ECOSISTEMA

Business Angel, gli investimenti decollano: 46,5 milioni. Andrea Rota è il Business Angel dell’anno

Il 2018 ha registrato una forte crescita degli investimenti dei business angel italiani in startup, +75% rispetto al 2017. Aumenta il numero complessivo di operazioni (167 nel 2018 contro le 117 del 2017) e l’investimento medio (278mila euro rispetto ai 227mila euro dello scorso anno). Il premio a un ingegnere torinese

Pubblicato il 28 Giu 2019

Giancarlo Rocchietti Presidente del Club degli Investitori (a sinistra), con Andrea Rota, Business Angel dell’anno (al centro) e Fabio Cannavale, imprenditore digitale e investitore seriale (a destra)

Andrea Rota è il Business Angel del 2019. Ingegnere civile torinese, Rota ha vinto l’ottava edizione del “Business Angel dell’Anno”, il prestigioso riconoscimento promosso dal Club degli Investitori, con il sostegno di KPMG e Unicredit, per tenere alta l’attenzione sull’importanza del capitale privato per lo sviluppo dell’imprenditoria innovativa. Capitali che in Italia continuano a crescere: secondo la Survay IBAN (Italian Business Angels Network) nel 2018 gli investimenti angel in Italia ammontano a 46,5 milioni, registrando un +75% sul 2017.

Investimenti angel in Italia: tutti i numeri

Il 2018 ha registrato una forte crescita degli investimenti da parte di business angel italiani in startup, +75% rispetto al 2017 per un totale di 46,5 milioni di euro, suddivisi in 167 operazioni. I settori che hanno beneficiato maggiormente dei finanziamenti sono l’ICT, seguito da Servizi finanziari e Commercio e Distribuzione. Aumenta il numero complessivo di operazioni – 167 nel 2018 contro le 117 del 2017 – e l’investimento medio – 278mila euro rispetto ai 227mila euro dello scorso anno: secondo un trend sempre più diffuso, gli investitori tendono ad unirsi in cordate per aumentare l’apporto finanziario e ridurre il rischio. Il 17% degli investimenti è fatto da investitrici, in lieve calo rispetto al 20% dello scorso anno, ma in forte crescita per valore assoluto (circa €8 mln del 2018 contro €5,3 del 2017). I dati emergono dalla Survey IBAN 2018, la consueta analisi sul mercato italiano dell’informal venture capital (angel investing) condotta dal professor Vincenzo Capizzi dell’SDA Bocconi e presentata alla XX Convention di IBAN.

“L’apporto dei business angel si attesta ormai stabilmente sopra i 25 milioni di euro, con alcuni picchi come quello di quest’anno a oltre 46 milioni di euro. Ma non parliamo solo di una componente finanziaria. Oltre uno su due si impegna direttamente per dare un contributo imprenditoriale e manageriale alle neo imprese, in una fase in cui le scelte gestionali sono spesso fondamentali per il successo dell’azienda”, ha dichiarato Paolo Anselmo, Presidente di IBAN, sottolineando che “in Italia è fondamentale l’apporto della componente femminile che in controtendenza con il resto d’Europa si attesta su percentuali elevate. Come associazione già da alcuni anni portiamo avanti il progetto Women Business Angels for European Entrepreneurs che mira a sensibilizzare e far conoscere al pubblico femminile la professione dell’angel investor, raccontando storie di successo che possano essere esempio e ispirazione per le altre”.

Gli investimenti dei Business Angel in Italia

Nel 2018 l’importo totale investito da business angel in startup ammonta a €46.413.961, in crescita del 75% rispetto al 2017: l’80% dei finanziamenti è stato finalizzato all’acquisto di equity, il 20% al finanziamento soci. In linea con gli anni passati, la maggior parte delle imprese finanziate vengono dal Nord Italia (59%), di cui il 71% in fase di start up.

Investimenti dei Business Angel in Italia (Dati IBAN)
Il settore che ha beneficiato maggiormente dei finanziamenti dei Business Angels italiani è stato, come ogni anno, l’ICT (44%), seguito da Servizi finanziari (11%) e Commercio e Distribuzione (11%).

Investimenti Business Angel in Italia (Dati IBAN)
Disinvestimenti

Solo il 2% del campione ha dichiarato di aver portato a termine almeno un disinvestimento nel 2018, in media 5 anni dopo l’investimento iniziale e prevalentemente con earn out.

Il profilo del Business Angel italiano

Il profilo e le caratteristiche del business angel tipico non sono cambiate negli ultimi anni. Dalla ricerca IBAN emerge, infatti, che il business angel italiano è un imprenditore con un passato da manager, un’età che varia tra 30 e 50 anni, laureato, affiliato a IBAN, a uno dei BAN territoriali, o a un Club d’investitori nel Nord Italia, con un patrimonio inferiore ai 2.000.000 di euro, di cui circa il 10% dedicato ad investimenti in start up. Nel momento di valutare il progetto imprenditoriale, i principali criteri presi in considerazione sono le caratteristiche del prodotto/servizio (24%), il potenziale di crescita del mercato (19%), la possibilità di poter svolgere un ruolo imprenditoriale (19%). 

Il 50% degli intervistati afferma inoltre di essere molto coinvolto nella startup investita, soprattutto in termini competenze strategiche e contatti per lo sviluppo dell’attività economica, oltre all’apporto risorse finanziarie.

Chi è Andrea Rota, Business Angel del 2019

Nato a Torino, Andrea Rota si è laureato in Ingegneria Civile al Politecnico. Ha iniziato la carriera in Olanda e successivamente negli Stati Uniti, dove ha vissuto per otto anni prima di rientrare in Europa nel 2003.  Ha lavorato in Baan a Seattle (WA), in SAP a Palo Alto (CA), in eBay a Milano, Londra e Zurigo. Ora in Spencer Stuart, si occupa di executive search tra Zurigo e Milano.

È socio di Italian Angels for Growth (IAG) e dello Swiss ICT Investors Club (SICTIC). La sua filosofia è “puntare su team e mercato piuttosto che sulle tecnologie o le idee di business”. Per il Club degli Investitori, che gli ha conferito il titolo di Business Angel dell’anno,  Andrea Rota è l’angel investor che più si è distinto per lo spirito imprenditoriale e la capacità nel riconoscere il potenziale delle aziende in fase di sviluppo.

Investe principalmente in settori che conosce (Fintech, Ad-Tech, Consumer internet, Marketplace Platforms), dove può valutare se le ipotesi su presenza e dimensione del mercato siano accurate. Ha inoltre approfondito la conoscenza di alcune tecnologie di rottura (Blockchain e Machine Learning) per meglio selezionare progetti interessanti nei rispettivi campi.

Ha ricoperto un ruolo di lead investor in 6 investimenti: AdEspresso, ProntoPro, Nembol, 30secondstofly, Fitprime, Conio. Quattro le exit all’attivo: 3 Cash (Eternitywall, Inventia, Sellbrite), 1 Cash+Equity (AdEspresso).

Investe principalmente in Italia, ma predilige progetti con respiro Europeo o globale. Investire per Andrea Rota, che attualmente in Spencer Stuart si occupa di executive search tra Zurigo e Milano, è “un’attività secondaria, un modo per dare un’opportunità anche ad imprenditori emergenti, investendo sovente per primo e utilizzando sempre risparmi personali”. In cinque anni di attività, ha investito in 25 startup, per un totale di “Paid In” pari a 450mila euro

“Sono molto contento di questo risultato – il suo commento – ma soprattutto felice che ci sia tutta questa attività intorno al mondo dell’innovazione. L’impegno è di continuare a condividere cosa vuol dire fare il Business Angel, raccontando in generale la performance dell’intero portafoglio, non solo i casi di successo.”

Il premio Business Angel dell’anno

Un momento della premiazione

A consegnare il riconoscimento, il vincitore dell’edizione 2018 e Presidente della Giuria Fabio Cannavale, imprenditore digitale e investitore “seriale”, e Giancarlo Rocchietti, Presidente del Club.

“Un’edizione all’insegna del coinvolgimento e del confronto – ha commentato il Presidente del Club degli Investitori, Giancarlo Rocchietti – La vittoria di Andrea Rota è la conferma dei trend emersi nel dibattito di questa giornata intensa: la condivisione tra i diversi operatori del settore, l’orientamento internazionale – inteso come volontà di investire sugli italiani all’estero – e poi la visione e la consapevolezza che sono gli imprenditori che possono cambiare il mondo e noi, con il nostro lavoro, possiamo aiutarli a costruire un Paese migliore.”

Il Premio è organizzato dal Club degli Investitori per sottolineare il ruolo degli investitori privati a sostegno dello sviluppo del Paese.

Tra i primi network di business angel in Italia, il Club degli Investitori annovera tra i propri investimenti imprese come Satispay, Genenta Science, Talent Garden, D-Orbit, Metis Precision Medicine, Sfera Agricola, Supermercato24 e Soundreef, e nei primi 5 mesi dell’anno ha già investito 2 milioni di euro, che diventeranno 3 entro l’inizio dell’estate, pareggiando in sei mesi i risultati 2018.

Gli investimenti Angel

Chi è e che cosa fa un Business Angel

Business angel – definizione

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4