Startupper solidali
Terremoto, anche la startup Gnammo si attiva con una raccolta fondi
Il principale portale italiano di social eating lancerà a settembre la rassegna #AMA-TRICIANA: la fee dovuta a chi organizza eventi food in casa propria sarà ridotta al 3% e tutto il resto verrà direttamente versato alla Croce Rossa Italiana
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 26 Ago 2016

Startup fondata da Gian Luca Ranno, Cristiano Rigon e Walter Dabbicco e incubata presso l‘I3P del Politecnico di Torino, Gnammo è un portale dedicato alla ristorazione alternativa e agli eventi conviviali casalinghi. Sostanzialmente permette a chiunque, semplice appassionato o più esperto, di organizzare eventi food in casa propria condividendo i posti a tavola con gli altri membri della community.
Adesso, dopo il sisma che ha sconvolto l’Italia, tutta la community, composta da oltre 200.000 utenti, potrà dare il proprio contributo anche a distanza “per dimostrare – si legge in un comunicato – l’amore per la terra ed i frutti che produce attraverso la tavola, il luogo per eccellenza per risolvere problemi e unire le persone”.
Cuochi, ristoratori, amici, appassionati di cucina potranno pubblicare sul portale di Gnammo un classico evento di social eating, che permette alle persone di incontrarsi e conoscersi a tavola, scegliendo di partecipare durante il mese di settembre alla rassegna #AMA-TRICIANA: la Fee sarà ridotta al 3%, inferiore ai normali costi di gestione, e tutto il resto sarà direttamente versato alla raccolta fondi della Croce Rossa Italiana.
L’iniziativa è rivolta non solo ai migliori cook di Gnammo, ma anche a tutti coloro che, pur non potendo aiutare direttamente sui luoghi del disastro, sentono l’esigenza di partecipare e di dimostrare la propria vicinanza alle persone che hanno dovuto abbandonare la propria casa.
“Il momento di gioia e condivisione come quello della tavola può servire per riflettere e per dedicare un pensiero a chi si trova ora in difficoltà”, spiega Cristiano Rigon, co-founder di Gnammo. “#AMA-TRICIANA significa amare gli altri prima di noi stessi, significa che quel piatto spettacolare che tutti abbiamo sempre mangiato, e che arriva proprio dai luoghi più colpiti, oggi può essere la sua stessa bandiera, alta nella solidarietà e nella voglia di essere Paese Italia”.
A poche ore dal terremoto la Rete si è mobilitata attraverso gesti di solidarietà, per esempio ricorrendo al crowdfunding, la raccolta fondi online.
Per esempio una delle piattaforme di crowdfunding più attive in Italia, Eppela, si è attivata, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana – Comitato di Lucca, per raccogliere fondi destinati ad aiutare le popolazioni colpite dal sisma che ha interessato l’area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, con epicentro nei pressi di Accumoli e Amatrice. Facebook ha attivato il servizio Safety Check che permettere agli utenti di far sapere ai propri cari d’essere incolumi. E su Twitter si susseguono gli hashtag, con numeri che dimostrano quanto il paese sia unito in caso di bisogno.