DNAphone, 200mila euro per la startup che controlla la qualità alimentare

Iniezione di capitale da parte di Borealis Tech Ventures, Capital B! e imprenditori del settore agroalimentare per la neoimpresa parmigiana che sta sviluppando un dispositivo ottico integrato con lo smartphone per analizzare sicurezza e controllo sulle filiere agroalimentari. Guarda il VIDEO

Pubblicato il 24 Giu 2015

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Duecentomila euro per la finalizzazione del prodotto, lo sviluppo del primo dispositivo beta e per la fase di test e commercializzazione. Questi gli obiettivi del secondo aumento di capitale in pochi giorni in casa b-ventures. È ora la volta di di DNAphone, startup nata in seno all’Università di Parma che sta sviluppando un dispositivo ottico integrato con lo smartphone per condurre analisi di controllo della qualità e della sicurezza alimentare sulle principali filiere agroalimentari. La startup ottiene il sostegno di Borealis Tech Ventures (veicolo di investimento di alcuni imprenditori locali), Capital B! (controllata da Mauro Del Rio) e soprattutto di imprenditori del settore agroalimentare quali Giampaolo Cagnin (Campus Italy) e Francesco Mutti (Mutti srl), che nel loro insieme hanno sottoscritto un aumento di capitale di 200mila euro destinato all’avvio della produzione.

Ecco come funziona DNAPhone

Contestualmente all’aumento di capitale, entrerà nel consiglio di amministrazione della società Marco Marcucci, responsabile del Dipartimento Ricerca e Sviluppo presso Campus Italy, a ulteriore conferma della fiducia e della volontà di supportare concretamente il progetto da parte dei nuovi soci industriali.

Fondata a marzo 2014 da Alessandro Candiani, Michele Sozzi e Alessandro Tonelli, tre ricercatori dell’Università di Parma, e dai professori universitari Stefano Selleri e Annamaria Cucinotta, DNAphone è entrata a fare parte del programma di accelerazione di b-ventures nel luglio 2014.

La soluzione tecnologica di DNAphone consente di effettuare analisi biochimiche in modo semplice, rapido ed economico, acquisendo dati, gestendoli e rendendoli disponibili in tempo reale agli utenti connessi. DNAphone punta al mercato degli strumenti per analisi e test nel settore alimentare che passeràdai 3,45 miliardi di dollari del 2013 a 4,63 miliardi di dollari di fatturato nel 2018.

L’iniezione di capitale verrà utilizzata per l’ottimizzazione del prodotto per altre filiere alimentari, per la produzione di dispositivi in versione beta per la fase di customer test (realizzati in collaborazione con lo studio di Design Ronen Joseph di Milano), per la certificazione del prodotto e la deposizione dei brevetti, e per dare l’avvio alla fase di industrializzazione e commercializzazione ne primi mesi del 2016.

Il dispositivo, unico nel suo genere sul mercato, consiste in un modulo chiuso, all’interno del quale si trova la componentistica ottica ed elettronica necessaria alle analisi. L’hardware è integrato a una piattaforma di tipo smart che, attraverso l’applicazione software dedicata, guida l’utente attraverso le fasi dell’analisi. Il software gestisce l’interazione hardware-utente durante tutta l’analisi, salvando il dato in locale e consentendo all’utente di condividerlo in cloud o in un server aziendale per il recupero successivo e post-processing.

I dispositivi sono pensati in particolare per le micro e piccole imprese (1-50 dipendenti) che hanno la necessità di acquistare strumentazioni per incrementare il numero di analisi interne e migliorare la qualità e la sicurezza dei propri prodotti a costi sostenibili. Con DNAphone queste aziende hanno la possibilità di eseguire controlli di parametri qualitativi durante tutte le fasi della produzione sulle principali filiere alimentari (come, per esempio, quella vinicola, olearia, casearia o ortofrutticola) e controlli di contaminanti per la sicurezza alimentare (come per esempio lo screening di micotossine). Il tutto grazie a una elevata semplicitàd’uso e a un’estrema compattezza che ne consentono l’utilizzo in qualsiasi luogo. Inoltre, un’ampia versatilità e la possibilità di applicazione in un vasto range di analisi e di alimenti si aggiungono a una efficiente gestione dei dati, elevata affidabilitàdei risultati e costi contenuti.

Benefici non da poco, considerato che recenti studi stimano che il mercato degli strumenti per analisi e test nel settore alimentare crescerà del 6% nei prossimi 5 anni. Si stima inoltre che il numero di test condotti presenterà nello stesso periodo un tasso di crescita annuale (CAGR) superiore all’8%, passando da 1,78 a 2,62 miliardi di test condotti all’anno (*fonti: IndustryARC Analysis, Expert Interviews, MarketsAndMarkets).

Parallelamente, DNAPhone sta portando avanti lo sviluppo di strumenti di analisi in ambito education come nuovo metodo didattico per materie scientifiche per università, istituti superiori tecnici e licei sperimentali.

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