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Che cosa sono i corporate accelerator?



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I corporate accelerator sono programmi promossi da grandi aziende per sostenere startup innovative e favorire lo sviluppo di nuove soluzioni, prodotti e modelli di business. Ecco cosa li distingue dagli incubatori, come funzionano, i vantaggi per startup e imprese e alcuni esemp

Aggiornato il 5 giu 2025



Corporate accelerator
Corporate accelerator

I corporate accelerator sono programmi di accelerazione avviati da imprese consolidate (corporate) con l’obiettivo di entrare in contatto con startup innovative, collaborare su progetti strategici e sviluppare nuove tecnologie o servizi. A differenza degli incubatori tradizionali, che si concentrano sull’avvio di nuove imprese in fase molto iniziale, gli accelerator si rivolgono spesso a startup già formate e con un prodotto o servizio pronto per il mercato. La peculiarità del corporate accelerator è la sinergia tra la cultura agile e sperimentale delle startup e le risorse, il know-how e la rete commerciale delle aziende sponsor.


Come funzionano e quali sono le fasi

Un corporate accelerator prevede solitamente una call for startup con criteri specifici, seguita da una fase di selezione. Le startup ammesse ricevono mentorship, formazione e, spesso, un finanziamento seed o l’accesso a risorse infrastrutturali e tecnologiche dell’impresa. La durata tipica varia dai 3 ai 6 mesi, durante i quali i team lavorano a stretto contatto con i manager dell’azienda su un progetto pilota o una proof-of-concept. Al termine, un “demo day” consente alle startup di presentare i risultati a investitori e stakeholder aziendali. L’obiettivo finale è avviare una partnership, una fornitura o un investimento strategico.


Corporate accelerato: perché convengono a startup e aziende

Le startup ottengono accesso privilegiato a competenze tecniche, feedback reali dal mercato e possibilità di testare le loro soluzioni in contesti industriali concreti. Inoltre, beneficiano della visibilità e delle connessioni offerte dal corporate partner. Le aziende, dal canto loro, usano i programmi di accelerazione come motore di open innovation, esplorando tecnologie emergenti, testando nuovi modelli di business e colmando il gap tra ricerca e applicazione commerciale. In molti casi, gli accelerator fungono da strumento di scouting per future acquisizioni o collaborazioni strategiche.


Esempi e tendenze in crescita

Negli ultimi anni, numerosi gruppi industriali – da Enel a Barilla, da Intesa Sanpaolo a BMW – hanno lanciato propri accelerator per intercettare l’innovazione proveniente dal mondo delle startup. Alcuni si specializzano in settori verticali (es. fintech, greentech, healthtech), altri puntano a rafforzare ecosistemi territoriali o supportare la trasformazione digitale interna. La tendenza attuale è quella di integrare gli accelerator all’interno delle strategie ESG, creando impatto anche su sostenibilità e inclusione. In un contesto dove l’innovazione è sempre più distribuita e collaborativa, i corporate accelerator rappresentano un ponte tra vecchia industria e nuovo paradigma imprenditoriale.

Thales Alenia Space: un case study


Il Space Business Catalyst di Thales Alenia Space, joint‑venture tra Thales (67 %) e Leonardo (33 %), rappresenta il primo corporate accelerator italiano dedicato al business spaziale, avviato nel 2023 e con radici in iniziative già esistenti dal 2014. Il suo modello è completamente gratuito e non richiede equity: l’obiettivo principale è esplorare e modellare nuovi mercati attraverso lo sviluppo di connessioni tecniche e commerciali con Thales Alenia Space, offrendo l’uso dei suoi impianti industriali a Tolosa e Torino.

Il programma accoglie team internazionali e nazionali attivi in ambiti come operazioni in orbita, insediamenti lunari e tecnologie di protezione terrestre, con startup provenienti da Polonia, Germania, Spagna, Francia e Australia.

Una peculiarità distintiva è l’inclusione di internal ventures, ossia startup fondate da dipendenti di Thales, che beneficiano di un percorso di incubazione interno: nello specifico, da ogni sito vengono generate due nuove imprese all’anno. Durante l’ultimo Demo Day sono state presentate cinque iniziative – tra cui Spacebricks, Oceans e Sparks – focalizzate su progetti che spaziano dal “Space‑as‑a‑service” alla bio‑protezione marina e alla tokenizzazione di contenuti educativi.

L’intento strategico di Thales Alenia Space è consolidare partnership per sviluppare nuovi prodotti e penetrare segmenti di mercato emergenti, supportando alcune startup anche tramite il proprio veicolo CVC.

(Articolo aggiornato al 05/06/2025)

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