La tabella della vergogna

Cos’è il Digital Economy and Society Index europeo che boccia l’Italia digitale

Il nostro Paese è al quartultimo posto nella classifica della Commissione Ue sul livello di digitalizzazione di economia e società dei 28 Stati. Come viene costruito questo giudizio? Valutando la diffusione della banda larga, le competenze digitali e le attività online (e-commerce e e-banking). E su tutti i fronti siamo in ritardo

Pubblicato il 25 Feb 2016

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LA TABELLA DELLA VERGOGNA

L’Italia è al 25esimo posto su 28 Paesi dell’Unione europea per digitalizzazione dell’economia e della società. Quartultima prima di Grecia, Bulgaria e Romania. Così è stata classificata in base al Digital Economy and Society Index 2016 (Dise), indice sviluppato dalla Commissione Europea che misura il grado di diffusione del digitale nei paesi Ue. In base ai dati diffusi oggi, che fanno riferimento all’anno 2015, l’Unione europea nel suo complesso ha un punteggio di 0,52 su 1 (indice che è ancora inferiore ai leader del digitale quali Usa, Corea e Giappone). In ambito europeo figurano in testa alla alla classifica del Desi la Danimarca, i Paesi Bassi, la Svezia e la Finlandia. L’Italia ha un punteggio complessivo pari a 0,4, che ci fa “guadagnare” il 25esimo posto. E l’anno precedente eravamo al 24esimo. Un brutto “voto” dovuto principalmente ai tempi lunghi per l’implementazione delle reti in fibra e all’analfabetismo digitale degli italiani. Ma come è stato elaborato questo indice?

Cosa è il Digital Economy and Society Index – È uno strumento online per misurare il progresso degli Stati membri dell’Unione europea verso un’economia e una società digitale, basato su una serie di indicatori considerati rilevanti per valutare l’attuale policy europea in materia di digitalizzazione. Il Desi si compone di cinque principali aree di policy che rappresentano complessivamente oltre 30 indicatori.
♦Connettività: quanto è diffusa, veloce e affidabile la banda larga in ciascun Paese dell’Unione.
♦Capitale umano/Competenze digitali: le digital skills della popolazione e della forza lavoro
♦Utilizzo di Internet: l’uso di attività online, dalla lettura di notizie alle pratiche bancarie fino allo shopping.
♦Integrazione della tecnologia digitale: come le aziende integrano le principali tecnologie digitali quali fatturazione elettronica, servizi cloud, e-commerce ecc. ecc.
♦Servizi pubblici digitali, per esempio l’e-government e la sanità digitale.

Per calcolare il punteggio di ciascun Paese, ad ogni gruppo e sotto-gruppo di indicatori viene assegnato un peso specifico dagli esperti della Commissione europea. La connettività e le digital skills, considerate le colonne dell’economia e della società digitale, contribuiscono ciascuna per il 25% al punteggio totale. L’integrazione della tecnologia digitale conta per il 20%, dato che l’utilizzo dell’Ict da parte delle imprese è ritenuto uno dei più importanti driver di crescita. Le attività online e i servizi pubblici digitali contribuiscono al punteggio complessivo per il 15% ciascuno. Il Desi è uno strumento recente. Il primo Desi è stato calcolato nel 2015 con riferimento a due diversi anni: Desi 2015, che contiene principalmente dati riferibile al 2014, e Desi 2014, che contiene sostanzialmente dati riferiti al 2013. Il Desi 2016 fa riferimento principalmente ai dati del 2015. Per ulteriori informazioni si può consultare la parte dedicata al Desi sul sito della Commissione europea.

L’Italia in dettaglio secondo il Desi – Il nostro Paese è nel gruppo dei penultimi, ovvero i cosiddetti Catching up: quelli con punteggio inferiore alla media ma il cui punteggio cresce più velocemente di quello medio della Ue nell’anno precedente. Con noi ci sono Croazia, Lettonia, Romania, Slovenia e Spagna. Dietro di noi solo i Falling Behind (tra cui, forse a sopresa, anche la Francia), che sono cresciuti meno rapidamente della media Ue.

In particolare alla voce Connettività ci posizioniamo 27esimi, cioè penultimi nell’intera Unione europea, a dimostrazione che la diffusione della banda ultra larga (l’Internet superveloce) da noi è ancora molto marginale. Per il Capitale Umano siamo 24esimi: meno di un italiano su due ha le digital skills. Sull’Uso di Internet e dei servizi digitali siamo all’ultimo posto, il 28esimo. Un po’ meglio per l’Integrazione delle Tecnologie Digitali nel business: ci confermiamo al 20esimo posto. Il piazzamento migliore è nell’e-government: siamo 17esimi, ma caliamo di un posto rispetto al 2014.

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