La lettera

Appello delle startup alla Ue: «Meno oneri per le imprese digitali»

Quindici associazioni di Paesi dell’Unione, tra cui l’italiana Roma Startup, scrivono al vicepresidente della Commissione Andrus Ansip per chiedere che le norme sul digital single market incoraggino l’innovazione e riducano le barriere alla crescita

Pubblicato il 04 Mag 2015

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Quindici associazioni startup dell’Unione Europea sollecitano la rimozione di oneri per gli imprenditori digitali nell’ambito del pacchetto normativo per il digital single market in via di rilascio.

Le associazioni, a rappresentanza di 13 Stati membri da tutto il continente, hanno sottoscritto una lettera di Allied for Startups, network mondiale di organizzazioni focalizzate sul miglioramento delle condizioni legislative per le startup, indirizzata al vice presidente della Commissione Europea, Andrus Ansip. Obiettivo: assicurare che il suo pacchetto per il digital single market incoraggi l’innovazione e riduca le barriere alla crescita degli imprenditori nella Ue.

È la prima volta che le startup community europee collaborano per rappresentare una posizione congiunta ed inviare un messaggio univoco alla Commissione.

La lettera richiama azioni sui diritti dei consumatori, protezione dei dati, copyright, norme societarie e fiscali, inclusa l’introduzione di un semplice ed univoco processo online per tutti i paesi Ue per registrare un dominio web, costituire una società, pagare l’Iva, assumere risorse umane e gestire piccoli investimenti in capitale di rischio.

Il documento sollecita la Commissione ad evitare di aggiungere nuovi ostacoli per gli imprenditori e compiere scelte nette: “Il pacchetto – si legge – dovrebbe intendersi finalizzato a ridurre gli oneri regolamentari e consentire ad aziende ad alto potenziale di crescita di prosperare, piuttosto che appiattirsi, nell’espansione continentale. Questo richiederà scelte difficili che potrebbero porre fine ad alcuni modelli di business, ma lo scopo della regolamentazione dovrebbe sempre essere quello di proteggere i consumatori dai danni, e non i monopolisti dalla concorrenza”.

Melissa Blaustein, fondatrice di Allied for Startups, ha commentato: “Quando le startup community di 13 stati membri si uniscono in una voce, la Commissione deve prestare attenzione. È vitale per il futuro successo dell’economia digitale europea che i legislatori ascoltino gli innovatori e pongano le startup al centro del Digital Single Market”.

“La Commissione Europea – ha affermato Gianmarco Carnovale, presidente di Roma Startup – ha più volte manifestato interesse per le startup e per l’economia digitale, dichiarando di desiderare un terreno fertile nella Ue per gli imprenditori dell’innovazione. Oggi c’è l’opportunità di dimostrare la reale volontà di essere al fianco di questi innovatori, che potrebbero porre le basi per il recupero della competitività del nostro continente e trainarne l’economia. Ci auguriamo che il vice presidente Ansip colga questa occasione e che il pacchetto Digital Single Market dia una grande spinta al supportare le startup innovative e l’imprenditoria nell’Unione, creando regole comuni ed accelerando ulteriormente il lavoro già svolto a livello nazionale”.

Le associazioni Startup che hanno firmato la lettera provengono da Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Grecia, Svezia, Danimarca, Ungheria, Portogallo, Olanda, Slovacchia e Polonia.

Allied For Startups è un network mondiale di organizzazioni focalizzate sul migliorare le condizioni legislative per le startup. È impegnato nel creare consenso ed allineare tematiche che possano impattare positivamente sulle startup e sviluppare l’imprenditoria innovativa e l’economia digitale in senso ampio. La sua missione è assicurarsi che le voci delle startup siano ascoltate dai governi. (L.M.)

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