Raccogliere 250mila euro per completare lo sviluppo, i brevetti, il processo di industrializzazione e le certificazioni. È questo l’obiettivo della campagna di equity crowdfunding lanciata da GlassUp su Tip Ventures, alla quale è possibile partecipare fino al 4 settembre. Un modo per la startup modenese che produce smartglasses di design italiano per aprirsi agli investitori. Quelli interessati a prendere parte al progetto diventeranno titolari di una quota della società, fino a un massimo del 9% del capitale sociale.
Quello di GlassUp è un obiettivo ambizioso: fare concorrenza a colossi come Google, Sony ed Epson, attraverso occhiali dalle lenti smart, che permettano di visualizzare un itinerario su mappa o la traduzione simultanea di una frase in lingua straniera.
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Attualmente – fanno sapere dall’azienda – nessun altro brand internazionale è riuscito a realizzare un prodotto che combini queste caratteristiche: alta tecnologia, moda e prezzo competitivo. Lo smartglass di GlassUp permette infatti di visualizzare davanti agli occhi i contenuti multimediali dello smartphone. Grazie a soluzioni tecniche ispirate all’olografia,
fa apparire tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno sulla lente destra dell’occhiale. Le aste diventano quindi una superficie touch per interagire con i dispositivi senza estrarli dalle tasche. Molteplici le interazioni possibili: e-mail, battito cardiaco, traduzioni in tempo reale, itinerari, velocità, istruzioni di montaggio, sottotitoli, spartiti musicali, e qualsiasi altra cosa gli sviluppatori di software siano stati in grado di trasformare in una APP. All’apparenza del tutto simili ad un normale occhiale da vista, gli smartglass racchiudono quindi un cuore tecnologico miniaturizzato. E saranno proposti al mercato ad un prezzo concorrenziale per il segmento: meno di 400 euro.
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“Di fatto un prodotto come questo non esiste attualmente sul mercato – afferma Francesco Giartosio, CEO di GlassUp – ci sono aziende che hanno sviluppato occhiali per uso professionale o destinati agli sportivi, che tuttavia non sono adatti per l’utilizzo quotidiano. I nostri modelli invece saranno smart & pop, di elegante design Made in Italy”.
GlassUp nasce nel 2011 da un’idea dall’unione delle competenze nel settore hi-tech di Francesco Giartosio, già fondatore di ContiPronti e Giarty, con l’esperienza di Gianluigi Tregnaghi nel settore dei dispositivi ottici. Nel 2012 viene costituita la startup che ha sede a Modena.
In questi anni GlassUp i soci fondatori hanno investito in ricerca e sviluppo un capitale di 500mila euro, ai quali si aggiungono 200mila euro di finanziamenti ricevuti dell’Unione Europea e oltre 210mila euro raccolti con il crowdfunding.
►Smart glass: saranno per tutti o solo per le aziende?
Già nei giorni scorsi si sono svolti a Modena i sopralluoghi dei nuovi investitori, che hanno potuto verificare lo stato di avanzamento tecnologico del device. Accanto agli occhiali hi-tech, un prodotto prettamente consumer, GlassUp sta sviluppando anche un prodotto industrial con caratteristiche molto diverse (come telecamere e misuratore di calore) pensato per esigenze aziendali (gestione magazzino, macchinari, training on the job) e applicazioni verticali (ambito medicale e museale). “L’equity crowdfunding ha aperto interessanti opportunità non solo dal punto di vista finanziario – prosegue Giartosio – ci siamo resi conto di poter sviluppare e brevettare insieme numerose soluzioni e idee, legate sia alla tecnologia che all’utilizzo degli smartglass.”
Il progetto Glassup è in dirittura di arrivo: ad ottobre sarà attivato il pre-order dei primi 2.000 prototipi durante il Wearable Tech Show di Santa Clara, nella Silicon Valley. E dal 2017 saranno aperte le vendite ufficiali worldwide.