Amazon sta sviluppando software per robot umanoidi che potrebbero svolgere il ruolo di addetti alle consegne letteralmente “saltando fuori” dai suoi furgoni e consegnando la merce alle persone.
La compagnia tecnologica da 2 trilioni di dollari (circa 1,732 trilioni di euro) sta costruendo un “parco umanoide” negli Stati Uniti per testare i robot, secondo quanto riportato dal sito di notizie tecnologiche The Information, che cita una persona coinvolta nel progetto.
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Amazon: come funziona il test delle consegne affidate ai robot
The Information scrive che i robot potrebbero eventualmente prendere il posto degli addetti alle consegne. Amazon sta sviluppando il software di intelligenza artificiale che alimenterà i robot, ma si affiderà all’hardware sviluppato da altre aziende.
L’azienda conta che i robot possano viaggiare nei furgoni Rivian di Amazon e fare le consegne da essi.
Anche con un autista umano al volante, un robot potrebbe teoricamente accelerare i tempi di consegna visitando un indirizzo mentre l’impiegato umano effettua una consegna a un altro recapito.
Dove si svolge il test
Il percorso a ostacoli al chiuso utilizzato per i test si trova in un ufficio di Amazon a San Francisco e ha una dimensione simile a quella di un bar. Amazon, che possiede oltre 20.000 Rivian negli Stati Uniti, ha collocato uno dei furgoni nella zona di test per i robot umanoidi. Dopo aver testato i robot nel parco umanoide, l’azienda prevede di portarli in “escursioni sul campo” nel mondo reale, dove tenteranno di consegnare pacchi presso le abitazioni.
Test Amazon: così gli impiegati diventano “robot manager”
Amazon ha già condotto sperimentazioni con robot umanoidi, distribuendo dispositivi sviluppati dalla compagnia statunitense Agility Robotics nei suoi magazzini. La CEO di Agility, Peggy Johnson, ha dichiarato al Guardian lo scorso anno che il robot Digit della compagnia permette agli impiegati di trasferire il lavoro ai robot umanoidi e diventare così “robot manager”.
Lo scorso anno, Amazon ha ricevuto il permesso di testare i droni al di fuori del campo visivo di un controllore umano nel Regno Unito, aprendo la strada all’uso della tecnologia per le consegne a domicilio.
Robot per le consegne dell’ultimo miglio: una sfida fattibile
Secondo il professor Subramanian Ramamoorthy, presidente di robotica e autonomia all’Università di Edimburgo, Amazon ha un team di robotica di tutto rispetto e il suo presunto focus sulla “consegna dell’ultimo miglio” non è una sorpresa. L’hardware dei robot umanoidi in grado di svolgere questo compito sta diventando disponibile, e il campo si sta sviluppando rapidamente. Tuttavia, ha aggiunto, la sfida è raggiungere prestazioni affidabili al di fuori di ambienti altamente controllati come il “parco umanoide”.
Amazon e i robot: il precedente con Sparrow
Naturalmente un colosso come Amazon lavora da anni allo sviluppo della robotica per varie funzionalità. Nel 2022, per esempio, Amazon ha lanciato un robot chiamato Sparrow, destinato a essere installato nei suoi magazzini. Grazie alla visione artificiale e all’intelligenza artificiale, Sparrow è in grado di riconoscere e spostare oggetti di diverse forme e dimensioni. Il suo obiettivo è sollevare gli impiegati dalle mansioni ripetitive, permettendo loro di concentrarsi su compiti a maggior valore aggiunto. Questo si inserisce nel continuo investimento di Amazon in robotica, che ha portato a sviluppare tecnologie per ottimizzare la gestione dei prodotti nei magazzini.