Startup, Lombardia “regina” degli incubatori certificati

Sono 22 gli incubatori iscritti al Registro delle imprese delle Camere di Commercio: sei tra Milano, Brescia e Como, tre in Friuli e tre in Veneto. Nel Lazio ce ne sono due, in Sicilia uno

Pubblicato il 15 Apr 2014

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Con il nuovo arrivato Boox di Milano sono 22 gli incubatori certificati in tutta Italia. La parte del leone la fa la Lombardia, con 6 incubatori certificati, seguita dal Friuli-Venezia Giulia e dal Veneto che ne ospitano rispettivamente tre. A pari merito Lazio, Marche, Piemonte e Sardegna con 2, mentre Sicilia e Trentino Alto Adige ne hanno uno per ciascuno.

L’incubatore certificato di startup innovative, previsto nella legislazione italiana dal cosiddetto Decreto Crescita (Decreto del Ministero dello sviluppo economico 21 febbraio 2013, in vigore dal 19 aprile 2013) è una società di capitali pensata per offrire servizi per sostenere e incentivare la nascita e lo sviluppo di queste realtà imprenditoriali. Nato in un ecosistema in cui operano una molteplicità di soggetti – acceleratori, incubatori, parchi tecnologici, startup hotels, spazi per pmi, spazi di coworking, incubatori universitari, consulenti, business plan competitions, startup schools e così via – il provvedimento prevede che l’incubatore certificato debba essere amministrato o diretto da persone di riconosciuta competenza in materia di impresa ed innovazione e abbia a disposizione una struttura tecnica e di consulenza manageriale permanente. Deve essere iscritto presso il Registro delle Imprese delle Camere di Commercio e precisamente nella sezione speciale prevista per gli incubatori di start-up innovative. È inoltre necessario dimostrare un’adeguata e comprovata esperienza nell’attività di sostegno a start-up innovative sulla base di una serie di parametri elencati nel Decreto.

La milanese Boox, di Andrea Di Camillo, Marco Magnocavallo, Matteo Panfilo e Francesca Polesel, definita dal team “una struttura snella ed efficiente per supportare gli imprenditori di nuova generazione con l’esperienza che abbiamo accumulato in 20 anni di attività”, è appunto l’ultima iscritta in ordine di tempo nella lista che vanta nomi noti a chi conosce il mondo delle startup: da Digital Magics a Polihub Servizi, da H-Farm di Treviso, di Riccardo Donadon, dove è stato in vista il presidente del Consiglio Matteo Renzi subito dopo la sia nomina, a Luiss Enlabs, l’acceleratore della Luiss di Roma, solo per fare qualche nome.

Ecco l’elenco per Regione degli incubatori certificati di startup innovative iscritti presso il Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.

LOMBARDIA

Digital Magics Spa, Milano

Boox Srl, Milano

Polihub Servizi Srl, Milano

Euroimpresa Legnano– Società Consortile a Responsabilità Limitata O Euroimpresa Legnano Scrl, Legnano

D-Namic Srl, San Zeno Naviglio, Brescia

Comonext Scpa, Como

VENETO

Vega – Parco scientifico-tecnologico di Venezia

M31 Italia Srl, Padova

H-Farm Italia Srl, Roncade, Treviso

FRIULI VENEZIA GIULIA

Polo Tecnologico di Pordenone, Società Consortile Per Azioni, Pordenone

Innovation Factory Srl, Trieste

Friuli Innovazione, Centro di Ricerca e di Trasferimento Tecnologico – Società Consortile a Responsabilità Limitata, Udine

LAZIO

Bic Lazio – Società per Azioni, Roma

Enlabs Srl, Roma

MARCHE

FVB Srl, Ancona

Jcube Srl, Jesi

PIEMONTE

Incubatore del Politecnico – Scpa. Oppure I3p – Scpa, Torino

Tecnogranda Spa, Dronero, Cuneo

SARDEGNA

The Net Value Srl, Cagliari

Akhela Srl, Uta, Cagliari

TRENTINO ALTO ADIGE

Tis – Techno Innovation South Tyrol – Scpa. % Tis – Techno Innovation South Tyrol – Kag, Bolzano

SICILIA

Consorzio Sol.Co. – Rete Di Imprese Sociali Siciliane – Società cooperativa Sociale, Catania

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