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Exit: Vetrya acquisisce il 100% di Viralize, un’operazione che potrebbe valere fino a 16milioni

Il gruppo attivo nello sviluppo di servizi digital ha puntato sulla piattaforma per la distribuzione di video pubblicitari basati su AI. Il corrispettivo complessivo per il 100% sarà compreso tra un minimo di 10 milioni e un massimo di 15,950. La startup, incubata da Nana Bianca, è stata fondata nel 2013

Pubblicato il 01 Mar 2019

Il team di Viralize

Exit nell’ecosistema italiano: Vetrya, gruppo attivo nello sviluppo di servizi digital, piattaforme cloud computing, soluzioni applicative e servizi broadband, ha acquisito il 100% del capitale sociale di Viralize, startup con sede a Firenze, attiva nel settore del video digital advertising.

Mediante questa acquisizione il Gruppo Vetrya rafforza la propria offerta di servizi digitali e il processo di internazionalizzazione.

Viralize: la piattaforma per la distribuzione di video pubblicitari basati su intelligenza artificiale

Viralize è una piattaforma tecnologica che supporta le attività di advertiser, publisher e creator nell’ambito dell’online video, dall’advertising mirato fino alla distribuzione e monetizzazione di contenuti. Fondata da Marco Paolieri, Maurizio Sambati e Ugo Vespier, nel 2013, in collaborazione con l’acceleratore Nana Bianca, la startup fornisce soluzioni semplici e flessibili, realizzate su una base tecnologica proprietaria allo stato dell’arte, per l’esecuzione di strategie di advertising video misurabili e ad alto impatto.

In pratica, Viralize è una piattaforma per la distribuzione di video pubblicitari basati su intelligenza artificiale: mette in comunicazione diretta editori online, creatori di contenuti video e inserzionisti. Supporta Publisher e Creator nella distribuzione e la monetizzazione di contenuti video e display. Brand e Media Agencies hanno accesso ad inventory video di qualità, su base internazionale e su audience diversificate. È tra le prime società mondiali, e la prima in Italia ad aver introdotto l’autoplay di contenuti video in ambito mobile, Viralize conta su una rete di più di 5.000 publisher diretti iscritti alla piattaforma, una library di oltre 500.000 video (qualificati secondo categorie IAB) in 18 lingue e più di 3.000 campagne pubblicitarie veicolate direttamente per i maggiori brand e media agencies italiani ed internazionali.

Il team di Viralize: Marco Paolieri, Maurizio Sambati e Ugo Vespier

Viralize nel 2018 ha registrato ricavi superiori a Euro 14,5 milioni (dato preliminare soggetto a revisione contabile), in forte crescita rispetto agli Euro 6,7 milioni del 2017 e agli Euro 3,9 milioni del 2016. Anche l’Ebitda nello stesso triennio ha registrato una crescita esponenziale, passando da Euro 116 mila del 2016, a Euro 492 mila del 2017 fino a superare Euro 2,6 milioni nel 2018 (da assoggettare a revisione contabile).

E, proprio questi numeri, hanno fatto gola a Vetrya.

Vetrya acquisisce il 100% di Viralize: i dettagli di un’operazione che potrebbe valere 16 milioni

Il corrispettivo complessivo per il 100%, determinato in funzione dell’Ebitda 2018 e corretto in funzione dell’Ebitda 2021, sarà compreso tra un minimo di Euro 10 milioni e un massimo di Euro 15,950 milioni e verrà determinato applicando un moltiplicatore di 5,5 volte all’Ebitda 2018 e prospettico 2021 di Viralize.

Il pagamento del corrispettivo è previsto per il 50% in cash al closing, che avverrà entro il mese di marzo e per il residuo 50% a seguito dell’approvazione del bilancio 2021 di Viralize. Il secondo pagamento potrà essere effettuato, a discrezione di Vetrya, per il 70% in azioni Vetrya.

L’acquisto è subordinato all’esito positivo delle due diligence legale e fiscale nonché all‘ottenimento di una certificazione “clean” da parte di EY sul bilancio consolidato 2018 di Viralize che, contrattualmente, farà fede ai fini della due diligence contabile.

Che cosa fa Vetrya

Il gruppo Vetrya lavora nello sviluppo e implementazione di soluzioni e servizi innovativi per reti di telecomunicazioni a larga banda, piattaforme per la distribuzione di contenuti multimediali in modalità multi schermo, media asset management, mobile entertainment, mobile payment, servizi a valore aggiunto per reti broadband, digital advertising, big data, internet tv, internet degli oggetti e applicazioni consumer. Quotato su Mercato Alternativo del capitale AIM Italia, il gruppo ha sede a Orvieto, uffici a Milano e Roma, ed è presente anche negli Stati Uniti, sul mercato del sud est asiatico, in Brasile e Spagna.

Il commento di Paolo Barberis, founder di Nana Bianca

Sul suo profilo Facebook, Paolo Barberis, founder di Nana Bianca, così commenta il colpo messo a segno dall’acceleratore: “Entrare in Nana Bianca la mattina dopo la firma di una cessione di una start up è sempre un momento di riflessione.

Si possono fare tante letture della storia che ci ha unito a Marco, Maurizio e Ugo in questi anni. L’immagine che mi da più gioia è pensare a come in questi anni siano cresciuti. Ripenso a quanto ad ogni business review avuta ci hanno incantato con i loro progressi professionali, ripenso alla maturità delle scelte con cui ci siamo confrontati e tutto questo da un senso profondo al lavoro che ogni giorno con Paolo e Alessandro facciamo qui dentro.

In questo paese che pare sedotto da un “pensiero magico”, per cui tutto è misticamente possibile indipendentemente dalla preparazione delle persone, questa storia mi da la speranza che ancora chi ha qualità e si applica con metodo, passione e intelligenza ogni giorno alla fine raccoglie i successi meritati.
Il valore vero, che poi rimane, è che una storia così possa essere d’ispirazione a tanti altri che desiderano costruire un Italia migliore.

Se accendi una lanterna per qualcuno, questa illuminerà anche la tua strada”.

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