Lanieri, 3 milioni alla startup delle sartorie online

Dopo un investimento iniziale di 1,5 milioni di euro, un pool di lanifici biellesi, tra cui la storica Reda, ha aumentato la partecipazione: arriva così a 4,5 milioni di finanziamento complessivi la giovane società che vende online abiti da uomo su misura rigorosamente made in Italy. Ercole Botto Poala, Ceo della Successori Reda: «Per noi è una finestra sul futuro»

Pubblicato il 21 Set 2016

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I co-founder di Lanieri.com Simone Maggi e Riccardo Schiavotto

Altri 3 milioni di euro per Lanieri, la startup nata dall’idea di Simone Maggi e Riccardo Schiavotto di vendere online abbigliamento su misura da uomo rigorosamente Made In Italy. A versarla è un pool di lanifici biellesi, tra cui la storica azienda Reda, che ha creduto nel progetto della startup di coniugare l’eccellenza sartoriale italiana con un’innovativa modalità di vendita omnichannel e, dopo un investimento iniziale da 1,5 milioni di euro, ha ora aumentato la partecipazione con un ulteriore investimento di 3 milioni.

Lanieri, così l’abito sartoriale si fa online

“Per la seconda volta dall’inizio della nostra avventura, grandi aziende del biellese hanno creduto nel nostro modello di business e nella nostra volontà di promuovere il vero Made in Italy” afferma Simone Maggi, co-founder e Ceo di Lanieri. “Grazie a questo nuovo investimento possiamo guardare con più forza al di là dei confini nazionali. In tutto il mondo si potrà indossare un capo su misura italiano, ordinato direttamente dal divano di casa”.

In soli due anni Lanieri ha conquistato la fiducia di oltre 5.000 clienti che hanno deciso di acquistare capi dell’abbigliamento maschile su misura (come abiti, camicie, smoking, cappotti) ad un prezzo altamente competitivo e confezionati con i migliori tessuti italiani.

Un processo di fidelizzazione che non è avvenuto solo online ma anche attraverso l’apertura di quattro atelier in Italia (Milano, Torino, Roma e Bologna) e l’inaugurazione nel 2016 di 2 atelier all’estero (Monaco di Baviera e Parigi) con un duplice format: sia vetrina su strada che atelier all’interno di uno stabile. L’apertura degli atelier hanno aiutato il brand a far vivere ai clienti di persona l’esperienza di Lanieri e convincere anche i più scettici. Nello spazio espositivo è infatti possibile farsi prendere le misure, toccare con mano la qualità dei materiali e farsi guidare attraverso le oltre 10 milioni di combinazioni disponibili. Un processo d’acquisto innovativo al servizio della grande tradizione Made in Italy.

Questa strategia offline ha permesso a tutti i clienti abituati alle dinamiche moderne del fast fashion di avvicinarsi al mondo del su misura, incontrando anche la curiosità e le esigenze degli amanti dei più tradizionali servizi sartoriali.

La startup Lanieri replica a Fedeli Cashmere: “Noi portiamo un cambiamento culturale”

“Siamo contenti di continuare questo percorso insieme” dice Ercole Botto Poala, Ceo della Successori Reda. “Lanieri rappresenta per Reda una finestra sul futuro, su un mondo che sta cambiando e che sicuramente diventerà sempre più digital. Seguendo la coerenza strategica di Reda, abbiamo deciso di investire, ancora una volta, sull’unico e-commerce di abiti su misura a vantare una filiera totalmente Made in Italy che in questi primi anni di collaborazione ha raggiunto risultati economici superiori alle nostre aspettative. È con questo spirito e grazie alla loro energia e competenza che guardiamo a Lanieri con fiducia sempre crescente”.

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