OPEN INNOVATION

Corporate venture capital: Renault, Nissan e Mitsubishi lanciano un fondo da 1 miliardo

Dalla partnership franco-giapponese nasce Alliance Ventures: 200 milioni l’anno fino al 2022 per progetti focalizzati sulla nuova mobilità: elettrificazione, sistemi autonomi, connettività e intelligenza artificiale. Primo investimento: Ionic Materials, società USA che sviluppa un materiale rivoluzionario per le batterie

Pubblicato il 18 Gen 2018

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New Entry nel mondo del corporate venture capital. La partnership strategica franco-giapponese tra Renault-Nissan e Mitsubishi, la più grande alleanza del mondo automotive, ha annunciato il lancio di Alliance Ventures, un nuovo fondo VC (alla cui guida è stato posto François Dessa) il cui obiettivo è quello di investire nei prossimi 5 anni fino a un miliardo di dollari per supportare iniziative di open innovation.

Nel primo anno di attività, secondo una nota dell’Alleanza, il fondo dovrebbe investire fino a 200 milioni in startup e partnership per l’open innovation focalizzate sulla nuova mobilità (elettrificazione, sistemi autonomi, connettività e intelligenza artificiale), investendo poi 200 milioni l’anno fino al 2022. “Il nostro approccio all’open innovation – sottolinea Carlos Ghosn, presidente e CEO di Renault-Nissan-Mitsubishi – ci consentirà di investire e collaborare con imprenditori e startup che beneficeranno della dimensione globale dell’Alleanza. Questo nuovo fondo riflette del resto lo spirito collaborativo e imprenditoriale che è il cuore della partnership”.

Del resto, che il corporate venture capital fosse uno degli strumenti più utilizzati dalle grandi società per non perdere il treno dell’innovazione, non è certo una novità. Già nel 2015, infatti, erano stati registrati investimenti record dalle multinazionali.

Corporate Venture Capital, dalle multinazionali investimenti record nel 2015

In particolare, nel settore automotive, il cvc è uno strumento utilizzato per accelerare la trasformazione digitale dell’auto, che richiede una sempre più stretta collaborazione tra i grandi player e le giovani imprese che propongono soluzioni innovative.

Il futuro dell’auto: i progetti di tutti i grandi costruttori da qui al 2020

Il fondo di, i cui investimenti saranno decisi e monitorati da un comitato dedicato, sarà finanziato con una quota paritaria del 40% ciascuno da Renault e Nissan, e per il restante 20% da Mitsubishi, con l’obiettivo, chiarisce Ghosn, “di attrarre nell’orbita dell’Alleanza le più promettenti start up tecnologiche nel mondo dell’automotive”. Non è ancora stato deciso dove Alliance Ventures avrà sede, ma è probabile che sarà co-locato nella Silicon Valley, a Parigi, a Yokohama e a Pechino, cioè nelle immediate vicinanze dei centri di ricerca e sviluppo dei membri dell’Alleanza e alle aree dove gli ecosistemi tecnologici sono maggiormente innovativi.

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La prima scommessa del fondo, spiega Alliance Ventures, sarà un investimento strategico su Ionic Materials, una “promettente azienda statunitense che sta sviluppando polimeri per batterie a stato solido senza cobalto”, un materiale rivoluzionario che consentirà di “migliorare le performance e i costi delle batterie ad alta energia per il settore automotive e per altre applicazioni”.

Guarda anche l’intervento di Michele Padovani di EY sul CVC

Corporate venture capital: che cosa lo frena, come incentivarlo

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Concetta Desando
Concetta Desando

Due menzioni speciali al premio di giornalismo M.G. Cutuli, vincitrice del Premio Giuseppe Sciacca 2009, collaboro con testate nazionali.

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