Non solo cinema

Giffoni Hub cresce: sbarca in Brasile e lancia il Mercato delle Idee

Lo spazio dedicato all’innovazione creato nell’ambito della manifestazione culturale campana ha già preso il volo: il business angel italo-brasiliano Ruju vuole replicare l’esperienza a San Paolo e il fondatore Gubitosi annuncia una fiera dei progetti aperta a tutti. “Ma non chiamatelo incubatore, fa pensare agli incubi”

Pubblicato il 06 Ago 2014

luca-ruju-claudio-140804191237

Il business angel Luca Ruju e il direttore di Giffoni Experience, Claudio Gubitosi

Il Giffoni Innovation Hub ha solo pochi mesi di vita. L’idea è nata a maggio e ha avuto il suo momento di maggior notorietà durante la 44esima edizione di Giffoni Experience (dal 18 al 27 luglio). Un neonato, quindi. Che però è già pronto per il suo primo volo internazionale. Destinazione: Brasile. Sì perché il business angel italo-brasiliano Luca Ruju, a capo della società brasiliana di consulenza e investimento LR-Ventures, ha deciso di replicare a San Paolo l’esperienza dell’acceleratore di imprese digitali e culturali lanciato nel paesino campano.

[Giffoni, il Festival che vuole farsi polo di innovazione]

“Per quanto giovane, l’Innovation Hub è una realtà di eccellenza che va esportata”, spiega a EconomyUp l’investitore, originario di Salerno. “L’interesse è nato dal fatto che in Brasile c’è un vuoto di mercato riguardo alla creazione di impresa, nonostante l’economia sia cresciuta tanto negli ultimi anni. Perciò, un luogo in cui i giovani imparino a passare da un’idea a un progetto realizzabile sarebbe molto utile”.

Lo spazio che nascerà a San Paolo non sarà però la fotocopia dell’hub di Giffoni perché – spiega Ruju – “durante l’Experience ho visto tante belle idee, ma poche che possano essere prese seriamente in considerazione dagli investitori. Così come l’Innovation Hub deve ancora cominciare a fornire strumenti e formazione per fare impresa ed elaborare progetti con un business plan sostenibile, così lo spazio in Brasile, che sarà anche un coworking, partirà già dando know how ai futuri imprenditori. L’obiettivo è fare in modo che chi viene con un’idea dopo sei mesi esca con un progetto degno di interesse per chi investe”.

[Startup, cosa succede in Africa, Brasile e Russia]

L’Innovation Hub di San Paolo, “al quale i ragazzi ovviamente parteciperanno gratis”, sarà, secondo i programmi, una realtà operativa entro dicembre, “in tempo, si spera per la prossima edizione del festival di Giffoni”. Nel frattempo, la sede di riferimento sarà la sede di U People, l’agenzia di comunicazione di cui Ruju è titolare.

Intanto, anche l’Innovation Hub originale, non sta con le mani in mano. “Mettere i ragazzi in condizioni di fare impresa ed esportare questo sistema anche fuori dall’Italia. Questo è uno dei processi più innovativi alla base dell’idea di Giffoni Experience, che a breve diventerà Giffoni Opportunity”, dice Claudio Gubitosi, direttore artistico di Giffoni.

[Mubi, il cinema 2.0]

“In autunno – annuncia il fondatore dell’Experience/Opportunity – daremo il via al primo grande ‘Mercato delle Idee’, che si terrà ogni quattro

mesi. Chiunque ha idee da ‘vendere’, tecnologiche, formative o creative che siano, può venire qui e noi faremo in modo di farle conoscere e di ‘venderle’ a chi vuole puntare su di esse. Sia in Italia che all’estero”.

Un progetto ambizioso, senza dubbio. Che per il momento comincia a ricevere l’attenzione di alcuni protagonisti dell’ecosistema dell’innovazione tricolore. Come ItaliaCamp, che userà Giffoni come suo strumento operativo e che qui ha già dato vita, il 26 luglio scorso, a un barcamp (denominato “GiffoniCamp”) dedicato a innovazione innovazione, investimenti e nuova occupazione

[Digital Magics punta su De Rev]

“In neanche 4 mesi sono già nate due startup e siamo in Brasile”, afferma Gubitosi. “In più, a settembre partono i lavori per la Giffoni Multimedia Valley (20 milioni di euro di fondi comunitari con il sostegno di Regione Campania, ndr). Cosa faremo con queste risorse? Tante cose, tra cui aumentare la capienza delle sale cinematografiche, in modo da ospitare altri ragazzi in giuria e accogliere altre 1.500 famiglie nel territorio, costruire un’arena all’aperto per grandi eventi e dare vita al museo ‘Testimoni del tempo’ con i cimeli della storia del cinema. Naturalmente, l’Innovation Hub avrà uno spazio di primo piano in questo progetto. Sembrerà presuntuoso, ma negli anni vogliamo diventare la più grande agenzia di promozione della creatività e del sapere al mondo”.

[Quanto pesa la cultura sull’economia nazionale?]

Il Giffoni Innovation Hub prossimo venturo sarà uno spazio multiforme aperto a varie possibilità per agevolare la creazione di impresa. Ma non chiamatelo incubatore. “Per carità, abolite questo termine”, scherza Gubitosi. “Lo dice la parola stessa. L’incubatore è qualcosa che fa venire gli incubi. Chiamiamolo ‘acceleratore di creatività’”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 3