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Cos’è il tech stack e perché è importante per le aziende

La scelta della “struttura tecnologica” giusta è cruciale per il successo di un progetto software, poiché influisce su aspetti come le prestazioni dell’applicazione, la scalabilità, la sicurezza, il tempo e i costi di sviluppo. Perciò serve un tech stack di qualità: ecco cos’è

Pubblicato il 16 Ott 2023

Tech stack

Il tech stack – o “technology stack” – è un termine molto utilizzato nel mondo IT e fa riferimento all’insieme di tecnologie, software e strumenti che vengono utilizzati per creare e gestire una soluzione digitale, come un’applicazione web o mobile. Il tech stack, che potremmo tradurre come “struttura tecnologica”, può includere linguaggi di programmazione, framework, database, server, sistemi operativi, librerie e qualsiasi altro strumento che gli sviluppatori utilizzano per realizzare un’applicazione.

La scelta del tech stack giusto è cruciale per il successo di un progetto software, poiché influisce su aspetti come le prestazioni dell’applicazione, la scalabilità, la sicurezza e anche il tempo e i costi di sviluppo.

Shop Circle, la startup italiana che si dedica alla revisione del tech stack 

Recentemente, ha fatto notizia la società inglese Shop Circle, fondata un anno fa dagli italiani Luca Cartechini e Gian Maria Gramondi, operatore di software per l’eCommerce, che ha chiuso un round serie A da 120 milioni di dollari comprensivo di equity e di debito. Cosa fa Shop Circle? È un’azienda specializzata nello sviluppo di strumenti e processi basati sull’intelligenza artificiale. Oltre alla sua piattaforma, ha intrapreso un programma di consulenza incentrato sull’ottimizzazione del tech stack. Sfruttando l’intelligenza artificiale e le informazioni derivanti dai dati, la start up lavora per migliorare l’efficienza degli stack tecnologici dei brand, riducendo i costi e incrementando le conversioni. Le aziende di eCommerce possono così sfruttare tutto il loro potenziale, eliminando tecnologie e costi superflui, ottenendo maggiori chance di successo e la scalabilità a lungo termine.

Il tech stack nello sviluppo di applicazioni 

Nell’ambito dello sviluppo di applicazioni web, si parla spesso di “front-end” e “back-end” tech stack. Il front-end stack comprende tutte le tecnologie utilizzate per creare l’interfaccia utente e l’esperienza utente, come HTML, CSS e JavaScript. Il back-end stack, invece, si riferisce agli elementi che lavorano “dietro le quinte”, come il server, il database e l’applicativo server, che gestiscono la logica di business e l’elaborazione dei dati.

Come le aziende possono utilizzarlo

Le aziende possono fare uso del tech stack in vari modi:

  • Sviluppo di prodotti/servizi: un tech stack adeguato può aiutare le aziende a sviluppare prodotti o servizi digitali in modo più efficiente. Ad esempio, un’azienda potrebbe utilizzare JavaScript, HTML e CSS per lo sviluppo front-end, mentre PHP, Python o Ruby potrebbero essere utilizzati per lo sviluppo back-end.
  • Miglioramento dell’efficienza operativa: le aziende possono utilizzare vari strumenti software per automatizzare i processi aziendali e migliorare l’efficienza. Ad esempio, potrebbero utilizzare software di project management come Trello o Jira per coordinare i progetti, o strumenti di automazione del marketing come HubSpot per gestire le campagne di marketing.
  • Analisi dei dati: le aziende possono utilizzare tecnologie come database SQL o NoSQL per memorizzare e gestire i dati. Strumenti di analisi dei dati come Tableau o Google Analytics possono essere utilizzati per analizzare questi dati e generare intuizioni utili.
  • Gestione della sicurezza: si possono utilizzare vari strumenti e tecnologie per proteggere i propri dati e le applicazioni, inclusi firewall, software antivirus e piattaforme di sicurezza cloud.
  • Migliorare l’esperienza del cliente: chatbot basati sull’AI possono essere utilizzati per migliorare il servizio clienti, o strumenti di analisi del comportamento per ottimizzare l’esperienza dell’utente.

È importante notare che la scelta del tech stack giusto dipende da vari fattori, tra cui le esigenze specifiche dell’azienda, le competenze del team di sviluppo, il budget disponibile e l’infrastruttura IT esistente. Per questo, sarebbe bene ricorrere periodicamente a una revisione dello stack tecnologico aziendale.

Un esempio: LAMP, il primo open source

LAMP è considerato il più classico degli stack. La sua popolarità è dovuta al fatto di offrire tecnologie che consentono di creare app Web in modo rapido e stabile. L’acronimo LAMP sta per:

  • L – Linux: sistema operativo;
  • A – Apache: server http;
  • M – MySQL: Gestione di database relazionali;
  • P – PHP: Linguaggio di programmazione.

È stato uno dei primi stack di software open source, e, nonostante sia stato creato nel 1998, è ancora uno degli più popolari per realizzare le web app. Una delle sue principali caratteristiche è che può funzionare su qualsiasi sistema operativo e offre migliaia di librerie, moduli e componenti aggiuntivi.

Il tech stack applicato all’eCommerce

Il tech stack nell’eCommerce rappresenta l’insieme di tecnologie e strumenti software utilizzati per costruire, gestire e ottimizzare un negozio online. Ecco come può essere applicato:

  • Piattaforme di eCommerce: Shopify, Magento o WooCommerce forniscono le funzionalità di base necessarie per gestire un negozio online, inclusi catalogo prodotti, carrello della spesa, checkout e pagamenti.
  • Sistemi di gestione dei contenuti (CMS): WordPress o Drupal aiutano a gestire il contenuto del sito web, come pagine di prodotti, blog e landing page.
  • Strumenti di analisi dei dati: Google Analytics o Adobe Analytics possono aiutare a capire il comportamento dei visitatori, monitorare le prestazioni del sito web e ottimizzare le strategie di marketing.
  • Strumenti di marketing e vendita: possono includere software di email marketing come Mailchimp, strumenti di SEO come SEMRush, e strumenti di pubblicità pay-per-click come Google Ads.
  • Tecnologie di pagamento: per processare i pagamenti online, le aziende possono utilizzare gateway di pagamento come PayPal, Stripe o Square.
  • Soluzioni di sicurezza: per proteggere il sito web e i dati dei clienti, si possono utilizzare strumenti come firewall, software antivirus e certificati SSL.
  • Strumenti di servizio clienti: per fornire supporto ai clienti, è possibile utilizzare soluzioni di chat dal vivo, software di ticketing e strumenti di gestione delle relazioni con i clienti (CRM).
  • Tecnologia di personalizzazione: strumenti che aiutano a personalizzare l’esperienza dell’utente in base al suo comportamento, alle sue preferenze o ai dati demografici.
  • Integrazioni: le piattaforme di eCommerce devono spesso essere integrate con altri sistemi, come ERP o gestione delle scorte.

In ultimo, la scelta del tech stack giusto per l’eCommerce dipende da vari fattori, tra cui le esigenze specifiche del business, il budget disponibile e le competenze tecniche del team.

Quali vantaggi offre la revisione del tech stack

La revisione del tech stack offre diversi vantaggi alle aziende. Vediamoli in dettaglio.

  • Miglioramento delle prestazioni: può portare a scoprire tecnologie obsolete o inefficienti che possono essere sostituite con soluzioni più moderne e performanti.
  • Riduzione dei costi: alcune tecnologie possono risultare più costose da mantenere rispetto ad altre. Effettuando una revisione, è possibile identificare alternative più economiche senza compromettere la qualità del servizio.
  • Sicurezza: può aiutare a identificare potenziali vulnerabilità di sicurezza nelle tecnologie utilizzate, consentendo di adottare soluzioni più sicure.
  • Compatibilità: può rivelare problemi di compatibilità tra le diverse tecnologie utilizzate. Risolvere questi problemi può migliorare l’efficienza e la stabilità dell’applicazione o del servizio.
  • Scalabilità: può aiutare a identificare se il tech stack attuale può supportare la crescita prevista dell’applicazione o del servizio. Se non è così, può essere necessario aggiornare o cambiare alcune tecnologie per garantire la scalabilità.
  • Manutenibilità: un tech stack complesso e obsoleto può essere difficile da manutenere. La revisione può aiutare a semplificarlo, rendendo più facile l’aggiornamento e la risoluzione dei problemi.
  • Recruiting: le tecnologie più recenti e popolari possono attrarre talenti migliori. Se il tech stack è obsoleto può essere più difficile reclutare sviluppatori di talento.

In conclusione, la revisione del tech stack è un’attività importante per garantire che l’applicazione o il servizio sia efficiente, sicuro, scalabile e facile da manutenere.

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Pierluigi Sandonnini
Pierluigi Sandonnini

Ho una formazione ibrida, tecnologica e umanistica. Nuove tecnologie I&CT e trasformazione digitale sono i miei principali campi di interesse. Ho iniziato a lavorare nella carta stampata, mi sono fatto le ossa al Corriere delle Telecomunicazioni negli anni a cavallo del Duemila. Collaboro con Digital360 dal 2020

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