Roadshow
University2Business, dal tour negli atenei incontri con 35mila talenti
La startup che mette in contatto aziende e giovani è “salita a bordo” di UniversityBox, grande roadshow universitario, per un giro di 7 università italiane. In tanti sono accorsi per capire come avvicinarsi al mondo del lavoro attraverso i contest indetti da U2B. Tutto all’insegna della meritocrazia
di Redazione EconomyUp
31 Ago 2015

Per diffondere la conoscenza di questo strumento nato per collegare due mondi ancora troppo distanti University2Business è andata in tour dal 5 al 21 maggio scorsi in 7 Università italiane: Sapienza di Roma, Università degli Studi di Catania, Federico II di Napoli, Università degli Studi di Padova, Cagliari, Pisa e Politecnico di Milano. Il team di University2Business ha quindi concretamente messo piede all’interno di alcuni tra i principali atenei italiani per incontrare di persona gli studenti e spiegare loro l’iniziativa. Risultato: si stima che siano stati stabiliti contatti con circa 35mila universitari su un potenziale bacino di 416.869 iscritti complessivamente alle 7 università visitate.
Per poter portare il suo messaggio negli atenei University2Business è appunto entrata nel mondo di UniversityBox. Nell’ambito della manifestazione il team di University2Business si è ritagliato il proprio spazio sfoderando un cartello con scritto “Cercansi talenti”. Sono tanti i ragazzi che si sono fermati, si sono seduti nei salottini allestiti da UniversityBox o più semplicemente sui prati e hanno ascoltato le “micro-lezioni” tenute dal gruppo di rappresentanti di University2Business.
“Finalmente – prosegue Novelli – abbiamo stretto una collaborazione con una realtà che rovescia l’idea consolidata del rapporto tra azienda e studente. Di solito si ritiene che sia lo studente a dover proporre un progetto a un’azienda. In questo caso è l’azienda che lancia il contest e lo studente che fornisce la sua idea. È stato creato un ponte che consente di oltrepassare l’alternanza scuola-lavoro. Qui vale veramente il merito. E poi in questo modo i giovani possono farsi notare dalle aziende, che così hanno la possibilità di creare un canale diretto di scouting di talenti. Abbiamo già avuto in passato progetti simili con una multinazionale e alla fine alcuni degli studenti sono stati assunti. Tutto all’insegna della meritocrazia”. (L.M.)