Lavori in corso

Startup e aziende hi-tech, la Pubblica Amministrazione apre uno spiraglio

Presto partiranno gare pubbliche per le imprese che intendano contribuire a Developers Italia, progetto del Team di Piacentini: una piattaforma per la prima community di sviluppatori di servizi pubblici. “È un guscio da riempire, per farlo abbiamo bisogno di tutti”

Pubblicato il 27 Mar 2017

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Sono in arrivo “gare pubbliche per piccole commesse di sviluppo software dedicate alle aziende italiane di tecnologia, anche startup”, che intendono aiutare il Team per la Trasformazione Digitale creato da Diego Piacentini, il senior vice presidente di Amazon attualmente in aspettativa che è stato nominato l’anno scorso dal governo Renzi Commissario straordinario per l’Attuazione dell’Agenda Digitale e di recente anche Digital Champion per ’Italia nell’Unione europea.

Diego Piacentini, cosa farà la squadra del commissario al Digitale e come intende farlo

Delle opportunità che si potrebbero aprire per il mondo delle startup viene fatto cenno in un post pubblicato qualche giorno fa su Medium dal Team per la Trasformazione Digitale che annuncia la nascita di Developers Italia, piattaforma che punta a creare la prima community italiana di sviluppatori di servizi pubblici, realizzata in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid). Il progetto è stato poi presentato ufficialmente a Roma il 24 marzo scorso in occasione di Codemotion, il grande evento dedicato agli sviluppatori.

Si parte da un presupposto: “Oggi chiunque voglia lavorare come sviluppatore per la Pubblica Amministrazione sarebbe costretto a confrontarsi con protocolli dei primi anni 2000, pochissime librerie open-source da integrare per le funzionalità di base, nessun ambiente di validazione per poter testare efficacemente ciò che si realizza, nessun forum, servizi di supporto raramente abituati a comunicare con gli sviluppatori”.

Invece “l’idea di poter lavorare su progetti pubblici e contribuire a semplificare la vita di milioni di cittadini italiani rimane qualcosa di affascinante e stimolante”.

Ora il Team di Piacentini vuole dichiaratamente cambiare marcia. “Per questo – si legge nel post su Medium –

Paolo Barberis, braccio destro di Diego Piacentini

portando avanti una visione che Paolo Barberis, tra gli altri, ha avuto qualche anno fa , vogliamo creare un ambiente aperto, dove offrire strumenti e documentazione, ricevere commenti e contributi, interagire con gli sviluppatori del settore pubblico e del settore privato, aumentare la qualità e la semplicità”.

Per spiegare come dovranno collaborare sviluppatori e PA il Team cita una startup italiana, Satispay, che ha creato una piattaforma mobile p2p per scambiarsi denaro e pagare negli esercizi fisici e online. “Se un developer volesse far parlare la propria applicazione con le API di Satispay, è sufficiente che vada sul sito dedicato agli sviluppatori”. Questo nel mondo dei privati. Non ancora nel mondo della PA.

Per questo è nata Developers Italia, creata in collaborazione tra AgID e il Team per la Trasformazione Digitale: è la community italiana di sviluppatori di servizi pubblici, una piattaforma su cui ospitare tutti i principali progetti tecnologici del Paese, che prevede:

-uno spazio su GitHub per ospitare il codice sorgente e librerie open-source pronte all’uso e all’integrazione;

-un’area basata su ReadTheDocs per riscrivere documentazioni strutturate e indicizzabili, pensata e scritta per la fruizione da tecnico a tecnico;

-una newsletter e uno spazio per le news, per essere avvertiti su ogni nuova attività e progetto;

-un forum aperto basato su Discourse, dove poter liberamente discutere con i colleghi di tutta Italia.

Diego Piacentini, Commissario all'Agenda Digitale

Il Team sta valutando un ambiente di sandboxing per le API (i laboratori sandbox sono ambienti isolati e sicuri che simulano un intero sistema di computer), per avere una reference chiara e semplice, testare la connessione alle API direttamente dal browser e scaricare “scheletri di client” già pronti.

Su Developers Italia ci sono già tre progetti sviluppati:

NPR – l’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente, definita “una sfida straordinaria per il Paese, essenziale per la nascita di tanti nuovi servizi digitali”;

SPID, il sistema di autenticazione digitale pubblico che consente a tutti i cittadini di identificarsi in maniera certa e con una sola credenziale;

dati.gov.it, il catalogo nazionale dei dati aperti delle pubbliche amministrazioni italiane, che aggrega in un unico portale la maggior parte dei dati aperti esposti dalle varie amministrazioni sia locali che nazionali.

Ma, si sottolinea nel post, “la piattaforma è un guscio da riempire e per farlo abbiamo bisogno del contributo di tutti”.

Da qui l’appello ad aziende tecnologiche e startup. “Vogliamo – conclude il post – attrarre tutte quelle aziende innovative che nei prossimi due anni sosterranno la community degli sviluppatori a realizzare la nostra visione”. Il suggerimento finale è di iscriversi alla newsletter del Team, in modo da avere “a breve” tutte le informazioni. (L.M.)

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