Exit, che cosa è e perché è importante

Obiettivo principale di una startup oppure ossessione? Andrea Rangone, docente al Politecnico di Milano e coordinatore degli Osservatori Digital Innovation, spiega perché l’exit è lo sviluppo naturale di una startup su cui ha puntato un investitore

Pubblicato il 02 Feb 2015

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Che cos’è una exit? Il termine ricorre spesso nell’ecosistema ed è in molti casi uno degli obiettivi principali di chi crea e per chi investe in un’impresa innovativa. E per certi versi è anche un’ossessione o una chimera, se si fa il confronto con altre realtà all’estero.

Ma cosa significa e perché è così importante per gli imprenditori ma soprattutto per gli investitori? Lo spiega il professor Andrea Rangone, docente di business strategy al Politecnico di Milano e coordinatore degli Osservatori Digital dell’Ateneo, durante un dibattito sul tema andato in onda durante una puntata di EconomyUp Tv.

Alla discussione partecipano anche Marco Gay, presidente dei Giovani di Confindustria, che definisce l’exit “centrale per l’investitore, mentre per l’imprenditore è soltanto un’opportunità ma non l’obiettivo finale”, e Mauro Giacobbe, amministratore delegato di Facile.it, che racconta che l’exit non ha cambiato molto il modo di lavorare e i progetti.

CLICCA QUI PER GUARDARE L’INTERVENTO DEL PROFESSOR RANGONE IN CUI SI DEFINISCE IL TERMINE “EXIT” E LA PRIMA PARTE DELLA TAVOLA ROTONDA CON MARCO GAY E MAURO GIACOBBE

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