Tech City
Google Campus Londra, la risposta europea alla Silicon Valley
Ha ospitato oltre 200 mila tra imprenditori, sviluppatori e tecnici; le 2000 startup che lo frequentano provengono da 97 Paesi diversi; gli ospiti hanno tra i 25 e 34 anni e il 20 per cento è donna. È nella Tech City, l’area di Londra dove si crea il futuro
di Annalisa Lospinuso
Pubblicato il 14 Apr 2014

Altri partner del Google Campus sono SeedCamp, un programma di investimento e mentoring per startup europee, e SpringBoard, un acceleratore che, attraverso un workshop di 13 settimane, cerca di favorire l’incontro con angel investors e venture capitalist.
È proprio questa politica volta a incentivare i link tra professionisti dell’IT e a diffondere per osmosi competenze e abilità che dà a Londra una marcia in più e potrebbe renderla davvero la risposta europea alla Silicon Valley. Secondo Eze Vidra, a capo del Google Campus, la crescita “fenomenale” di startup nella City, registrata negli ultimi anni, potrebbe consentire alla capitale inglese di sorpassare altri poli d’attrazione come Tel Aviv, che ha la più alta concentrazione di investimenti venture capital, ma anche Berlino e Stoccolma. Fattori determinanti per aggiudicarle la vittoria, aggiunge Eze Vidra, sono la “densità di network”, la presenza di luoghi nei quali i creativi, i professionisti e gli startupper si incontrano per creare valore per il futuro, e la capacità di creare un “ponte” tra i vari hub sparsi per la città. Quell’onda partita anni fa da Clerkenwell e che ora si è spostata nella zona di Old Street, si sta allargando anche a Hoxton, Shoreditch, Notting Hill, Croydon e Wokingham. Insomma, un flusso inarrestabile dal quale molti giovani, anche italiani, sono stati travolti.
In questi giorni Google Campus ha festeggiato il suo secondo anniversario, registrando una sorprendente crescita: dalle 200 imprese che frequentavano l’hub
Sempre nel 2012, Google ha ritentato la fortunata esperienza londinese a Tel Aviv, inaugurando il Campus nella capitale israeliana, mentre a Parigi e a Berlino ha sponsorizzato alcune iniziative simili, rispettivamente “Le Camping” e “Factory”. Ha così creato un “prototipo” che ora spera di esportare in altre parti d’Europa e del mondo, con l’ambizione di farlo diventare la bussola per chiunque abbia un’idea vincente e voglia lanciare una startup.