Smart City
Taxi a Fiumicino, Paybay brevetta il sistema di controllo
La digital company di Qui Group ha ottenuto il brevetto della soluzione tecnologica d’avanguardia che da alcuni anni consente di bloccare i tassisti abusivi ed evitare le code negli Aeroporti di Roma. È il primo esempio di soluzione Smart City tutta italiana
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 30 Apr 2015

Rappresenta uno dei primi esempi di Smart mobility in Italia e d’ora in poi non potrà più essere oggetto di imitazioni.
Il funzionamento è semplice: grazie al Tag RFID passivo posto sui parabrezza dei taxi, il sistema permette di regolare il flusso di autovetture disponibili ed instradarle verso i clienti. L’utilizzo del microchip garantisce il rispetto delle precedenze nelle code dei taxi agli arrivi, eliminando completamente il problema dei tassisti abusivi e scongiurando il rischio di litigi tra i conducenti.
Raggiunto il parcheggio, infatti, i taxi vengono riconosciuti da un’antenna attiva che “comunica” con il tag Rfid istallato sulla vettura. Il sistema, riconosciuta la vettura, le assegna in automatico un numero progressivo, che, al momento della chiamata, abilita il conducente a dirigersi agli accosti per prelevare il cliente in attesa.Paybay ha curato anche l’adeguamento strutturale dell’impianto, con l’installazione di colonnine informative, munite di monitor, che consentono al tassista di ritirare il proprio numero progressivo e accedere al saldo corse (con la possibilità di stampare un promemoria).
I tag Rfid “agiscono” come dispositivi d’identificazione del conducente, secondo la pianificazione dei turni per le varie licenze stabilite dal Comune di Roma.Il sistema è basato su una logica di “intercampo”, cioè permette, ai tassisti impegnati in tragitti brevi e, quindi, con meno guadagno, di rientrare e gestire una corsa completa rispetto ai tempi di attesa in coda, spesso lunghi. Il sistema, inoltre, prevede 5 corsie per l’ingresso ai parcheggi e due corsie per l’accesso ai singoli accosti agli arrivi nazionali e internazionali, in modo da consentire l’operatività anche nei momenti in cui una delle corsie non dovesse funzionare. “Il futuro – spiega Pier Luigi Simonetta, Cto di QUI! Group e Ceo di Paybay – si gioca sull’interconnessione e la comunicazione tra i sistemi. La realizzazione degli impianti di Fiumicino e Ciampino – prosegue – è il primo esempio di soluzione Smart City tutta italiana, dalla cui esperienza partiamo per sviluppare nuove soluzioni basate su trusted devices e smart objects, con lo scopo di affermarci definitivamente in ambito Internet of Things”. I nuovi impianti aeroportuali consentono oggi una gestione unica da parte di ADR dei due sistemi, per un traffico giornaliero che oscilla tra le 2000 e le 4000 vetture attraverso i due scali.