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#2015Up, auguri per un anno davvero intraprendente

Non mancano i motivi per essere fiduciosi sui dodici mesi che abbiamo davanti. L’Expo sarà di certo un’occasione per ritrovare l’orgoglio nazionale. Ma prima, in marzo, Milano e l’Italia saranno centro mondiale dell’imprenditorialità con il Global Entrepreneurship Congress.

Pubblicato il 27 Dic 2014

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È stato un anno davvero straordinario il 2014. È stato il primo di EconomyUp, che da sito è diventato anche magazine tv. Dal nostro piccolo punto di osservazione abbiamo visto anche una donna per la prima volta alla guida del Cern e una banca per la prima volta diventare socia di una startup. Così come finanziamenti milionari e le startup sfondare persino il “muro” di Report. Battute a parte, le nuove imprese innovative a termini di legge hanno superato la soglia psicologica delle 3mila unità. Una realtà con cui il sistema economico deve fare i conti per accelerare il suo cammino di innovazione. A individuare le belle notizie del 2014 ci ha aiutato un panel di esperti e qui potete trovare i risultati delle loro risposte.

Non mancano i motivi per essere ottimisti o, se vi sembra troppo, fiduciosi guardando ai dodici mesi che abbiamo davanti. EconomyUp continuerà a crescere e ci piace pensare che sia il piccolo segnale di una più generale ripresa. Il 2015 sarà un anno ancora più straordinario del precedente. Perché ci sarà l’Expo, un grande evento che ci auguriamo riesca a risvegliare quell’orgoglio nazionale necessario per alzare la testa e guardare finalmente avanti. Ma non solo. In marzo Milano e l’Italia saranno il centro mondiale del dibattito sull’imprenditorialità: dal 16 al 19 l’appuntamento è con il Global Entrepreneurship Congress promosso dalla Kauffman Foundation. Il 2014 è stato l’anno della candidatura andata a buon fine, grazie alla determinazione di Anna Amati e di Meta-Group e al convinto sostegno di alcuni pezzi dell’apparato ministeriale. Il 2015 sarà il momento di dimostrare che l’Italia è davvero il Paese del Made in Italy, della creatività e della capacità di produrre con stile e qualità. Insomma, un Paese dove le startup possono crescere bene non perché ci sono leggi favorevoli ma perché c’è una tradizione imprenditoriale che vuole solo rinnovarsi. In una sola parola, un Paese intraprendente.

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