MARKETING DIGITALE

Che cos’è il Digital Signage: le 4 tendenze del 2019 nel mondo dei display commerciali

Risconoscimento facciale, nuove forme e misure degli schermi, maggiore interattività dell’utente e riconoscimento del prodotto attraverso diverse tecnologie: sono alcune delle innovazioni che si affermeranno quest’anno nella segnaletica digitale. Vediamoli insieme

Pubblicato il 23 Gen 2019

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Nel 2019 il Digital signage (in origine segnaletica digitale) proseguirà la sua evoluzione. Quest’anno emergeranno quattro nuove tendenze nel mondo dei display, che hanno a che fare con l’innovazione nei dati, nelle applicazioni, negli schermi: stiamo parlando per esempio di riconoscimento facciale o di tecnologie associate al riconoscimento del prodotto.  Tutto questo contribuirà a cambiare il “vecchio volto”  del digital signage, in passato incentrato su un modello di televisione outdoor (perciò veniva chiamato anche digital–out-of-home, in-store Tv, dynamic display o digital street furniture). Oggi, dietro ai display attraverso cui esplode la migliore comunicazione, lavorano una serie di tecnologie. Sensori, applicazioni e algoritmi, sempre più integrati e convergenti, danno vita a sistemi di digital signage sempre più evoluti, interattivi e suggestivi. Non a caso, le nostre città sono sempre più costellate di schermi di qualsiasi forma e dimensione che brillano all’esterno e all’interno di palazzi, store, hotel, ristoranti ma anche stazioni, ospedali e musei, uffici e business center. Ma prima di esaminare le nuove tendenze, vediamo quali sono le caratteristiche e le peculiarità del digital signage.

Digital signage: a cosa serve e perché funziona

Che si tratti di ledwall o di totem interattivi, vetrine parlanti o postazioni intelligenti, il digital signage è molto più di una finestra luminescente che attira l’attenzione e trasmette messaggi ad alto tasso coreografico. L’evoluzione delle tecniche di produzione delle superfici capacitive e la pervasività della Internet of Things, trovano nel digital signage la culla di un nuovo sviluppo orientato a una relazione sempre più contestuale e dinamica. E così che il digital signage diventa uno dei grandi protagonisti delle smart city, dello smart retail o dello smart health.

In particolare, lo sviluppo delle tecnologie più innovative sta ampliando l’ambito applicativo dei classici sistemi di digital signage, offrendo nuove opportunità al mondo della distribuzione e dell’Horeca (ovvero di Hotellerie, Restaurant & Catering). La formula vincente? Mixare spettacolarizzazione e informazione, moltiplicando i punti di contatto tra gli shopper e i brand. La possibilità di cortocircuitare informazioni, immagini e video consente ai brand di capitalizzare i dati provenienti dalle anagrafiche prodotto, i filmati delle campagne promozionali, i materiali sviluppati per realizzare brochure, cataloghi e poster. Grazie a un Content Management System evoluto, le soluzioni di digital signage consentono di costruire veri e propri palinsesti che permettono di pianificare e ripianificare messaggi e interazioni. Gli schermi, infatti, possono integrare sistemi intelligenti che registrano e analizzano le reazioni degli utenti, profilando età, sesso, etnia, tempo di permanenza dello sguardo, misurando i livelli di attenzione.

Digital signage: evoluzioni e tendenze più innovative nel 2019

Il digital signage, dunque, non è solo una soluzione di arredo cangiante e ad alto impatto emozionale. Un’altra sua valenza importante che è quella di alzare il sipario della comunicazione e del marketing su iniziative più strategiche e parametrabili, legate a campagne, lanci di prodotto o di servizio e promozioni, a seconda delle esigenze. I contenuti interattivi, infatti, sono il primo focus dell’R&D. La possibilità di tracciare i feed back e poter analizzare le reazioni dei clienti aiuta i brand ad ascoltare e a capire meglio i consumatori, permettendo di fornire risposte sempre più mirate e in linea con le loro aspettative. Guardando ai trend 2019 del digital signage, dunque, ecco le 4 tecnologie da tenere d’occhio:

  • Deep analytics

Un grosso problema dell’outdoor advertising è sempre stata la difficoltà di monitorarne correttamente le prestazioni. Attualmente i media planner utilizzano come parametro il CPM (Costo per Mille) ma, in realtà, ciò a cui fanno riferimento realmente non è un valore preciso quanto, piuttosto, una stima approssimativa. Non è possibile misurare con precisione in che modo una persona sia in grado o meno di percepire un media pubblicitario quando si tratta di contenuti digitali (a parte le campagne pay per click associate alle pubblicità online).

A fare la differenza, oggi, concorrono alcune nuove tecnologie. Oggi, ad esempio, i sensori di prossimità e le telecamere per il riconoscimento facciale sono in grado di rilevare e misurare esattamente non soltanto quando una persona si trova nel raggio d’azione di quel media ma riescono a capire se quella persona sta guardando il target. Gli algoritmi moderni, analizzando le espressioni facciali registrate sul filmato della telecamera incorporata negli schermi, sono persino in grado di rilevare l’umore di una persona e il suo stato d’animo. I sensori integrati nelle tecnologie touchscreen possono misurare i tocchi (clic) e le interazioni legate a contenuti specifici per valutare l’esatto rendimento delle campagne pubblicitarie e il ritorno sull’investimento. La combinazione di riconoscimento facciale e tecnologia touch consente di misurare quante persone reagiscono a quali contenuti, facilitando così la creazione di campagne mirate e ottimizzate.

  • Touchscreen

I sensori tattili integrati nelle superfici capacitive sono diventati sempre più performanti, consentendo di rilevare tocchi multipli e più interazioni in contemporanea. Non solo: le tecniche di produzione sono state migliorate, permettendo alle soluzioni di digital signage di essere non solo sempre più sottili e leggere, ma anche di assumere qualsiasi foggia e misura: rettangolari o tondeggianti, lunghe, strette o larghissime, montate in modo composto o scomposto. I display sono diventati più economici e la qualità della risoluzione ha raggiunto la qualità 4K. Lo sviluppo ha risolto anche la maggior parte dei problemi legati alla luminosità degli ambienti (e che impatta sulla resa). A livello di interazione, la consumerizzazione dell’IT ha favorito la cultura degli utenti che si sono abituati a navigare le informazioni utilizzando una serie di gesti codificati. Le applicazioni interattive associate al digital signage vengono gestite in modo estremamente intuitivo da qualsiasi utente. Tra i trend del 2019, gli esperti segnalano la sempre più massiccia diffusione di soluzioni self-service interattive per la presentazione dei prodotti ma anche per la consulenza ai clienti nei vari punti vendita. Tra le derive tecnologiche del digital signage che saranno più gettonate nel corso dell’anno si segnalano gli scaffali virtuali che permettono di condividere l’offerta completa dei prodotti anche quando non sono effettivamente presenti a magazzino. Associato a un servizio di clic and collect, lo scaffale virtuale aiuta così i brand a risolvere il problema dell’out of stock.

  • App interattive

Il digital signage è un bundle di hardware e di software. I vantaggi di questo tipo di soluzioni sono legati alla tipologia di applicazioni che rendono più intelligenti e comunicanti questi sistemi. Nonostante la sempre crescente disponibilità di hardware multitouch interattivo, oggi c’è ancora un gap di programmatori specializzati, per cui l’offerta di software touchscreen nel settore B2B non è allineata a quella del mondo B2C di smartphone e tablet. Nell’ambito del digital signage, infatti, il software viene sviluppato principalmente su richieste precise, con costi e sforzi importanti. Produttori e distributori hanno difficoltà a vendere i propri display, soprattutto perché i bassi costi dell’hardware mal si sposano con gli elevati costi di sviluppo del software. Affinché le soluzioni di digital signage touchscreen abbiano successo nel B2B, è necessario che vengano realizzati strumenti di sviluppo software e piattaforme di distribuzione standardizzati. A detta degli osservatori, il 2019 sarà l’anno in cui si inizieranno a vedere le prime standardizzazioni.

  • Riconoscimento del prodotto

Tra le funzionalità più interessanti e importanti del digital signage integrato in totem interattivi e magic mirror va evidenziato il riconoscimento interattivo del prodotto. Garantire al cliente la possibilità di scansionare qualsiasi prodotto in totale autonomia per avere accesso immediato a informazioni a valore aggiunto visualizzate sullo schermo come filmati di ricette, videdocumentari che raccontano le origini di un prodotto, promozioni o altre attività di cross selling o upselling sono tutti servizi molto apprezzati. In ottica multicanale, le informazioni, elaborate e visualizzate su uno schermo in formato multimediale, possono essere poi condivise anche sullo smartphone o sul tablet del cliente, condivise sui social tramite tasto opportuno oppure stampate, grazie a un’apposita stampantina integrata nella postazione. Per il riconoscimento del prodotto possono essere utilizzate varie tecnologie: barcode, QR code o tag RFID e o NFC. Grazie a un apposito lettore, lo scanner rileva il codice o il tag sul prodotto e, immediatamente, visualizza le informazioni corrispondenti.

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Laura Zanotti
Laura Zanotti

Ha iniziato a lavorare come technical writer e giornalista negli anni '80, collaborando con tutte le nascenti riviste di informatica e Telco. In oltre 30 anni di attività ha intervistato centinaia di Cio, Ceo e manager, raccontando le innovazioni, i problemi e le strategie vincenti delle imprese nazionali e multinazionali alle prese con la progressiva convergenza tra mondo analogico e digitale. E ancora oggi continua a farlo...

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