Futuro possibile
Che anno il 2013! Anche il Tg1 scopre le startup
Tre settimane dopo il Tg1 racconta la vendita record di Eos. Meglio tardi che mai. Perché il 2013 si chiude alla grande. Tra tante chiacchiere ma anche molti fatti. L’augurio è che l’attenzione crescente attiri capitali e che tutto non si risolva in una sarabanda temporanea
di Giovanni Iozzia
12 Dic 2013

E’ comunque un gran bel finale d’anno per l’ecosistema delle startup. Se ne parla sempre di più, si accendono le polemiche (come quella calda calda tra Aldo Bonomi e Alberto Onetti), aumentano i passaggi televisivi (persino Vespa ha aperto il suo salotto alle imprese innovative), ma accadono anche le cose. Dopo Eos, è arrivata l’acquisizione di GoPago. Dopo il regolamento Consob sul crowdfunding, le agevolazioni fiscali per chi investe startup. Insomma, qualcosa si sta muovendo, nonostante la confusione del quadro politico (o forse proprio grazie a questo?). Cosi anche i tradizionali centri di potere (a cominciare dal Tg1…) si stanno rendendo conto che nella realtà ci sono giovani e meno giovani che ci credono e si impegnano ma anche investitorii, seppur ancora deboli, che si muovono e ci scommettono. C’è chi sente la moda e chi subodora l’affare. Tutto bene se l’effetto sarà un aumento di attenzione, una maggiore visibilità e di conseguenza una maggiore disponibilità da parte di chi ancora i soldi preferisce metterli sul mattone o portarli in vacanza all’estero. Molto meno bene se tutto si risolverà in una sarabanda temporanea che consumerà la parola startup dimenticando il suo contenuto concreto, la nuova imprenditorialità e il futuro economico del Paese.
P.s. Volete vedere il servizio del Tg1? Cliccate qui, lo trovate al minuto 31 circa.