Mobilità, il car sharing in Italia funziona (e cresce)

Quello delle automobili condivise non è un fenomeno di nicchia. A confermarlo sono i dati pubblicati in un report da Urbi società che ha sviluppato un’app che aggrega i principali sistemi di mobilità urbana. Ecco cosa emerge dai numeri

Pubblicato il 16 Mar 2017

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Ormai ne abbiamo preso atto, il car sharing non è soltanto una moda. Il fenomeno della mobilità condivisa, infatti, è diventato uno dei pilastri della smart mobility, seppur manifesti maggior presa nei centri urbani più affollati. Su questo tema a livello globale su questo tema convergono esigenze ambientali, sociali, tecnologiche e innovative ed è un fenomeno anche in continua crescita.

In Italia la sharing mobility ha riscosso particolare successo. A confermarlo è la presenza di startup come Urbi, società che ha sviluppato un’applicazione omonima che aggrega i principali sistemi di mobilità urbana e condivisa – car, bike, scooter sharing, taxi e Uber. Un recente report pubblicato proprio da Urbi ha messo in evidenza i dati più significativi del settore: 5.030 veicoli condivisi, oltre 4 milioni di prenotazioni, un milione e 800mila ore di noleggio, circa 30milioni di km percorsi e una crescita del 35% negli ultimi mesi.

A essere state analizzate sono le città di Milano, Torino, Firenze e Roma e i servizi offerti da Car2go, Enjoy, Share’n’go, DriveNow e Zig Zag

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