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Anche Xiaomi si lancia nell’automotive: perché ha acquisito la startup DeepMotion

Xiaomi, che l’anno scorso aveva annunciato l’intenzione di investire 10 miliardi nell’automotive, parte in quarta con l’acquisizione strategica della startup Deepmotion per 77,3 milioni di dollari. E lancia ufficialmente Xiaomi EV Company Limited

Pubblicato il 01 Set 2021

xiaomi automotive deepmotion

Nella corsa alla guida autonoma, la Cina è uno dei maggiori sfidanti. Dai robotaxi di Didi Chuxing, all’unicorno driverless Nio, fino a Xpeng che quest’anno ha segnato un nuovo record percorrendo 3.600 km con un suo veicolo a guida autonoma, sono molti i player del settore sostenuti da colossi cinesi. Entra ora in campo un altro dei suoi grandi nomi: Xiaomi, che l’anno scorso aveva annunciato l’intenzione di investire 10 miliardi nell’automotive, parte in quarta con l’acquisizione strategica della startup Deepmotion, per ben 77,3 milioni di dollari.

DeepMotion, la startup di guida autonoma acquisita da Xiaomi

Deepmotion (www.deepmotion.ai) è una startup di Pechino fondata nel 2017 da Chi Zhang, Kuiyuan Yang e Rui Cai, Zhiwei Li, specializzata nella tecnologia della guida autonoma e nello sviluppo di mappe digitali.

Prima dell’acquisizione da parte di Xiaomi aveva ricevuto un round di serie A dal valore non dichiarato da Redpoint e Source Code Capital.

Perché Xiaomi punta sulla guida autonoma

Ma perché una società di elettronica di consumo come Xiaomi si lancia sulla guida autonoma, e con un’operazione dal valore non trascurabile?

Come annunciato nel 2020 dal co-fondatore e Amministratore Delegato Lei Jun, Xiaomi ha in programma di investire 10 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni nel settore automotive, e in particolare delle auto elettriche. Il progetto richiederà anni di sacrifici in termini di investimenti nello sviluppo e nella produzione prima che i primi veicoli possano essere messi in commercio. L’acquisizione di Deepmotion rientra nella strategia dell’azienda per ridurre il tempo di commercializzazione del prodotto, attraverso lo sviluppo della tecnologia di guida autonoma 4 level.

“Attraverso questa acquisizione, speriamo di abbreviare il time to market per il nostro prodotto”, ha dichiarato il Presidente di Xiaomi, Wang Xiang, “Vogliamo accelerare la nostra ricerca e sviluppo sulla guida autonoma”.

L’operazione è stata portata a termine sull’onda dei recenti risultati molto positivi del colosso cinese, che nell’ultimo trimestre ha raggiunto livelli record nel fatturato totale nell’utile netto. Xiaomi ha infatti registrato un aumento del fatturato totale del 64% rispetto all’anno precedente (con 13,56 miliardi di dollari), e dell’87,4% dell’utile netto (1,28 miliardi di dollari).

Secondo Canalys, nel secondo trimestre del 2021 il gruppo si è classificato per la prima volta al primo posto in Europa con una quota di mercato pari al 28,5%, con un primato in Italia e in Francia e, per il sesto trimestre consecutivo, in Spagna.

Si è trattato di senz’altro di un’operazione non priva di rischi. Il campo della guida autonoma è molto competitivo, con avversari che vanno da Tesla ai vicini di Xiaomi, Huawei Technologies e Baidu, che già da anni stanno sviluppando tecnologie driverless.

L’immediata reazione nella Borsa di Hong Kong del titolo Xiaomi è stata negativa, con perdite intorno al 5%. A detta dell’analista di Bloomberg Matthew Kanterman, tuttavia, il ritorno dell’investimento si vedrà nel lungo termine.

Xiaomi EV diventa realtà

Il 1 settembre, a pochi giorni dall’acquisizione di DeepMotion, la sussidiaria dedicata al progetto auto elettrica Xiaomi EV Company Limited ha completato l’iscrizione al registro delle imprese, con un capitale di 10 miliardi di RMB e il founder e CEO di Xiaomi Lei Jun come rappresentante legale. Un passo importante nel progetto legato ai veicoli elettrici, ufficialmente entrato in una fase di sviluppo concreta.

Durante i 5 mesi dall’annuncio dell’iniziativa fino alla registrazione ufficiale della società, il team Xiaomi EV ha condotto un’enorme quantità di ricerche sugli utenti e controlli della catena industriale, con più di 2.000 interviste e visite a più di 10 partner e colleghi del settore, continuando a portare avanti la definizione del prodotto EV e la formazione del team.

Attualmente ci sono 16.000 ingegneri in Xiaomi e le sue spese in R&D sono state quasi 10 miliardi di RMB nel 2020. Ora l’obiettivo è di concretizzare, raddoppiando la produzione EV.

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Maura Valentini
Maura Valentini

Laureata in lingue orientali, sono un'amante di Giappone e innovazione. Parte del gruppo Digital360 dal 2020, scrivo per le testate EconomyUp, InsuranceUp e Proptech360.

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