IL PERSONAGGIO

Daniele Manni, chi è il prof italiano candidato fra le 12 eccellenze al mondo per l’innovazione

Insegnante di informatica all’Istituto Galilei-Costa di Lecce, è l’unico italiano tra i finalisti del premio dedicato all’eccellenza didattica in tema di innovazione e imprenditorialità. È un maestro riconosciuto e apprezzato di auto-imprenditorialità: molti dei suoi studenti fondano startup tra i banchi di scuola

Pubblicato il 28 Ago 2018

Daniele Manni

C’è anche un italiano tra i 12 finalisti al mondo agli “Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards”, ossia il premio dedicato all’eccellenza didattica proprio in tema di innovazione e imprenditorialità. È Daniele Manni, insegnante di informatica presso l’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce, conosciuto in Italia e all’estero per la sua particolare dedizione all’auto-imprenditorialità under 18 e alla creazione, da parte dei suoi studenti, di innumerevoli giovani startup, sia economiche che sociali. Nel 2015 fu candidato al “Nobel” per l’insegnamento, il “Global Teacher Prize”.

Daniele Manni

Chi è Daniele Manni, unico italiano agli  Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards

Daniele Manni è un docente italo-canadese di informatica e da circa 30 anni insegna presso l’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce. Da sempre dedica il 40-50%  delle ore di lezione a materie non convenzionali quali innovazione, creatività e cambiamento, al fine di incentivare i suoi studenti nell’ideazione e gestione innovativa di micro e piccole attività imprenditoriali, le cosiddette “startup”. Oltre al risvolto concreto (per alcuni alunni) di un possibile lavoro creato con le proprie mani, questa particolare didattica con la vocazione all’auto-imprenditorialità under 18 contribuisce ad instaurare nei suoi studenti una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie capacità, una maggiore resilienza ed una più radicata fiducia nel futuro.

Nel 2004, insieme ad una collega e a 16 studenti di 5° anno, ha fondato la società cooperativa “Arianoa” (“aria nuova” nel dialetto locale), una sorta di pioneristico incubatore e acceleratore di startup giovanili che ancora oggi permette agli studenti minorenni di operare concretamente e legalmente nel mercato reale.

Le micro imprese, sia economiche che sociali, ideate dai suoi studenti spaziano dalla tecnologia all’ecosostenibilità, dalla promozione territoriale all’impegno sociale e negli ultimi 15 anni hanno fatto incetta di premi e riconoscimenti, nazionali ed internazionali. Tra le ultime idee “geniali” dei suoi studenti ricordiamo la startup sociale “Mabasta” (movimento dal basso contro bullismo e cyberbullismo), la startup economica “xCorsi” (piattaforma web dedicata alla formazione), Smart Siti (progettazione smart di siti web) e #InBeautyWeTrust (marketing del territorio attraverso la cultura della bellezza).

Nel 2015 Manni è risultato finalista al “Global Teacher Prize” (Premio “Nobel” per l’insegnamento); nel 2016 è stato scelto da Ashoka Italia per rappresentare l’innovazione didattica Italiana all’incontro internazionale di Utrecht; nel 2017 è risultato finalista anche all’ “Italian Teacher Prize” e ultimamente ha ricevuto una menzione speciale al “Premio Tullio De Mauro”.

Nel 2017 ha reso pubblica e fruibile la sua esperienza attraverso il sito www.i-startup.it

Nel 2018 è stata approvata dal Ministero dell’Istruzione la proposta della sua scuola di avviare una sperimentazione di diploma quadriennale specificatamente orientata all’educazione all’auto-imprenditorialità.

Il progetto di Daniele Manni

Il titolo della relazione che il docente pugliese esporrà alla commissione è “A 15-year experience in teaching Entreprenership in high school” in cui, in sintesi, saranno illustrati i risvolti positivi ed i benefici che un’educazione improntata all’imprenditorialità può apportare agli studenti di età compresa tra i 14 e 18 anni, sia che debbano intraprendere una carriera da imprenditori che non.

Il prof che per il 2015 sogna più studenti imprenditori

Gli Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards

Il 20 e 21 settembre 2018, nella città di Aveiro in Portogallo, avrà luogo la 13° ECIE – European Conference on Innovation and Entrepreneurship (Conferenza Europea sull’Innovazione e l’Imprenditorialità) e, nell’ambito della Conferenza, si svolgerà la presentazione dei dodici docenti finalisti al mondo agli “Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards”, ossia il premio dedicato all’eccellenza didattica proprio in tema di innovazione e imprenditorialità.

A questa edizione 2018 dell’Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards sono giunte complessivamente 29 candidature da ogni continente e nei giorni scorsi sono stati resi noti i nomi dei docenti finalisti i quali dovranno presentare alla giuria di esperti le diverse storie d’innovazione. Nel pomeriggio del 21 settembre, al termine della Conferenza, si conoscerà infine il nome del vincitore, il quale porterà a casa il singolare riconoscimento.

Gli altri candidati agli Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards

Daniele Manni è l’unico docente di scuola superiore, mentre i suoi colleghi “concorrenti” provengono da prestigiose università europee, asiatiche, americane e sud americane. I super prof che esporranno alla Conferenza di Aveiro i loro singolari casi di didattica innovativa sono Sara Calvo (Middlesex University London – UK), Kevin Chu (Open University of Hong Kong – Cina), Dries Faems (University of Groningen – Olanda),  Paul Flynn (National Universty of Ireland Galway – Irlanda), Christian Friedl (FH Joanneum University of Applied Sciences Graz –  Austria), Angela Hamouda (Dundalk Institute of Technology – Irlanda), Viviana Molina Osorio (Universidad Autónoma de Manizales – Colombia), Jeffrey Sohl (University of New Hampshire – USA), Christy Suciu (Boise State University – USA), Ralf Wagner (Kassel University – Germania).

Didattica e innovazione in Italia

Daniele Manni è solo l’ultimo caso in Italia di docenti che legano l’eccellenza italiana alla ricerca e alla didattica. Dopo infatti l’assegnazione della prestigiosa Medaglia Fields (il “Nobel” della matematica) al docente romano Alessio Figalli e la vincita del Premio Poincarè (maggior riconoscimento internazionale per la fisica matematica) da parte del docente e ricercatore napoletano Giovanni Gallavotti, giunge ora la nomina di Daniele Manni agli Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards che contribuisce ad incrementare il prestigio nazionale.

I 100 (e +) migliori prof d’Italia (secondo gli studenti)

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4