FINANZA AGEVOLATA

“Investimenti sostenibili 4.0”: così il Ministero del Made in Italy incentiva le MPMI del Sud

Rivolto alle micro, piccole e medie imprese che operano nelle regioni del Mezzogiorno e svolgono la propria attività nel settore manifatturiero o nei servizi alle imprese, il bando “Investimenti sostenibili 4.0” prevede agevolazioni nella forma di un contributo totale pari al 75% del valore dell’investimento. La guida

Pubblicato il 27 Set 2023

Il bando "Investimenti-sostenibili 4.0"

Al via “Investimenti sostenibili 4.0”, un altro strumento importante per sostenere il processo di transizione delle piccole e medie imprese delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) verso il paradigma del Piano Transizione 4.0.

Il finanziamento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy intende incentivare gli investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili, che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali.

Un’occasione importante per le aziende del Mezzogiorno

La nuova politica industriale nazionale, denominata Piano di Transizione 4.0, intende supportare le imprese nella realizzazione di investimenti in beni strumentali, formazione, ricerca e sviluppo che favoriscano la neutralità tecnologica.

In questo ambito si inserisce il presente bando denominato “Investimenti sostenibili 4.0” che è rivolto alle micro, piccole e medie imprese che operano nelle regioni del Mezzogiorno e che svolgano la propria attività nel settore manifatturiero o nei servizi alle imprese (con specifici codici ATECO).

Si tratta di un importante intervento per cui vengono stanziati complessivamente, da parte del MIMIT, fondi per 400 milioni di euro.

Un impegno significativo verso l’utilizzo di tecnologie digitali e l’ammodernamento delle aziende.

“Investimenti sostenibili 4.0″: finalità e caratteristiche del bando

Le principali finalità del presente fondo riguardano programmi che abbiano caratteristiche di innovatività, sostenibilità e ampio utilizzo delle tecnologie digitali. In particolare, gli investimenti devono riguardare:

  • utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0
  • diversificazione della produzione al fine di ottenere nuovi prodotti mai fabbricati in precedenza
  • cambiamento fondamentale del processo produttivo

Tutti gli interventi devono essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni del Mezzogiorno specificate.

L’intero programma di investimento deve essere completato entro il termine massimo di 18 mesi.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di un contributo totale pari al 75% del valore dell’investimento, così suddiviso:

  • per le Micro e Piccole Imprese, il 50% a fondo perduto ed il 25% come prestito a tasso 0 da restituire in massimo 7 anni.
  • Per le imprese di medie dimensioni il 40% a fondo perduto e del 35% come prestito agevolato.

Quali investimenti vengono finanziati

Gli investimenti previsti da parte delle singole aziende variano da un minimo di 750.000 € ad un massimo di 5 milioni di euro. Si tratta di interventi molto rilevanti che consentono di mettere in atto cambiamenti estremamente significativi ai processi e/o ai prodotti delle aziende richiedenti.

Le spese finanziate riguardano nello specifico:

  • macchinari, impianti e attrezzature di nuova fabbricazione
  • opere murarie nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali acquisiti
  • acquisizione di certificazioni ambientali
  • spese per i servizi di consulenza per l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti (max 5% della spesa ammissibile) o per la definizione della diagnosi energetica relativa all’unità produttiva oggetto di misure di efficientamento energetico (max 3% spesa ammissibile)

Criteri di assegnazione del finanziamento

Per ottenere il finanziamento occorre raggiungere un punteggio minimo nella fase di valutazione. In caso di esaurimento delle risorse finanziarie la graduatoria tra i progetti ammessi viene stabilita in base al punteggio ottenuto.

La graduatoria verrà determinata sulla base dei seguenti elementi caratterizzanti il progetto:

  • Caratteristiche finanziarie del soggetto proponente stabilite secondo criteri oggettivi basati sui valori di bilancio degli ultimi due anni
  • Qualità della proposta progettuale, fattibilità tecnica e sostenibilità economica dell’investimento con particolare riferimento all’utilizzo delle tecnologie abilitanti del piano di transizione 4.0
  • Sostenibilità ambientale del programma di investimento con specifica attenzione all’utilizzo di soluzioni tecnologiche per l’economia circolare e per migliorare la sostenibilità economica dell’impresa

Il punteggio ottenuto potrà essere inoltre incrementato tenuto conto di alcuni ulteriori elementi oggettivi:

  • Possesso del rating di legalità
  • Possesso della certificazione della parità di genere
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“Investimenti sostenibili 4.0″: cosa occorre fare

La significativa dotazione finanziaria messa a disposizione (400 milioni di euro) pone spazio al finanziamento di centinaia di progetti ubicati nelle regioni del Mezzogiorno

Si tratta di un bando “a sportello” ovvero in cui i progetti vengono valutati nell’ordine cronologico giornaliero in cui vengono presentati. La compilazione delle domande può avvenire dalle ore 10.00 del 20 settembre, mentre l’invio potrà avvenire a partire dalle ore 10.00 del 18 ottobre 2023.

Le domande presentate nello stesso giorno sono considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.

Trattandosi di un bando “a sportello” è fortemente consigliato presentare il progetto il primo giorno di apertura ovvero il 18 ottobre, facendo attenzione a soddisfare il punteggio minimo richiesto.

Risulta importante effettuare una pre-analisi basata sui dati di bilancio per vedere se viene superato almeno il punteggio minimo richiesto e per presentare un progetto in linea con i criteri di sostenibilità finanziaria, sostenibilità ambientale e qualità del progetto.

Un’attenta analisi atta preliminare risulta pertanto essenziale per evitare di presentare progetti che non abbiano i requisiti essenziali per ottenere il finanziamento.

Rivolgendosi a ICT LAB PA (Gruppo Digital360) si possono ottenere tutte le informazioni ed il supporto necessario per massimizzare la probabilità di ottenere il finanziamento e per rendicontarlo correttamente una volta assegnato.

Scheda sintetica del bando

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Fabio Pasquazi
Fabio Pasquazi

Amministratore ICTLAB PA (Gruppo Digital 360), si occupa della crescita delle aziende medio-piccole e delle amministrazioni locali supportando le loro strategie di sviluppo attraverso il ricorso alla finanza agevolata

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