattutto le exit. “Per andare in Silicon Valley bisogna avere in mente un progetto definito, non si possono fare tentativi”, è il suggerimento dell’imprenditore che con la sua startup ha già raccolto 20 milioni di dollari.

Nello spazio Copernico si parla dell’evoluzione del content marketing con Shahin Javidi, ceo di  Brandstories, mentre per la rubrica FintechSpace, Stefano Tresca, membro fondatore di Level 39, racconta l’evoluzione di Amazon da marketplace internazionale a operatore finanziario, quasi una banca.

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