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Consegne ultra-rapide: perché Getir ha acquisito Gorillas ed è diventata la N.1 in Europa

Fenomeno emerso nel 2020 per poi esplodere nel 2021, nel 2022 il quick commerce mostra le sue criticità: una logistica non facile da gestire e molti player in campo. A prevalere è la turca Getir, pioniera sul mercato (è nata nel 2015), che, acquisendo la tedesca Gorillas, diventa leader europea. Ecco come ha fatto

Pubblicato il 12 Dic 2022

Getir acquisisce Gorillas

“Guidiamo il consolidamento nella consegna ultra-veloce di generi alimentari a domicilio!”: così il 9 dicembre 2022 la startup turca Getir ha annunciato sui social l’acquisizione della ormai ex concorrente tedesca Gorillas. “Consolidamento” è in effetti la parola chiave: il settore del quick commerce, fenomeno gradualmente emerso nel 2020 ed esploso nel 2021, si era rapidamente popolato di competitor. Un’attività imprenditoriale non semplice da gestire, soprattutto per via degli aspetti logistici, e con margini non particolarmente elevati: prima o poi qualcuno era destinato ad abbandonare il campo.

Secondo il Financial Times, l’accordo varrebbe 1,2 miliardi di dollari, ma l’importo dell’acquisizione non è stato confermato. Pare certo che, a seguito dell’operazione, sia nato il principale gruppo di quick commerce nel mondo. Perlomeno in Europa.

“I mercati vanno su e giù, ma i consumatori amano il nostro servizio. Comodità, convenienza e praticità resteranno. Il settore della consegna ultraveloce della spesa crescerà costantemente per molti anni a venire e Getir guiderà questa categoria che ha creato 7 anni fa”, ha affermato Nazim Salur, il fondatore della ormai ex startup e oggi unicorno, anzi “decacorno” europeo. Che certamente ha tratto vantaggio dall’aver intuito molto prima degli altri le potenzialità di questo tipo di delivery estremo.

Grazie a Gorillas, Getir ottiene l’accesso a mercati europei quali Regno Unito e Germania. Prima di Gorillas, la turca aveva acquisito la startup britannica Weezy alla fine del 2021, mentre Gorillas aveva comprato la francese Frichti all’inizio del 2022.

Ma vediamo meglio i dettagli dell’operazione, partendo da una sintetica analisi del mercato nel quale è avvenuta.

Quick commerce: un mercato in ascesa (tra qualche difficoltà)

Ordinare prodotti online e riceverli a casa in una manciata di minuti: questo è il quick commerce (o q-commerce). Ad avere inaugurato il trend, a livello mondiale, è stata Delivery Hero, startup con base a Berlino, quotata al Dax  e presente in oltre 50 Paesi. Molte corporate e diverse startup si sono mosse negli ultimi mesi per affrontare questo mercato, che comporta la presenza di dark store, magazzini posti nel centro della città ed altamente automatizzati, essenziali per garantire una consegna ultra-rapida. Oltre a Getir e Gorillas, negli Stati Uniti si è fatta notare la startup GoPuff, che ha raccolto 1 miliardo di dollari, con una valutazione di 15 miliardi, e ha acquisito altre società, Fancy e Dija, per espandersi in UK. Ugualmente attiva nel comparto europeo Flink, startup tedesca di consegna di generi alimentari, che ha chiuso un round da 240 milioni di dollari dopo 6 mesi di vita. In Italia ci sta provando Macai, startup con sede a Milano che ha ottenuto a novembre 2021 un finanziamento pre-seed da 3 milioni di dollari.

Secondo un rapporto di MErcatus e Incisiv sul mercato americano, nel 2026 il 20% degli acquisti relativi a quella che definiamo “spesa” quotidiana verrà effettuato online. Per Statista, i ricavi del mercato di consegna di cibo e generi alimentari “last mile” nel 2025 toccherà i 72,3 miliardi di dollari.

Quick commerce, che cos’è il commercio veloce e le startup che l’hanno lanciato

Getir, la pioniera turca

Fondata nel 2015 dall’imprenditore seriale e CEO Nazim Salur (fondatore di BiTaksi, tra le principali app di taxi turche) insieme a Serkan Borancili (ex manager in BiTaksi e fondatore del marketplace online GittiGidiyor.com), Tuncay Tutek (ex dirigente Procter & Gamble e PepsiCo), Dogancan Dalyan (anche lui ex BiTaksi) e al figlio Mert Salur, Getir nasce dall’intuizione di consegnare i prodotti in 10 minuti dal completamento dell’ordine utilizzando l’app dedicata. All’inizio del 2021 la startup di delivery ultrarapida ha avviato i propri piani di internazionalizzazione con successo. Getir ha investito costantemente nello sviluppo del proprio algoritmo, vera chiave del successo al pari della logistica.

A metà marzo 2022 ha annunciato un mega-round da 768 milioni di dollari diventando così il primo decacorno europeo del quick commerce, con una valutazione di 11,8 miliardi di dollari.

Getir (quick commerce): come sta crescendo la startup turca diventata il primo decacorno europeo

Gorillas, la tedesca finanziata da Delivery Hero

Nata in Germania nel 2020 per la consegna di generi alimentari in pochi minuti, dopo solo un anno Gorillas ha chiuso un finanziamento di Serie C da quasi 1 miliardo di dollari, raccogliendo il più grande round di un’azienda non quotata nel settore europeo del delivery alimentare. L’operazione è stata guidata dal colosso europeo di consegne Delivery Hero. 

Capitanata dal CEO Kağan Sümer, la società è cresciuta rapidamente fino a gestire oltre 180 magazzini in 9 mercati internazionali, consegnando oltre 4,5 milioni di ordini solo negli ultimi 6 mesi. Nell’estate 2021 ha debuttato anche in Italia. Ma a luglio 2022 ha abbandonato il Paese. 

Getir, Gorillas e un modello di business tra luci ed ombre

L’acquisizione di Gorillas da parte di Getir fa anche emergere le criticità di un modello di business. Riuscire a consegnare in meno di 15 minuti qualsiasi cosa con un margine accettabile è soprattutto una sfida logistica molto “capital intensive”, che si può affrontare quando di capitali ce ne sono in abbondanza. E non sempre ce ne sono. La congiuntura economica globale, come sappiamo, ha avuto ripercussioni anche sui finanziamenti alle startup. E un modello di delivery estremo come quello del quick commerce ha necessità di essere fortemente supportato. Oltre ad essere destinato a uno specifico target di utenti non diffusissimo: cittadini residenti nelle metropoli, con un preciso stile di vita. Il “consolidamento”, in casi del genere, è inevitabile.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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