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Come funziona Qonto, la banca francese online per PMI, startup e professionisti

Parte dall’Italia il processo di internazionalizzazione della startup francese che in soli due anni ha raccolto 32 milioni di investimenti. Nel 2018 ha gestito 3,5 miliardi di transazioni con oltre 40mila clienti. Obiettivo: semplificare la quotidianità bancaria con un approccio b2c. Mariano Spalletti è il country manager

Pubblicato il 17 Mag 2019

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Non solo Londra & co. Anche l’Italia fa gola quando si parla di banche e innovazione. Lo dimostra la storia di Qonto, la neo banca 100% online dedicata a PMI e professionisti nata in Francia nel 2017 e che in meno di due anni ha già conquistato oltre 40.000 clienti, arrivando a gestire 3,5 miliardi di euro di transazioni nel solo 2018. E adesso apre in Italia.

L’ambizione è quella di replicare qui il successo ottenuto in patria, grazie a un servizio evoluto e ricco di funzionalità pensate esclusivamente per rispondere alle specifiche esigenze di gestione finanziaria e contabile delle imprese piccole e medie, che in Italia sono la grande maggioranza, startup e partite IVA.

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Che cos’è Qonto e come funziona

Qonto è la neo-banca che risponde alle esigenze delle imprese e dei liberi professionisti, reinventando la loro quotidianità bancaria. I clienti di Qonto possono usufruire di un conto corrente 100% online, di un’interfaccia semplice e intuitiva, di un servizio clienti che registra il 98% di livello di soddisfazione, nonché di tariffe trasparenti. Fondata in Francia nel 2016, Qonto ha già semplificato la quotidianità bancaria di oltre 40,000 imprese, conta attualmente oltre 130 risorse ed è tra le Top 50 Global Fintech ‘Emerging Stars’ di KPMG e H2 Ventures.

La semplificazione dei processi garantita da Qonto è evidente non solo dai tempi necessari per aprire il conto corrente – pochi minuti e direttamente online – ma anche dalle numerose funzionalità offerte da un’unica piattaforma che combina servizi bancari e contabili: oltre alle normali operazioni infatti (bonifici, addebiti diretti, ecc.), Qonto offre un conto corrente multi-utente e multi-carta, diverse tipologie di accesso e permessi di utilizzo e un sistema di auto-categorizzazione delle transazioni e di dematerializzazione delle note spese.

Non da ultimo, e tra i servizi più apprezzati e innovativi, la possibilità di un accesso dedicato per il commercialista, per scaricare autonomamente movimenti del conto e fatture associate, e l’efficienza del customer service che, garantendo un tempo di risposta medio di 15 minuti, ha fatto scalare il livello di soddisfazione dei clienti al 98%, mantenendolo costante nonostante l’esponenziale aumento di clienti.

In Francia 32 milioni di finanziamenti per Qonto

In Francia, dove la società è nata dall’idea di due giovani imprenditori (Alexandre Prot e Steve Anavi) che avevano sperimentato in prima persona le carenze delle tradizionali offerte bancarie durante la loro prima esperienza di startupper, Qonto ha raccolto 32 Milioni di Euro da investitori quali la Banca Europea per gli Investimenti, Valar Ventures (società fondata da Peter Thiel, il co-fondatore di PayPal) e Alven Capital, venture capital indipendente che ha lanciato numerose società di successo.

Attualmente, il numero di risorse impiegate da Qonto è di 130 dipendenti, tra professionisti, sviluppatori e tecnici costantemente impegnati a rendere il servizio sempre più in linea con le esigenze del mercato, agile e flessibile.

Perché Qonto apre in Italia

Secondo i più recenti dati Istat, infatti, in Italia nel settore industriale e in quello dei servizi operano circa 4,4 milioni di imprese con meno di 250 addetti, mentre dall’ultimo report trimestrale MiSE-Unioncamere-InfoCamere il numero di startup si avvia a superare quota 10.000 nei primi mesi dell’anno corrente.

In Italia, non esistono istituti finanziari focalizzati totalmente sul mondo business, un segmento che negli anni è stato oggetto di minore attenzione da parte degli operatori tradizionali, che hanno puntato maggiormente a sviluppare soluzioni bancarie e di internet banking per i privati.

Qonto vuole invertire questo paradigma, offrendo ai clienti business un livello di servizio addirittura superiore a quello B2C, grazie ad un conto corrente moderno, con un design ottimizzato e processi intuitivi accessibili anche a dipendenti, collaboratori e addirittura al commercialista. L’obiettivo è quello di semplificare la quotidianità bancaria delle imprese e dei professionisti, che in questo modo risparmiano tempo e risorse per dedicarsi allo sviluppo del proprio business.

Mariano Spalletti, Country Manager di Qonto Italia

Mariano Spalletti, country manager di Qonto Italia

“Ho conosciuto Qonto quando ho deciso di trasferirmi in Francia per dedicarmi alla mia startup e stavo cercando una soluzione bancaria che potesse alleggerire l’operatività e la complessità della gestione finanziaria e contabile della mia attività” commenta Mariano Spalletti, Country Manager di Qonto Italia.

“La semplicità e la modernità del servizio che mi veniva offerto, con funzionalità inedite e realmente rispondenti alle mie esigenze di imprenditore, mi hanno colpito sin da subito. Per questo, quando mi è stata offerta la possibilità di guidare lo sviluppo di Qonto in Italia non ho avuto dubbi nell’accettare la proposta”.

L’apertura di Qonto in Italia si inserisce in un programma di internazionalizzazione che prevede l’avvio delle operazioni della società in diversi paesi europei; con l’obiettivo di consolidare il suo posizionamento in Europa, dove per prima ha offerto un servizio B2B 100% online alle imprese e ai professionisti, nei prossimi mesi Qonto aprirà infatti la propria sede in Spagna e in Germania.

“Il mercato italiano ha caratteristiche molto simili a quello francese” prosegue Spalletti “e per alcuni aspetti sembra essere ancora più adatto alla penetrazione di un servizio come quello offerto da Qonto. Il numero di piccole e medie imprese, startup e liberi professionisti in Italia è maggiore di quello d’oltralpe e l’esigenza di poter contare su un servizio in grado di fare risparmiare tempo e semplificare la gestione operativa delle imprese è tra le più avvertite dai nostri imprenditori”.

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