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Rollwasch, cosa fa la prima Pmi innovativa della Brianza

Fondata nel 1950, l’azienda si occupa del trattamento di finitura in massa delle superfici e fattura 7 milioni. Il ceo Paolo Redaelli: «In questi anni di crisi abbiamo depositato nove brevetti. Iscriversi all’albo può dare diversi vantaggi a livello fiscale e di diritto societario. Ed è un marchio di affidabilità anche per i clienti»

Pubblicato il 27 Ott 2015

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Al centro Paolo Redaelli, Ceo di Rollwasch

Rotolare e lavare. Il nome Rollwasch trae origine da un fantasioso binomio anglosassone dove “roll” rimanda ai barili dei buratti degli anni Cinquanta e Sessanta, e “wasch” all’acqua impiegata nei barili con le pietre di fiume, che rappresentavano la soluzione di partenza di questa attività.

Fondata nel 1950 da Giuseppe Redaelli ad Albiate, Rollwasch Italiana – cinquanta dipendenti e 7 milioni di fatturato annuo – è la prima azienda della provincia di Milano e di Monza Brianza a essere iscritta all’albo speciale delle Pmi innovative. E tra le prime a livello nazionale. La motivazione alla base di questa scelta è nelle parole del ceo Paolo Redaelli, che a EconomyUp rivela: “È stato un iter spontaneo e uno sbocco naturale, nato dall’esigenza di caratterizzare lo sforzo di ricerca e sviluppo che abbiamo messo in campo in particolare in questi anni di crisi, con il deposito di ben nove brevetti. Ci è parso un provvedimento appropriato da parte del Ministero dello Sviluppo economico e abbiamo colto la sfida”. Quindi tiene a precisare: “L’iscrizione all’albo può dare alle imprese vantaggi a livello fiscale e di diritto societario, ma è anche un riconoscimento che premia le più virtuose. Oltre ad essere garanzia di affidabilità, efficienza e competenza verso i clienti”.

Specializzata nel trattamento di finitura in massa delle superfici con processi di vibrofinitura e burattatura, Rollwasch Italiana – che ha avuto fino ad oggi un solo marchio, con la conduzione da sempre affidata alla famiglia Redaelli – produce, oltre alle macchine e agli impianti per questi processi, anche depuratori, filtri a forza centrifuga ed è produttore di composti chimici e preformati abrasivi di vario tipo per finitura.“L’azienda è nata nella metà del secolo scorso proprio per colmare la nascente esigenza di finitura in massa delle superfici, con tecnologie a quei tempi assenti dal mercato italiano”, riprende Paolo Redaelli, che non smette di guardare al futuro. “Offriamo soluzioni ad oltre duecento settori diversi. In particolare, quello della finitura delle superfici è senza confini e riscontra esigenze in continua evoluzione. Basta pensare alla finitura di manufatti stampati in 3D”.

Ma quali sono, oggi, gli svantaggi e i vantaggi di fare impresa in Italia? “I primi sono i soliti noti – risponde – ovvero la burocrazia, il peso delle imposte, la rigidità del mercato del lavoro, il costo dell’energia.I benefici sono costituiti dalla qualità delle competenze e dalla filiera”. Una forte propensione nei confronti dell’innovazione di processo e di prodotto per attualizzare le competenze e le specializzazioni tradizionali. Questo l’obiettivo dichiarato di Rollwasch Italiana. “Se potessi esprimere un desiderio – conclude il ceo – vorrei che fossero rimosse le barriere che ci impediscono di dedicarci allo sviluppo competitivo della nostra impresa”.

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