Quando passa Nuvolari

Cinemino e giropizza con gli amici. Ma con Steve Jobs a Villa Taverna

Una serata speciale a Roma ospiti nella residenza privata dell’ambasciatore americano John Phillips per la proiezione del film di Danny Boyle sul fondatore di Apple in compagnia di una rappresentanza di startupper Italiani. La pellicola trasmette adrenalina pura…

Pubblicato il 01 Feb 2016

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Una scena del film Jobs di Danny Boyle

Venerdì 29 gennaio ho avuto il piacere e l’onore di partecipare alla proiezione privata nel cinema di Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore americano a Roma, del film del regista Danny Boyle dedicato al fondatore della Apple. La serata, a pochi giorni dalla visita di Tim Cook attuale CEO di Apple a Roma che è stato ospitato proprio a Villa Taverna, è stata l’occasione con il quale l’ambasciatore Phillips ha voluto presentare alla comunità dei giovani imprenditori startupper Italiani il piccolo gioiello che è il rinnovato cinema della residenza. La sala ricavata in un annesso della villa con un soffitto a travi a vista in legno è stata oggetto di recenti lavori di miglioramento ed è attrezzata con le più moderne tecnologie per la proiezione digitale, sulle eleganti poltrone blu è presente il sigillo di Villa Taverna e ci si sente un po’ speciali ad esserci ospitati. La piccola sala nelle intenzioni dell’ambasciatore è destinata ad iniziative di diplomazia culturale e la sua calda ospitalità di ieri è stata una prova delle sue intenzioni; l’invito rivolto a far giungere idee e progetti sono certo sarà accolto con entusiasmo, e sono lieto di darne notizia alla nostra comunità di innovatori e sognatori.

Il film, Steve Jobs, è stato proiettato la prima volta ad ottobre 2015 negli Stati Uniti e non era quindi un’anteprima ma personalmente non lo avevo ancora visto e l’ho seguito con emozione ed interesse. La proiezione è stata preceduta da un breve discorso dell’ambasciatore che ci ha raccontato alcuni aneddoti della sua conoscenza con l’autore della biografia, Walter Isaacson, e di due incontri con lo stesso Jobs e delle reazioni di Tim Cook e della famiglia rispetto al ritratto di Jobs come emerge nel film. La mia personale recensione del film non è certo attesa con ansia e quindi mi limito a raccontare in qualche parola l’ispirazione che mi ha dato. Il film trasmette adrenalina pura, lo stile di Jobs mi ha evocato Enzo Ferrari – agitatore di uomini il Drake, direttore d’orchestra Steve – e trasmette quel sentimento del “il meglio deve ancora venire”, della ricerca della perfezione, dell’aspirazione alla grandezza che è essenza dell’umanità. Gli aspetti psicologici del fare i conti (o rimandare dal farli) con noi stessi ed il modo in cui il come ci sentiamo e ci vediamo ci fa essere e comportare con gli altri sono centrali nella narrazione del film. Al termine della proiezione mi sento di dire che è stato un film “inspiring” e quindi fedele ad un imprenditore la cui eredità è nel famoso discorso “be hungry, be foolish” di Stanford tanto quanto nella filosofia dei prodotti delle “sue” società Apple e Pixar.

A seguire la proiezione siamo stati invitati per una cena con un classico, ma non usuale in un’ambasciata, “giro pizza” con le pizze cucinate nel forno a legna installato a Villa Taverna. Alcuni tavoli rotondi hanno ospitato startupper della community Italiana. Tra questi erano presenti tra gli altri Lorenzo di Ciaccio, fondatore di Pedius, Roberto Macina di Qurami, Luigi Fidelio di VMSme!, Massimo Bocchi di Cellply e Renato Panesi di D-Orbit, gli ultimi due entrambi PhD ed alumni della Fullbright BEST. Per gli investitori in Venture Capital era presente Massimiliano Magrini di United Ventures. Tra lo staff dell’ambasciata faceva il suo esordio Todd Avery, nuovo Minister Counselor for Commercial Affairs che sostituisce Carmine D’Aloisio che ritorna a Washington ed ha promesso di continuare nel rapporto con l’Italia dalla sua meritata pensione dopo anni al servizio della diplomazia americana.

Cinemino e pizza con gli amici un programma “classico” del venerdì sera Italiano per una serata speciale con gli Stati Uniti che più amiamo. Con questo piccolo resoconto desidero condividere una bella serata insieme a tutto l’ecosistema degli innovatori Italiani ed in particolare con gli associati che ho il piacere ed onore di rappresentare come Presidente di Italia Startup. Desidero pubblicamente ringraziare ancora l’ambasciatore Phillips per la sua calda ospitalità ed il suo impegno in favore della crescita della nostra imprenditoria innovativa: grazie di cuore ambasciatore Phillips e alla prossima, la sua ambasciata aperta ai giovani imprenditori Italiani è una grande opportunità per il nostro ecosistema ed un esempio per i nostri leader economici e politici perché aprano anch’essi le loro case ed uffici ai nostri startupper (e dopo averli conosciuti investano nelle loro migliori imprese).

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