TECNOLOGIA SOLIDALE

Jojob: il carpooling per la mobilità sostenibile dei pendolari

Una piattaforma digitale e cooperativa per la gestione degli spostamenti casa-lavoro: il founder Gerard Albertengo racconta come Jojob, che è una società benefit, ha superato momenti di difficoltà e oggi propone un’alternativa sostenibile al trasporto individuale

Pubblicato il 24 Mar 2023

car pooling

“Sono Gerard Albertengo e dal 2011 mi dedico alla mobilità sostenibile.”
Stringendomi la mano digitalmente (via Zoom), così mi saluta il fondatore di Jojob Carpooling Aziendale.

Caro Gerard, sono quindi quasi dodici anni di impegno per sviluppare la mobilità condivisa
“Mi riconosco il pregio di un innato ottimismo, con conseguenti aspettative positive per il futuro…però il mio peggior difetto è quello di non accettare che tali aspettative si dimostrino errate. Da qui la probabile ragione di questi lunghi anni dedicati alla mobilità sostenibile, anni caratterizzati da perseveranza, resilienza e grande passione.”

Car pooling e mobilità sostenibile dal 2011

Un po’ criptico. Ci aiuti a capire meglio.
“Nel 2011 avevo dato avvio al primo progetto nazionale di carpooling per le lunghe percorrenze, Bringme Carpooling. Nel 2013, seppur con ottimi risultati, fui costretto a una prematura chiusura, a causa dell’arrivo di un nuovo competitor internazionale dotato di grandi risorse economiche.”
Credo di avere intuito a chi si sta riferendo. Da allora cosa è successo?
“Un’intuizione mi ha permesso di modificare radicalmente il modello di business e sviluppare così la prima soluzione dedicata al carpooling per pendolari. Un carpooling che rispondesse alle esigenze degli spostamenti casa-lavoro. Facile da usare e adattabile alle richieste delle aziende.”
Quindi Jojob nasce per tenere insieme le esigenze dei dipendenti e consentire alle aziende di monitorare e gestire il carpooling aziendale in modo efficiente. Vi collocate quindi nel filone delle piattaforme cooperative, ambito di quella economia delle piattaforme digitali che Ivana Pais sta studiando da diverso tempo in Italia e di cui ragioneremo mercoledì 5 aprile a Milano al Teatro dei Filodrammatici.

Una piattaforma digitale e cooperativa per la mobilità

“Sì. Nel nostro caso la piattaforma digitale soddisfa le esigenze di trasporto di chi quotidianamente deve percorrere il tragitto casa-lavoro, efficienta l’utilizzo delle risorse disponibili, contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale…”
…e anche consente un notevole risparmio alle persone che usano il servizio, dati i costi della benzina…
“Certamente. Queste sono le ragioni che ancora oggi ci spingono a migliorare continuamente il servizio. Un servizio che si fonda su una visione: una comunità di dipendenti che condividono i loro spostamenti per raggiungere il luogo di lavoro in modo efficiente e sostenibile.”

La battuta d’arresto del Covid

Tutto è iniziato nel 2014. Quindi oramai sarete una solida realtà…
“Dal 2014 al 2019 abbiamo avuto una crescita poderosa, raggiungendo una diffusione su tutto il territorio nazionale ed espandendo il servizio in Spagna. Il team interno aveva superato le 15 risorse full time e ulteriori 6 risorse esterne…”
…ma nel 2020 è scoppiato il Covid e quindi la coabitazione in uno spazio chiuso ristretto è saltata…
“Il Covid ha purtroppo repentinamente congelato l’intero mercato della mobilità. Per 24 mesi un servizio come Jojob è stato completamente inutile.”
Cosa avete fatto, allora? Se siamo qui a dialogare avete in qualche modo reagito alla situazione negativa…
“Siamo stati costretti a comprimere i costi per preservare la società. Contemporaneamente abbiamo deciso di investire ulteriormente nella tecnologia affinché, terminata la pandemia, Jojob fosse in grado di rispondere ad una richiesta di mobilità differente e mutata.”

Il superamento della crisi e la società benefit

È andata bene, mi sembra di capire…
“Il sacrificio dei componenti del team, il trust dei clienti e la fiducia dei soci ci hanno consentito di superare la crisi. Oggi Jojob, con il suo nuovo nome Jojob Real Time Carpooling, è tornato ad essere un motore della mobilità sostenibile, con oltre 14.000 passeggeri trasportati a gennaio 2023 e con grandi aspettative positive per il futuro.”
Ultima annotazione. Voi siete anche una benefit corporation, caratteristica che rende ancora di più la vostra impresa una impresa da tecnologia solidale…
“È un ulteriore elemento che mi rende fiero di poter guidare un’azienda che, oltre a realizzare la sua ragione economica, contribuisce e contribuirà, nel suo piccolo, a salvaguardare l’ecosistema di cui fa parte.”
Un esercizio di responsabilità che oggi più che mai non è l’espressione di buoni sentimenti o di una particolare inclinazione individuale, ma una postura che offre una soluzione win win: fa bene al business e, insieme, fa crescere ciò che gli sta attorno.
“Noi lo mettiamo in pratica offrendo un’alternativa sostenibile ed efficiente al trasporto individuale, migliorando così la qualità della vita dei lavoratori e insieme salvaguardando l’ambiente.”

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Antonio Palmieri
Antonio Palmieri

Antonio Palmieri, fondatore e presidente di Fondazione Pensiero Solido. Sposato, due figli, milanese, interista. Dal 1988 si occupa di comunicazione, comunicazione politica, formazione, innovazione digitale e sociale. Già deputato di Forza Italia

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